Un libro personale, con tante pagine bianche che potrai riempire solo tu con le tue esperienze.
Sembra uno slogan motivazionale da baci perugina ed invece e' un oggetto reale che molti di noi possiedono e alcuni di noi - come la sottoscritta - ne subiscono da sempre la fascinazione senza tempo.
E' il tuo passaporto, che per i prossimi dieci anni viaggerà con te ogni volta che lascerai la tua casa e che in silenzio registrera' il tuo passaggio in posti diversi, sconosciuti, familiari, vicini o lontani.
Un oggetto che da bambina hai desiderato fortemente per anni, che hai venerato la prima volta che te lo hanno consegnato, sfogliando quelle pagine bianche che sognavi di riempire tutte, annusando il loro odore di carta stampata, ma sentendo in realtà l'odore di aeroporti, valige, posti lontani e chilometri percorsi.
Ed eccolo li', nella posta di oggi, il tuo passaporto nuovo di zecca.
E' un passaporto diverso questo qui, tutto nero ed argento.
Lo stesso libro bianco da iniziare a riempire, ma che ha già alle spalle una sua storia per te tanto importante.
Significa che adesso hai davvero una nuova casa, da tenere nel cuore insieme alla prima, significa che questi otto anni di adattamento, sforzi, sacrifici e lavoro hanno portato un frutto concreto, simbolo di tutto ciò che hai investito in questa avventura.
Adesso quella bambina che sognava gli aerei a testa in su e' diventata davvero una cittadina del mondo e se tu potessi parlarle e raccontarle la tua storia, sei sicura che sarebbe orgogliosa di diventare te.
Oggi , quindi, si festeggia un traguardo bellissimo.
Ma da domani si comincia a scrivere una nuova storia: tante pagine vuote, dal vago odore di vaniglia, cioccolata, cose esotiche ma familiari, aspettano solo di essere riempite!
Vitamina Reloaded
Time flies when you're having Rum.
lunedì, febbraio 01, 2016
sabato, gennaio 30, 2016
la sconveniente e scandalosa voglia di rimanere retrogradi
Sabato pomeriggio di relax, sfoglio le notizie su internet.
E mi imbatto su questo edificante post, il cui titolo non prova neppure a nascondere la sua bieca funzione di clickbait, ovvero l'abbocco di gente curiosa, come la sottoscritta.
Il fatto che sia l'articolo più letto del giorno non e' ovviamente sorprendente ma di sicuro molto fastidioso, pero' diligentemente dono anch'io il mio click al mondo del gossip, incapace di sottrarmi alla voglia di capire cosa ci possa essere di scandaloso e sconveniente nell'ennesima foto sexy di una donna seminuda sulla copertina di una rivista per uomini.
Poi leggo tutto l'articolo - insulso e contraddittorio - e guardo la foto. E mi monta un po' di sana rabbia.
Primo, sta tizia pare sia abituata ad apparire in pubblico seminuda, quindi un topless in copertina non ha certo fatto cadere dalla sedia probabilmente nemmeno sua nonna, nonostante la prima frase 'dite addio alla ragazza a cui eravate abituati!' voleva provare in maniera imbarazzante a creare un po' di tensione.
Dalla serie sticazzi proprio eh.
Spero almeno ti abbiano pagato per scrivere st'indecenza, povero e sfruttato articolista a co.co.pro.
Secondo, ma santocielograndissimoepotente! E' un topless. Un normalissimo e photoshoppatissimo topless. Niente pose erotiche, niente nudi frontali.
Un topless come se ne vedono da DECENNI su tutta la penisola italiana.
Arricchito fra l'altro, nella versione dell'Huffington post e di instagram, di due belle stelline nere a coprire i probabilmente molto scandalosi e sconvenienti capezzoli.
