lunedì, dicembre 14, 2009

Come si fa la pizza?

Come si fa la pizza?
non c'è niente di più facile al mondo, credetemi.
Per prima cosa bisogna assicurarci di avere un paio - o più - forti braccia a disposizione, tipo queste:

poi non serve altro che:

farina
lievito fresco

accqua tiepida
sale e olio


di solito io uso 50g di lievito per 1 kg di farina, sale e olio sono a occhio, mentre per l'acqua la faccenda è un po' più complessa....io faccio scioglere (a raphael!) il lievito in circa mezzo litro di acqua e poi butto il tutto nella farina disposta appositamente a fontana, ci aggiungo il sale e l'olio e inizio a far lavorare le forti braccia di cui sopra. Se la pasta risulta troppo dura, aggiungo acqua, se risulta troppo molle, aggiungo farina.
Il risultato, dopo un abbondante quarto d'ora di lavorazione, dev'essere una pasta morbida ma elastica, che ovviamente sarà poi lasciata in pace per almeno un paio d'ore a lievitare coperta con un panno (sennò si impermalosisce, come dice la nonna).

I passi successivi sono ancora più facili:
si accende il forno al massimo
si prepara una salsa con passata di pomodoro, olio, origano, sale e pepe
si preparano gli ingredienti da mettere sopra la pizza
ah, e ovviamente si invitano le bocche da sfamare....

Alla fine il risultato dovrebbe essere una cosa del genere:



questa, se non sbaglio, sembra essere una semplice prosciutto e funghi, ma ovviamente non voglio porre nessun limite alla fantasia vostra e dei vostri ospiti con l'acquolina in bocca...beh, quasi nessun limite...
perchè non importa che i vostri invitati siano stranieri, non importa che vi guardino con occhi imploranti o provino a provocarvi dicendo che non avete una mentalità sufficientemente aperta:
sulla pizza, il Pollo e l'Ananas non ci si mettono. MAI.

venerdì, dicembre 11, 2009

Lavori in corso

ok, non sono brava come ricettario online e sono troppo pigra per tenere un diario sulla vita agli antipodi.
gli aggiornamenti mi sfiancano.
gestire un blog da sola mi pare una montagna da smuovere ed io in questo momento sono un po' a corto di maometti e granelli di fede (chissà se li vendono sfusi?)

però la vitamina R continua a dare grosse soddisfazioni nella mia vita e quindi voglio provare di nuovo a condividerle con chi capita per sbaglio in questa pagina (e mando un grosso ciao ai miei assidui lettori sudamericani in cerca di vera vitamina...)

concedemi giusto un po' di pazienza e vediamo che succede!
intanto che continuo il restyling (si accettano commenti e suggerimenti, non si garantisce l'ascolto dei suddetti) vi mostro con chi potrei ritrovarmi a nuotare qui nel golfo degli antipodi...a presto, si ricomincia!


(sono orche per chi non lo sapesse, e per chi volesse saperne di più sono neonate e femmine)

ma soprattutto:
e questo COS'E'??????

lunedì, aprile 27, 2009

Cazza la Randa!



finalmente...a sedici anni di distanza dalla prima volta in cui sono volata in mare cappottando il mio laser 1 nelle cristalline - e calde - acque sarde, ecco che qualcuno si e' degnato di riconoscere il mio indubbio talento nell'impugnare un timone e veleggare verso il tramonto: dallo scorso sabato lo Stregone ed io siamo provetti velisti di livello 2!

sono commossa...vorrei ringraziare la Sardegna e il golfo di Wellington per il loro sostegno...e le barchette a vela per aver sopportato le mie manovre...e i southerlies che quasi mi facevano annegare per il mio trentesimo compleanno...e ultimi ma non ultimi, i due piccoli pinguini blu che hanno guardato affascinati le mie acrobazie, grazie anche a voi!

lunedì, aprile 13, 2009

Pasta all'Anatra e Porro

E' un modo alternativo per augurare Buona Pasqua, ma soprattutto è una delle mie paste prefferite in assoluto: una ricetta semplicissima, veloce, e di un buoooono...crea quasi dipendenza!

