sabato, settembre 29, 2012

Stay hungry, Stay in fila.


(Apple Store dei Gigli, a Firenze, un'ora dopo l'apertura per la vendita dell'IPhone5, credits Nonsolomac. Il titolo del post e' una citazione della mia geniale amica Roberta)

E si', sono d'accordo con voi nel chiedermi come mai non mettano un Apple Store pure in Parlamento, almeno si unirebbe l'utile al dilettevole..

mercoledì, settembre 26, 2012

Esperienza di Vita: la Lounge

Io in realta' ci ero gia' stata.

La Lounge delle compagnie aeree, questo mitico posto extradimensionale che non esiste nello spazio tempo dei comuni mortali.

La Lounge, lei si puo' raggiungere solo varcando porte spesso ben nascoste in quel confine della realta' che e' la zona transito degli aereoporti internazionali. Ed ovviamente solo pochi eletti - ben paganti - conoscono la parola d'ordine per accedervi.

La sottoscritta, vi dicevo, aveva gia' messo piede in questo fiabesco mondo d'attesa grazie alla benevolenza di capi generosi durante i suoi (pochi) viaggi di lavoro; novella Cenerentola portata al ballo grazie alla fata madrina.
E proprio come Cenerentola, al ballo, aveva sovrumanamente resistito all'impulso di mettersi a strusciare i pavimenti canticchiando e si era piu' o meno integrata nella fauna locale, cosi' io, circondata da uomini d'affari totalmente indifferenti all'abbondanza di facilities gratis a disposizione, nelle precedenti visite a questo mondo lussuosamente incantato mi ero limitata ad un caffe', un piccolissimo spuntino e giusto una visita in bagno.*
(* per i pochi maschi etero che passano da qui: la visita in bagno e' il metro di giudizio principale ed indiscusso per qualsiasi locale, pubblico o privato che sia)
Sprecando il resto del mio tempo ad assumere l'aria annoiata del viaggiatore consumato e fingere di controllare le emails di lavoro mentre invece cazzeggiavo su facebook.


giovedì, settembre 20, 2012

su come ti smorzo la sboronaggine.

Isola d'Elba, calda serata settembrina, lo Stregone ed io a cena in un ristorantino condividendo la veranda con padre e due figli francesi.
Vino bianco fresco, pesce buonissimo, una bella serata tranquilla.

Ma poi arriva Lui.

Accento nordico, sopra i quaranta, aspetto voluminoso in tutto: corporatura, capelli, vestiario, timbro vocale.
Allegramente accompagnato da partner e figliolino piu' una non meglio specificata amica della coppia, o forse solo della partner.
Unica sua missione della serata: mettere in soggezione la suddetta amica scaricandole addosso tutte le proprie mirabolanti imprese in 30 anni di PR di discoteca. Ovviamente di discoteca figah.

Ed ovviamente ad un livello di decibel adatto ad una delle suddette discoteche, non di ristorantino con veranda. Chiaro segno di distorsione professionale.

Si',vabbeh.

Quindi, espletate le sperticate lodi al figlioletto appena nato - devo riconoscere che il non scoppiare a piangere udendo quel vocione e venendo contemporaneamente sballottato in aria da quelle manone mi ha suscitato fugace compassione per la stoica sopportazione di un destino infame - ecco che comincia l'interminabile serie delle sue epiche gesta...

lunedì, settembre 17, 2012

Ghiaie

Ci sono poche cose che possono ridurre il mio animo inacidito ed arcigno da Zittella dentro più soffice e mieloso di un pigiama a stampe di Hello Kitty.

Ma metti che e' il tuo primo anniversario di  nozze, aggiungi che hai appena felicemente concluso due mesi a dir poco impegnativi sul fronte emotivo, dacci sotto con una giornata di settembre che rasenta la perfezione climatica e condisci il tutto col ritrovarti sulla spiaggia dell'infanzia...

...quella dove hai visto il primo pesce con la maschera, quella che ha lo scoglio da dove si facevano i tuffi a bomba e chi piu' schizzava forte piu' era figo, quella che poi andavi alla Cala che ci si arriva solo attraverso il guado e non c'e' mai nessuno neppure ad agosto...quella dove hai imparato a far rimbalzare i sassi sull'acqua (con scarsissimo successo) e a non frullare a biliardino...quella dove si vedeva il fondo anche a cinque metri e la sfida di sempre era riuscire a toccarlo...quella dove si costringeva le mamme ad assistere a lunghissimi "spettacoli" di nuoto "sincronizzato", che noi davvero ci credevamo pronte per le olimpiadi...quella che certo che paura quando il gabbiano voleva beccarci i braccioli...quella che poi le cantavi "acquaazzurraacquachiara" piangendo come una fontana quando ti rimontavano in traghetto...

...e allora allunghi la mano verso lo Stregone accanto a te e continui a fissare quell'acqua cristallina e perfetta, in silenzio, finche' il mare non si mangia anche l'ultimo raggio di sole.


(e comunque il baretto senza il nostro biliardino non ha davvero piu' senso di esistere, ecco)
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...