(ma l'articolo si premura di darti anche il link alla foto non censurata, in caso ti faccia piacere, eh)
Questo perche' nel 2016 e nel nostro moderno ed evoluto Occidente, e' ancora proibito nel 90% delle piattaforme online pubblicare foto di donne in cui si vedono i capezzoli. Per gli uomini, ovviamente, e' molto diverso: un uomo a torso nudo con capezzoli in bella vista e' totalmente accettabile anche dalle Sentinelle in piedi e nessuno si sognerebbe mai di schioccarci due belle stelline nere per coprire quella che spesso, fra l'altro, non e' neppure una bella visione.
Mentre noi no.
Noi se posiamo in topless per un giornale siamo scandalose e sconvenienti (ma tutti i topless delle star pubblicate da novella 2000 vanno bene, pero') e se pubblichiamo foto in topless su instagram veniamo censurate in quanto pornografia (leggetevi in giro della bellissima battaglia #FreeTheNipple).
Viviamo in paesi liberi e laici, pero' pare proprio che il capezzolo maschile non sia volgare mentre quello femminile ancora si', ed io che pensavo fossero entrambe ghiandole mammarie.
Evidentemente le nostre si guastano col crescere, che sai la gente si eccita, non si contiene più e poi e' ovviamente colpa nostra.
Adesso che mi sono sfogata con voi posso spegnere il mac e continuare a godermi il resto del weekend, ma certo non posso fare a meno di continuare a pensare che la strada dell'evoluzione umana sia ancora molto lunga e difficile, se nel 2016 questa foto viene censurata:
E questa invece no:
E mi imbatto su questo edificante post, il cui titolo non prova neppure a nascondere la sua bieca funzione di clickbait, ovvero l'abbocco di gente curiosa, come la sottoscritta.
Il fatto che sia l'articolo più letto del giorno non e' ovviamente sorprendente ma di sicuro molto fastidioso, pero' diligentemente dono anch'io il mio click al mondo del gossip, incapace di sottrarmi alla voglia di capire cosa ci possa essere di scandaloso e sconveniente nell'ennesima foto sexy di una donna seminuda sulla copertina di una rivista per uomini.
Poi leggo tutto l'articolo - insulso e contraddittorio - e guardo la foto. E mi monta un po' di sana rabbia.
Primo, sta tizia pare sia abituata ad apparire in pubblico seminuda, quindi un topless in copertina non ha certo fatto cadere dalla sedia probabilmente nemmeno sua nonna, nonostante la prima frase 'dite addio alla ragazza a cui eravate abituati!' voleva provare in maniera imbarazzante a creare un po' di tensione.
Dalla serie sticazzi proprio eh.
Spero almeno ti abbiano pagato per scrivere st'indecenza, povero e sfruttato articolista a co.co.pro.
Secondo, ma santocielograndissimoepotente! E' un topless. Un normalissimo e photoshoppatissimo topless. Niente pose erotiche, niente nudi frontali.
Un topless come se ne vedono da DECENNI su tutta la penisola italiana.
Arricchito fra l'altro, nella versione dell'Huffington post e di instagram, di due belle stelline nere a coprire i probabilmente molto scandalosi e sconvenienti capezzoli.
(ma l'articolo si premura di darti anche il link alla foto non censurata, in caso ti faccia piacere, eh)
Questo perche' nel 2016 e nel nostro moderno ed evoluto Occidente, e' ancora proibito nel 90% delle piattaforme online pubblicare foto di donne in cui si vedono i capezzoli. Per gli uomini, ovviamente, e' molto diverso: un uomo a torso nudo con capezzoli in bella vista e' totalmente accettabile anche dalle Sentinelle in piedi e nessuno si sognerebbe mai di schioccarci due belle stelline nere per coprire quella che spesso, fra l'altro, non e' neppure una bella visione.
Mentre noi no.
Noi se posiamo in topless per un giornale siamo scandalose e sconvenienti (ma tutti i topless delle star pubblicate da novella 2000 vanno bene, pero') e se pubblichiamo foto in topless su instagram veniamo censurate in quanto pornografia (leggetevi in giro della bellissima battaglia #FreeTheNipple).