INGREDIENTI:
  • un petto di anatra (o le due zampe, ma devono essere grasse e sono molto più antipatiche da pulire)
  • un porro
  • 2 spicchi di aglio
  • sale,olio,pepe,dado e peperoncino
  • vino bianco
  • un bicchierino di rum
PREPARAZIONE:

Prendere il bicchierino di rum e berlo d'un fiato...Buona Pasqua!
Poi prendere il petto d'anatra, eliminare la pelle in eccesso (ma non tutta,che il suo grasso insaporisce il sugo) e tagliare la carne a dadini. Mettere in una padella un po' di olio - abbastanza per condire la pasta - il sale, il pepe, il peperoncino, mezzo dado e gli spicchi di aglio.
Quando l'olio è caldo, aggiungere la carne e farla saltare per un minuto. Bagnare il tutto con il vino bianco, abbassare a fuoco medio e far cuocere l'anatra per almeno mezz'ora, finchè non risulta bella morbida. Se vedete che il sugo sta ritirando troppo durante la cottura, aggiungeteci anche dell'acqua.
Nel frattempo tagliare i porri a rondelle e lavarli nell'acqua fredda. Una volta che l'anatra è cotta, buttare anche i porri nella padella, mescolare il tutto e far andare ancora per 5 o 10 minuti, finchè anche i porri non saranno cotti. Mantecare eventualmente con un tocchetto di burro e del parmigiano grattato e poi unire la pasta (come si lessa la pasta mi rifiuto di scriverlo,eh!) e saltare il tutto per un altro minuto. Et voilà, facile no?
Ah, il tipo di pasta è molto variabile, io ho mangiato questo sugo sia con le trenette - che rimangono le mie preferite - sia con penne, fusilli e addirittura pasta fresca come pappardelle e mal tagliati...quindi c'è l'imbarazzo della scelta...e pure il vino è altrettanto variabile, ci potrebbe star bene addirittura un bianco secco, tipo sauvignon, ma io personalmente credo che un bel Pinot Noir ci stia da dio (sempre per rimanere in spirito pasquale!)

venerdì, aprile 03, 2009

Guacamole!

Ecco,questa e' cosi' facile che ci puo' provare pure Albolo...
Una delle cose piu' divertenti da quando sono quaggiu' e' stata la possibilita' di assaggiare una serie pressoche' infinita di cucine diverse, e pure di una certa qualita'. Probabilmente siamo tutti nella stessa barca qui, italiani, francesi, greci, turchi, messicani, cinesi, giapponesi, mongoli (!), indiani, thailandesi, creoli (!!) e compagnia bella: tutti in quest'isola troppo lontana dal resto del mondo e con il desiderio inconscio di ricrearsi l'atmosfera di casa..ed ovviamente gli odori ed i sapori della tua cucina sono la prima cosa che ti fa sentire a casa ovunque, come ci insegnava anche la pubblicita' della Barilla.
Se poi si abbina a questo desiderio pure quello di fare soldi e la possibilita' di trovare quasi tutti gli ingredienti giusti in questa terra cosi' ricca e fortunata, ecco che si ottiene questa fantastica fioritura di ristoranti multietnici da cui prendere spunto a non finire...
Da qui uno dei miei recenti esperimenti (con tanto di dosi,eh!), la Guacamole.
Il motivo principale per cui ho deciso di vincere la pigrizia e preparare questa salsa e' che per adesso non siamo riusciti a trovare una guacamole gia' bell'e pronta che fosse non dico buona, ma almeno sufficiente per accompagnare i fantastici Nachos che cucina lo Stregone e percio' ho provato a seguire il proverbio del chi fa da se' e ad affidarmi a google.
Per chi crede che questa salsa sia una cosa esotica, lunga e noiosa da preparare, ecco la sorpresa: si puo' ottenere quantomeno una decente guacamole di base in meno di cinque minuti netti, occorrono soltanto questi
INGREDIENTI:
  • 2 Avocados belli maturi
  • 1 cipolla
  • 2 peperoncini freschi verdi (se trovate quelli messicani meglio,e magari ne basta solo uno...)
  • un lime o mezzo limone
  • sale, pepe e un po' di olio di oliva
  • una manciata di coriandolo (fresco sarebbe meglio, ma io ho usato quello macinato)

