venerdì, marzo 30, 2012

You can't beat Wellington...yeah right.

Dopo quattro anni di attenta osservazione posso dichiarare con una certa convinzione che Wellington e' una citta' donna.

Anzi, piu' nello specifico, e' una zoccola di razza.

Non di quelle che si mettono strapponissime con calze a rete, stivali a coscia e mini-top di borchie e pelle, per carita'. Quelle sono facilmente smascherabili e quindi, se si vuole, pure facilmente evitabili.

Invece lei no, lei e' di quelle vere, quelle col trucco al naturale e gli abiti di classe. Quelle che attirano gli uomini come falene col fuoco e li riducono in invertebrati sbavazzosi e sospiranti che si fanno in quattro per trovarle una cazzo di tazza di camomilla al bar della discoteca.
Roba che se provi a farla te, povera crista senza talento, ti ritrovi a bere dall'acqua dello sciacquone per quanto gliene frega a loro. E giustamente.
Invece lei poi gli sorride, beata e cosi' grata per tale gesto cavalleresco, e loro ricominciano a sbavare come lumache nel detersivo.



Ecco, Wellington e' proprio questo tipo qui. Te giuri e spergiuri che questa volta e' finita davvero, che cosi' non si puo' andare avanti piu', che e' irragionevole e crudele non aver avuto piu' di due giorni di bel tempo in fila per tutta l'estate. Estate, poi? e che cos'e' l'estate qui senno' l'avere giusto un po' piu' luce la sera?

Guardi rabbuiata fuori dalla finestra dove i Southerlies stanno imperversando da giorni col termometro che segna i 10 gradi e pensi davvero che hai raggiunto il limite, e' l'ora di andarsene.

Attraversi la strada piegata a 45 gradi per non essere portata via dai Northerlies che spirano a 120 k/h e maledici sinceramente questa dannata citta'.

E poi la mattina dopo ti alzi ed eccola li, la zoccola, che ti guarda con il suo cielo cobalto e il mare calmissimo e dalle mille sfumature. Le colline si stagliano nitide sul golfo e laggiu' in fondo fanno capolino anche le Alpi dietro Kaikoura. Le barche ed i gabbiani veleggiano placidi, il sole ti scalda la pelle e le cicale cantano. La gente fa picnic sulla spiaggia.

E tu, povera stupida, tu dimentichi in un attimo tutti i tuoi buoni e logici propositi e ti ritrovi di nuovo innamorata di 'sta stronza, contemplandola con occhi tondi e boccuccia ad O come se tu avessi la Venere del Botticelli appesa in salotto.

Ti ha fregato di nuovo.
Forse non starai sbavando, ma sei di nuovo totalmente, disperatamente e perdutamente cotta di lei, la maledetta!

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