Viviamo in paesi liberi e laici, pero' pare proprio che il capezzolo maschile non sia volgare mentre quello femminile ancora si', ed io che pensavo fossero entrambe ghiandole mammarie.
Evidentemente le nostre si guastano col crescere, che sai la gente si eccita, non si contiene più e poi e' ovviamente colpa nostra.
Adesso che mi sono sfogata con voi posso spegnere il mac e continuare a godermi il resto del weekend, ma certo non posso fare a meno di continuare a pensare che la strada dell'evoluzione umana sia ancora molto lunga e difficile, se nel 2016 questa foto viene censurata:
giovedì, gennaio 07, 2016
A.D. MMXVI
Ah, i buoni propositi.
Che una li fa e poi non li mantiene.
Beh, sapete una cosa? Lo scorso anno e' stato un successo senza precedenti riguardo i buoni propositi: in questo post mi chiedevo sconsolata quanti di questi propositi avrei fallito e invece, beh, suca pessimismo non costruttivo!
Ho inanellato una serie di successi contro me stessa che chiama quasi al cappotto. Un po' come quando giocavo da sola a biliardino e ne prendevo comunque una caterva dalla squadra rossa.
Nel 2015 sono andata a correre (e mi sono stirata il muscolo del sedere, ma oh, dettagli) e sono andata in piscina all'aperto per BEN DUE VOLTE, e poco conta se ci sono andata il 23 ed il 27 dicembre, e' pur sempre 2015, no?
La casa e' dipinta a 3/4 e vabbe', ce lo stiamo facendo fare da altri, ma come bonus ho strappato l'odiosissima carta da parati rosa a fiorellini della nonna nella stanza degli ospiti.
Ci ho pure trovato la muffa e probabilmente dovremo spendere un fagottino di soldi per fissare il problema, ma oh, mica nessuno ha mai detto che i buoni propositi arrivano senza conseguenze.
E poi ho viaggiato, ho visto ben 2 paesi in cui non ero mai stata, ho macinato la solita dose di chilometri intorno al mondo e ci ho anche incastrato un weekend nel Wairarapa, pari pari a quello che mi ero riproposta di fare.
Ho pure imparato a fare la rosticceria palermitana da servire durante le pink ribbon breakfast!
Le buone azioni magari potevano essere di piu', anch'esse come i litri del nostro limoncello non sono mai abbastanza, ma la mia casa e' sempre stata aperta per chiunque avesse bisogno di un riparo nella notte...o molto meno drammaticamente di due spaghi in compagnia.
La bonta' e la tolleranza verso il prossimo, invece, non sono ancora pervenute. Lo farei tanto come buon proposito del 2016, ma questo e' un anno bisestile, ti ci porta ad essere cattiva, dai. Posso solo promettere che quest'anno non provero' a conquistare il mondo, portandolo finalmente sulla retta via sotto la mia tirannia illuminata. Per fare cio' ho bisogno di un po' piu' tempo, ma non molto, tranquilli.
Quindi ho deciso: per questo giro intorno al sole non mi metto nessun buon proposito, vada come vada. (che tanto la vittoria dell'anno scorso chi la eguaglia piu'? meglio lasciare il gioco da vincitori, va'). Lo scorso hanno abbiamo lanciato un sassolino e adesso lo stiamo aiutando a rotolare. Il mio impegno sara' quello di farlo diventare una bella valanga. Se ce la facciamo sara' bellissimo, se rimarra' un sassolino e si posera' delicato in fondo al pendio, beh, almeno posso dire di averci provato.
Auguratemi buona fortuna, che tanto quella, come ogni anno, ci vuole senz'altro.
In alto i calici stracolmi di Vitamina R e brindiamo al decimo anno del blog e sopratutto ad un nuovo anno domini pieno di feste, avventure, amici e tutto quello che ci serve per essere felici!
Ah, ovviamente non ho ancora un gatto.
Che una li fa e poi non li mantiene.