PREPARAZIONE:

Per prima cosa tritare finemente cipolla e peperoncino, poi prendere i due avocadi, togliere loro la polpa e metterla in una ciotola. Con un pestello, o una forchetta o un qualche altro oggetto contundente (io ho usato un'estremita' del matterello!), ridurre la polpa in una poltiglia densa e verdastra - detta cosi' non suona neppure molto bene...diciamo ridurla in una purea,va' - e poi aggiungere la cipolla, il peperoncino, il succo del lime o del limone, sale (in buona quantita' che l'avocado e' un po' insipido), pepe e la manciata di coriandolo. Se utilizzate il coriandolo fresco, le foglie vanno ovviamente tritate. Per i viareggini, vorrei ricordare che il coriandolo e' una spezia, non un pezzettino di carta colorato...pero' se volete provare a buttarci i coriandoli tritati nella guacamole...e' giusto un altro modo per fare riciclaggio!
Alla fine amalgamate il tutto con un po' di olio e la salsa e' pronta!

ah, giusto per ricordare che se vi avanza si conserva per un paio di giorni almeno (io l'ho tenuta in frigo) e non vi spaventate se diventa marroncina, e' solo lo strato superiore ossidato...lo togliete o lo rimescolate al resto e potete mangiarvela di nuovo!

lunedì, marzo 30, 2009

Pasta Melanzane, Pomodoro e Ricotta salata (ma non proprio Alla Norma)

Questa la scrivo soprattutto per la Ste, che a bologna la puo' provare agevolmente, dato che e' un primo ricco ma pure facilissimo e veloce.
E' una sorta di pasta alla Norma, ma piu' che altro e' uno di quei classici primi che si creano grazie alla cosidetta Legge di Eliminazione dal Frigo, legge scoperta solo nello scorso secolo e che determina gli ingredienti di una pasta in base a cio' che sta per sviluppare un'intelligenza e forse pure una futura civilta' evoluta nel frigorifero e quindi dev'essere rimosso per amore della conservazione della (propria) specie.
Nella fattispecie, l'altra sera la Legge ha deciso per melanzana e sedano...e da qui la pasta.
Ah,Ste, provo pure a scriverti le dosi, ma come al solito sono un po' ad occhio!!!

INGREDIENTI (per 2):
  • 200g di penne o altra pasta corta
  • 1 melanzana
  • 1 carota, 1 gambo di sedano ed 1 cipolla
  • passata di pomodoro (facciamo una tazza,va')
  • 50g circa di ricotta salata, io come sempre ho usato la Feta
  • qualche foglia di basilico
  • olive nere
  • sale,pepe,peperoncino, aglio, origano ed olio

PREPARAZIONE:

Sminuzzare carota, sedano e cipolla e saltarle in una padella con sale, olio, peperoncino, pepe e mezzo dado vegetale. Aggiungere poi la passata di pomodoro e un po' di origano e lasciare cuocere tutto a fuoco medio finche' il pomodoro non e' completamente cotto (e ritirato).
Nel frattempo tagliare a pezzetti la melanzana, lavarla e metterla a saltare in un'altra padella con giusto un filo di olio, sale, uno spicchio di aglio e tanto origano. Deve cuocere giusto 5-6 minuti a fuoco alto.
Quando la salsa di pomodoro comincia ad essere pronta,aggiungere le olive ed il balisico, mettere a lessare la pasta ed eventualmente usare l'acqua di cottura per diluire la salsa di pomodoro se si e' ritirata troppo.
Una volta cotta e scolata la pasta, buttarla nella padella della salsa di pomodoro insieme alle melanzane e saltare il tutto per due minuti. Poi impiattare e grattugiarci sopra la ricotta salata (oppure guarnire con la feta a pezzettini) ed ovviamente mangiare!

