A volte la voglia diventa troppo forte...
la cosa che mi incanta di più è il suo odore, quel misto di farina, di uova e di buono che si spande dalla pasta fresca e impermea la casa.
non posso trattenermi dal portare le mani alla bocca e inspirare ancora una volta quell'aroma che scatena il ben collaudato instinto pavloviano dell'acquolina in bocca.
Ma che soprattutto mi scaraventa indietro di un paio di decenni almeno, nella memoria di una piccola me nella casa coloniale dei nonni che si aggirava in quelle stanze per lei così grandi e sempre un po' buie, ognuna con il suo caratteristico odore: legna tagliata, mangime e fieno per la rimessa, amido e cera dei mobili per la sala, odore di chiuso, muffa ed antico per la stanza-ripostiglio e il persistente, inebriante, caratteristico odore di pasta fresca per la 'stanza dei lavori' al cui centro ha regnato per anni il massiccio tavolo di legno su cui la nonna, appunto per anni, ha lavorato la pasta fresca.
Così tante volte che il tavolo stesso era ormai diventato parte della lavorazione, con il bordo tutto intaccato laddove veniva ancorata la 'nonna papera' (la macchina per lavorare la pasta, NdA) e le venature talmente impregnate di farina da essere ormai oltre ogni possibilità di restauro...come se a qualcuno venisse mai in mente di distruggere una tale opera d'arte e ridurla di nuovo a tavolo comune!
Ed ovviamente al tavolo stesso era legato l'odore, che era sempre lì, anche se magari la pasta fresca non veniva fatta per mesi...adesso il tavolo è andato, probabilmente bruciato nel grande falò della 'roba inutile' che i nonni fecero prima di traslocare, e la casa coloniale è divisa in tanti appartamenti rustici-chic. Sic transit gloria mundi.
Ma io scommetto che entrando in quella stanza si possa percepire ancora come un sentore di farina,di uova e di...buono.
Ah, volevate cimentarvi anche voi nel cucinare un po' di pasta fresca? Niente di più facile!
Aggiungete un uovo per ogni 100g di farina,
acqua a sufficienza (un po' come per la pizza la pasta deve essere elastica e non appiccicosa),
un pizzico di sale e un goccio di olio.
Lavorate la pasta per un po', finche non diventa consistente e poi stendetela con il mattarello e quindi tagliatela in diverse strisce.
non importa stendere troppo accuratamente la pasta, perchè una volta preparate le strisce ancorate la vostra nonna papera al vostro tavolo da lavoro ed iniziate a passarle nel rullo, ripetendo il procedimento e variando lo spessore del rullo finchè non ottenete una pasta ben lavorata e dello spessore che più vi aggrada!