Beh, sapete una cosa? Lo scorso anno e' stato un successo senza precedenti riguardo i buoni propositi: in questo post mi chiedevo sconsolata quanti di questi propositi avrei fallito e invece, beh, suca pessimismo non costruttivo!
Ho inanellato una serie di successi contro me stessa che chiama quasi al cappotto. Un po' come quando giocavo da sola a biliardino e ne prendevo comunque una caterva dalla squadra rossa.
Nel 2015 sono andata a correre (e mi sono stirata il muscolo del sedere, ma oh, dettagli) e sono andata in piscina all'aperto per BEN DUE VOLTE, e poco conta se ci sono andata il 23 ed il 27 dicembre, e' pur sempre 2015, no?
La casa e' dipinta a 3/4 e vabbe', ce lo stiamo facendo fare da altri, ma come bonus ho strappato l'odiosissima carta da parati rosa a fiorellini della nonna nella stanza degli ospiti.
Ci ho pure trovato la muffa e probabilmente dovremo spendere un fagottino di soldi per fissare il problema, ma oh, mica nessuno ha mai detto che i buoni propositi arrivano senza conseguenze.
E poi ho viaggiato, ho visto ben 2 paesi in cui non ero mai stata, ho macinato la solita dose di chilometri intorno al mondo e ci ho anche incastrato un weekend nel Wairarapa, pari pari a quello che mi ero riproposta di fare.
Ho pure imparato a fare la rosticceria palermitana da servire durante le pink ribbon breakfast!
Le buone azioni magari potevano essere di piu', anch'esse come i litri del nostro limoncello non sono mai abbastanza, ma la mia casa e' sempre stata aperta per chiunque avesse bisogno di un riparo nella notte...o molto meno drammaticamente di due spaghi in compagnia.
La bonta' e la tolleranza verso il prossimo, invece, non sono ancora pervenute. Lo farei tanto come buon proposito del 2016, ma questo e' un anno bisestile, ti ci porta ad essere cattiva, dai. Posso solo promettere che quest'anno non provero' a conquistare il mondo, portandolo finalmente sulla retta via sotto la mia tirannia illuminata. Per fare cio' ho bisogno di un po' piu' tempo, ma non molto, tranquilli.
Quindi ho deciso: per questo giro intorno al sole non mi metto nessun buon proposito, vada come vada. (che tanto la vittoria dell'anno scorso chi la eguaglia piu'? meglio lasciare il gioco da vincitori, va'). Lo scorso hanno abbiamo lanciato un sassolino e adesso lo stiamo aiutando a rotolare. Il mio impegno sara' quello di farlo diventare una bella valanga. Se ce la facciamo sara' bellissimo, se rimarra' un sassolino e si posera' delicato in fondo al pendio, beh, almeno posso dire di averci provato.
Auguratemi buona fortuna, che tanto quella, come ogni anno, ci vuole senz'altro.
In alto i calici stracolmi di Vitamina R e brindiamo al decimo anno del blog e sopratutto ad un nuovo anno domini pieno di feste, avventure, amici e tutto quello che ci serve per essere felici!
Ah, ovviamente non ho ancora un gatto.
venerdì, dicembre 18, 2015
E che risveglio!
Io ve lo dico subito, per me la magia e' tornata.
E vabbe', direte voi, e' Guerre Stellari, eri uscita soddisfatta pure da quell'ammasso di letame e jarjarbins che era la minaccia (per nulla) fantasma: come dice ZeroCalcare, noi che siamo cresciuti a pane, meraviglia e spade laser ci mettiamo un po' per ammettere che qualcosa di Guerre Stellari sia una colossale boiata.
Per questo ho aspettato il giorno dopo per scrivere le mie impressioni sull'episodio VII. Ci ho dormito sopra, ho letto le varie recensioni su internet, mi sono scambiata opinioni con gli altri nerd intorno.
E niente, la verità e' che ci ho ancora il sorrisone delle bambine piccole.