Facile,no?

martedì, marzo 24, 2009

Cannelloni Funghi e Prosciutto


Oggi doppio post sui cannelloni, il che dovrebbe dare un'idea alquanto precisa di come abbia passato la domenica pomeriggio...e tutto per colpa di quei due pacchi di pasta fresca avanzata dalla Lasagnata per Kiwi dello scorso weekend!
E un po' anche perche' ogni tanto mi prende questa megalomania da ristorazione che mi fa impossessare della cucina per pomeriggi interi, sottraendo preziose ore al mio Assassin Creed sulla ps3...ho detto allo Stregone che la prossima volta che mi vengono queste idee mi deve legare alla sedia, ma visto che il risultato non e' stato per niente male, non credo che lo fara'. (il che e' pure un peccato sotto un certo punto di vista, ma non e' il caso di parlarne qui!)
Beh,tornando alle ricette, la prima teglia di cannelloni era a base di prosciutto cotto, provolone affumicato e funghi locali - si' lo so, i porcini sarebbero l'ideale, ma vaglielo a spiegare a quelli della Biosecurity che la Nuova Zelanda sarebbe il posto ideale per farli crescere e diffondere felici...

INGREDIENTI (per 2):
  • funghi freschi (100 gr circa)
  • prosciutto cotto (due fette)
  • cipolla (la quantita' dipende da quanti funghi e prosciutto si cucinano)
  • provolone o un altro formaggio un po' saporito
  • parmigiano
  • latte, burro e farina per la besciamella
  • sale, pepe, nempitella (o niepita,come la chiamiamo nella famiglia Puccioni)
  • pasta fresca (200g)
PREPARAZIONE:

Per il ripieno: mettere in una padella un cucchiaio di olio ed un pezzo di burro (io per le quantita' vado ad occhio,dipende quanti funghi e prosciutto ho), sale, pepe, un pizzico di peperoncino per chi gradisce e un rametto di nempitella e saltarci i funghi, la cipolla ed il prosciutto tagliati a pezzettini. Dopo un paio di minuti bagnare il tutto con vino bianco e lasciare cuocere per almeno altri 10-15 minuti a fuoco medio. Alla fine aggiungere il provolone ed il parmigiano, aspettare che si siano amalgamati nel composto e togliere tutto dal fuoco.
Per la besciamella: far scioglere 90g circa di burro e 3 cucchiai abbondanti di farina (io al solito vado ad occhio...) a fuoco medio amalgamandoli finche' non si ottiene una bella pappina giallastra, togliere a quel punto da fuoco la pentola - meglio se antiaderente - ed unire molto lentamente il latte, mescolando continuamente (e velocemente!) il composto cosi' da evitare che si creino quei fastidiosissimi grumi. Una volta ottenuta una crema liquida, riportare tutto sul fuoco, aggiungere dell'altro latte se e' troppo densa e far cuocere mescolando continuamente. Aggiungere latte man mano che si addensa fino ad ottenere la giusta consistenza - che in questo caso deve tendere un po' al liquido, ma non troppo - portare quindi ad ebollizione e poi togliere dal fuoco, aaggiungendo sale, pepe e un po' di noce moscata.
Per i cannelloni: cuocere la pasta fresca per 2-5 minuti (finche' non fa la schiumina bianca) e poi scolare l'acqua calda ed aggiungerne della fredda in modo da lasciare la pasta nell'acqua ed evitare che i fogli si incollino fra loro. Prendere un foglio, distribuire una cucchiaiata del composto vicino ad un'estremita' e poi avvolgere il foglio di pasta su se stesso a formare il cannellone, tagliando eventualmente la pasta in eccesso. Una volta pronti i cannelloni, disporli in una teglia da forno imburrata e ricoprirli con la beciamella ed un abbondante strato di parmigiano grattugiato.Infornare a 180 gradi finche' non sono belli gratinati e servirli. Occhio che bruciano!
PS. testati personalmente stamani, hanno passato a pieni voti la prova microonde del giorno dopo!

Cannelloni Feta e Spinaci al sugo di Pomodoro


Questo e' il secondo esperimento...testato stasera, e' stato considerato all'unanimita' (mia e dello stregone) il favorito tra i due: anche gli altri erano appetitosi, ma questi cannelloni sono di gran lunga piu' saporiti e si discostano pure dal 'classic stile' besciamelloso e bianco che, diciamo la verita', a volte e' troppo stucchevole!
La scelta della feta e' una delle belle scoperte neozelandesi - ebbene si', devo confessare che a volte mi sorprende piacevolmente pure in cucina - perche' evidentemente la comunita' greca a testa in giu' si e' data da fare ad importare o ricreare i suoi cibi almeno quanto quella italiana ed il risultato e' che la feta, probabilmente molto piu' facile da fare che ricotta o mozzarella, e' diventata uno dei formaggi piu' diffusi di quaggiu'. Oddio, io non sono mai stata una grande fan della feta nell'emisfero boreale, e non lo sarei neanche in quello australe se qui continuassero a farla con il latte di capra come tradizione vuole, ma gli anglosassoni, si sa, son gente strana, e quindi la maggior parte della feta e' fatta con il latte di mucca. Col meraviglioso risultato di poter far a meno del caratteristico gusto forte da formaggio caprino e contemporaneamente avere una sorta di ricotta fresca, piu'compatta e molto piu' saporita..e ad un prezzo decisamente minore!
Insomma, questa feta di mucca sara' pure un'eresia ma mi sta dando grandi soddisfazioni.
Comunque, tornando ai cannelloni:

INGREDIENTI (per due):

  • spinaci (un pacco)
  • feta di mucca (una confezione, circa 200 gr)
  • besciamella (giusto per amalgamare il tutto)
  • parmigiano reggiano
  • passata di pomodoro
  • 1 carota, 1 gambo di sedano e 1 cipolla
  • sale,olio,aglio,peperoncino
  • pasta fresca (200gr circa)

PREPARAZIONE:

Per il ripieno: pulire, lavare e sbollentare gli spinaci, poi sminuzzarli e metterli a saltare in una padella con olio, burro, aglio a pezzetti, sale, pepe ed un pizzico di peperoncino.
Una volta cotti, spostarli in una ciotola ed aggiungere la feta a pezzettini, un po' di besciamella non troppo liquida (io ho usato quella gia' preparata per gli altri cannelloni e lasciata a raffreddare un po') e una bella manciata di parmigiano reggiano. Aggiustare di sale e pepe se ce n'e' bisogno e mescolare bene il tutto.

Per la salsa: sminuzzare una carota, un gambo di sedano ed una cipolla (ok, si puo' usare il frullatore,ma occhio a non farli diventare una pappina che perdono tutto il gusto) e metterli a soffriggere in una padella con olio, sale, pepe, il solito pizzico di peperoncino e pure mezzo dado vegetale se vi ci piace. Aggiungere dopo qualche minuto la passata di pomodoro - al solito le quantita' dipendono da quanti cannelloni volete fare - e una bella manciata di origano e far cuocere a fuoco medio finche' il pomodoro non e' cotto.

Per i cannelloni: cuocere la pasta fresca per 2-5 minuti (finche' non fa la schiumina bianca) e poi scolare l'acqua calda ed aggiungerne della fredda in modo da lasciare la pasta nell'acqua ed evitare che i fogli si incollino fra loro. Prendere un foglio, distribuire una cucchiaiata del composto vicino ad un'estremita' e poi avvolgere il foglio di pasta su se stesso a formare il cannellone, tagliando eventualmente la pasta in eccesso. Una volta pronti i cannelloni, disporli in una teglia da forno imburrata e ricoprirli con la salsa di pomodoro ed un abbondante strato di parmigiano grattugiato.Infornare a 180 gradi finche' non abbrustoliscono leggermente e poi servirli. Ovviamente anche per loro ai primi bocconi ci vuole la proverbiale lingua di amianto.