Ho voglia di rivederlo, ho voglia di vedere il seguito, ho sempre voglia di bruciare i prequels (sto parlando di magia, non miracoli).
Perche' ieri sera ho visto di nuovo e per la prima volta sul grande schermo un film di Guerre Stellari che sembra veramente un film di Guerre Stellari.
Ho visto dei personaggi nuovi che, pur dovendo reggere un confronto terribilmente impari con i mostri sacri della saga che gli recitavano accanto, si sono presi l'affetto del pubblico da subito.
Ho visto un'eroina bella e forte, di cui mi sono innamorata.
Ho visto di nuovo le atmosfere originali, con Xwing sporchi di fango e robot logorati dalle intemperie.
Ho visto fughe precipitose farcite di battute da smargiassi. E ho riso.
E si', si', ho pure visto i difetti grossi come incrociatori imperiali di cui parlano tutti: un po' più di coraggio ed originalità e sarebbe davvero venuto fuori il film che aspettavamo. Peccato.
Ma alla fine va bene così: l'emozione che c'e' stata quando sono partiti i titoli iniziali magari si sara' un po' affievolita verso il finale, ma e' rimasta comunque con me. Anzi, e' ancora qui, e per ora tanto mi basta.
Siamo a casa. Chi l'avrebbe mai detto, dieci anni fa.
(ah, e di lens flares ne ho contati solo due, se si considera pure quello nel poster del film. JJ il re dei trolls!)
martedì, dicembre 15, 2015
Viaggi antipodiani
Mentre il blog piu' o meno langue...ma oh, alla vigilia dei 10 anni mica vogliamo gettare la spugna, vero?...(e poi siamo a 501 posts! dove sono i vostri bicchieri di Vitamina R, in alto i calici!!!)
[pausa brindisi]
Dicevamo, mentre il blog langue ed il rum diminuisce dalla bottiglia, io continuo a dare i miei sporadici e spesso non richiesti consigli sulla vita a testa in giu' nell'ormai famoso sito di Viviana, il LILNZ, come lo chiamiamo affettuosamente noi della grande famiglia, che oggettivamente il nome per esteso e' troppo lungo...
(Famoso, si', cosi' famoso che pure i Comites della Francia ci vogliono copiare!)
Sto giro, dato che le vacanze sono imminenti e la Viviana ha appena inaugurato un'altra sezione sui viaggi da fare partendo da quaggiu', io suggerisco la mia meta in assoluto preferita: le Isole Cook!
Che dite, vi va di scoprirle? Eccerto che vi va, che domande.
E quindi, su, un bel respiro e continuate a leggere qui...
PS. Se pure voi siete su questo scoglio o comunque avete voglia di scrivere un pezzo per una vacanza da fare partendo dalla NZ, leggetevi le due o tre regolette basi e mandate il testo via email a Viviana a leavingIT.livingNZ@gmail.com!
[pausa brindisi]
Dicevamo, mentre il blog langue ed il rum diminuisce dalla bottiglia, io continuo a dare i miei sporadici e spesso non richiesti consigli sulla vita a testa in giu' nell'ormai famoso sito di Viviana, il LILNZ, come lo chiamiamo affettuosamente noi della grande famiglia, che oggettivamente il nome per esteso e' troppo lungo...
(Famoso, si', cosi' famoso che pure i Comites della Francia ci vogliono copiare!)
Sto giro, dato che le vacanze sono imminenti e la Viviana ha appena inaugurato un'altra sezione sui viaggi da fare partendo da quaggiu', io suggerisco la mia meta in assoluto preferita: le Isole Cook!
Che dite, vi va di scoprirle? Eccerto che vi va, che domande.
E quindi, su, un bel respiro e continuate a leggere qui...
PS. Se pure voi siete su questo scoglio o comunque avete voglia di scrivere un pezzo per una vacanza da fare partendo dalla NZ, leggetevi le due o tre regolette basi e mandate il testo via email a Viviana a leavingIT.livingNZ@gmail.com!
Iscriviti a:
Post (Atom)