Per quanto riguarda il vino abbiamo optato per un Syrah con i cannelloni coi funghi e per un Pinot Noir per questi.Purtroppo questi non sono avanzati, erano troppo buoni, e quindi non posso testarli oggi per la prova microonde del giorno dopo, mi tocca invece un piu' triste panino...

domenica, marzo 22, 2009

La Focaccia



Potrebbe capitare anche a voi in un piu' o meno remoto futuro di ritrovarvi in una landa culinariamente selvaggia dove per strada passano sosia di Vasco Rossi - e pinguini - ma nessuno sa cosa sia una vera focaccia.
Anzi, neppure una finta.
Grazie a dio i miracoli esistono anche su questa faccia della Terra e un non meglio specificato intervento divino ha fatto si' che conoscessi i due fantastici gestori genovesi del B&B Grey Heron e che mi strafogassi con le loro buonissime focacce, sia dolce che salata.
La mia supplica disperata ottenuto che a giro di posta elettronica mi arrivassero entrambe le ricette...ora devo confessare che per pigrizia non ho ancora provato la focaccia dolce, ma quella salata sta diventando velocemente uno dei piatti preferiti qui a Mahina Bay - anche perche' non e' che ci sia quella grossa concorrenza, o si mangia questa foccaccia o nulla! - ed inoltre e' pure abbastanza facile da preparare. Quindi ecco la ricetta della Laura:

INGREDIENTI (per una teglia):
  • 250g di farina - io di solito ne metto 200 di quella normale e 50 di semola
  • 125ml, ma anche 150ml, di acqua tiepida
  • 25g di lievito fresco
  • 50ml di olio extravergine di oliva
  • sale q.b. (oddio,ho sempre sognato di scrivere q.b.,quanto mi sento professionale!)

PREPARAZIONE:

Si scioglie il lievito nell'acqua tiepida e poi si aggiunge a farina, sale e olio e si lavora la pasta finche' non si ottiene una bella pasta elastica. Di solito se la pasta e' troppo dura si aggiunge un po' d'acqua se e' troppo morbida invece della farina. Io personalmente lascio fare il lavoraccio dell'impastatura alla macchina del pane, poi vedo un po' come mi esce la pasta e gli do' un ritocchino - di acqua o farina - lavorandola a mano un altro po'.
Una volta soddisfatti della consistenza della pasta si fa una pallina e si mette a lievitare in una ciotola unta di olio per circa 30 minuti.
Dopodiche' si stende la pasta e si mette a lievitare un altro paio di ore in una teglia da forno unta con l'olio.
Quando la pasta e' lievitata e pronta per essere cotta (finalmente!), c'e' la parte divertente della preparazione che consiste nel fare i buchi con le dita sulla superficie - cioe' non veri buchi, piu' degli avvallamenti! - e nel passare la superficie della focaccia con una mistura di olio, sale grosso, acqua e rosmarino. Per le dosi della mistura bisogna un po' andare a occhio, ma credo che piu' sia imbevuta piu' venga poi gustosa la focaccia...Fatto questo, non resta che infornare la nostra focaccia in forno preriscaldato ad almeno 220 gradi, aspettare che cuocia (al solito dipende dal forno, ma ci dovrebbe mettere dai 10 ai 20 minuti) e poi sbafarsela sola o accompagnata da qualsiasi cosa vi aggradi al momento!

venerdì, marzo 20, 2009

Bocconcini di maiale e spinaci all'aceto balsamico


Questo e' uno dei tanti esperimenti della Casina sul Mare.
L'altro giorno chiacchieravo con Lale via skype ed e' saltata fuori una delle sue ricette che aveva a che fare con maiale, salsicce e spinaci...e siccome Lale e' una che tra i fornelli da' sempre grosse soddisfazioni - e siccome posso trovare pure qui a testa in giu' piu' o meno tutti gli ingredienti - mi e' venuta voglia di provare, anzi far provare allo stregone, questo secondo.
Peccato che l'unica cosa che mi ricordavo della ricetta originale fosse la presenza degli straccetti di maiale, degli spinaci e della pancetta al posto della salsiccia, che qui non sanno proprio fare...si puo' davvero concepire, comprare e soprattutto mangiare con gusto una cosa che qui ottimisticamente chiamano 'salsiccia di agnello e funghi'???
Quindi partendo da queste solide basi (di cui la piu' importante e' mai mangiare le salsicce endemiche), abbiamo dato inizio all'esperimento, io la mente e lo stregone il braccio (se lo legge mi uccide!), e dato che alla fine si e' dimostrato un piatto degno di considerazione, lo salvo dall'oblio in cui cadrebbe sicuramente scrivendo qui la ricetta riveduta e corretta a Mahina Bay.

INGREDIENTI (per 2):
  • bocconcini di maiale (200g circa)
  • pancetta affumicata (due fette tagliate spesse)
  • spinaci (o bietole, 1 pacco)
  • aceto balsamico e miele
  • sale,pepe,peperoncino e farina

PREPARAZIONE (circa 20 minuti):

Per gli spinaci: una volta tagliati, lavati e sbollentati,si mettono a cuocere in una padella con un filo di olio,aglio tritato a pezzi grossi, sale, pepe ed un pizzico di peperoncino. Dopo averli fatti saltare per un paio di minuti, si aggiunge dell'acqua, si copre la padella e si lasciano cuocere a fuoco medio.
Per il maiale: quando gli spinaci sono quasi a fine cottura si prendono i bocconcini di maiale, si infarinano e si mettono a cuocere, sempre in una padella, con un po' di olio, sale, pepe e la pancetta tritata a pezzetti non troppo piccoli. Il tutto deve cuocere per circa 5 minuti, ovvero finche' il maiale e' completamente cotto ma ancora molto morbido.A quel punto si uniscono gli spinaci al maiale e si fa saltare il tutto quel tanto che basta per amalgamare carne e verdura.
Per la riduzione di aceto balsamico: mettere in un tegamino (meglio se antiaderente!) l'aceto balsamico e un po' di miele e mescolare a fuoco lento finche' non si ottiene una salsa densa. Una volta impiattati i bocconcini di maiale con gli spianci, si versa sopra il tutto la riduzione cosi' ottenuta e poi si mangia!

Ovviamente noi ieri abbiamo come al solito esagerato con le dosi...mezzo chilo di maiale per due persone e' decisamente troppo, e quindi oggi lo Stregone si e' portato il suo bel panierino del pranzo da riscaldare nel microonde della Fancy-NewAge-Minimalis Cafeteria nel suo nuovo posto di lavoro...vediamo un po'se la ricetta passera' anche la difficile prova microonde del giorno dopo...

martedì, marzo 17, 2009

Souffle' al cioccolato con cuore morbido


Beh, tanto vale partire con stile,no?
Ho trovato questa ricetta su internet mentre cercavo una sorta di boa di salvezza-dessert alla cena con gli amici dello Stregone di domenica sera. Avevo optato - e quindi comprato gli appositi ingredienti - per la buonissima torta al cioccolato di Monica, ma a sorpresa, appena mi appresto a cucinarla con frusta e bilancina in mano, l'Orso, uno degli invitati, se ne esce con una fresca e non ancora accertata intolleranza al glutine, che nella sua idea vuol dire solo che non puo' mangiare cibi con tanta farina (...).
Quindi,con sorriso alla joker e bofonchiando una sorta di cortese 'no problem!', ho dovuto cercare al volo qualcosa che avesse sempre a che fare con il cioccolato, ma contenesse solo poca farina e Google, gentilmente, mi ha proposto questi incredibili - e facilissimi - suoffle'. A volte la vita riserva grosse soddisfazioni.
Vi riporto la ricetta che mi sono modificata ad occhio e che e' bastata precisa per sei stampi da muffin (quindi se usate quelli di alluminio classici,dovrebbe bastare per 8 o 9).

INGREDIENTI:
  • 100g di Zucchero (io uso quello di canna)
  • 5 uova
  • 60g di farina (abbastanza poca,no???)
  • 210g di cioccolato fondente,ma anche qualcosina in piu
  • 150g di burro
  • preferibilmente un goccetto di Vitamina R,ma che non sia quella benzina del Bacardi,eh!


PREPARAZIONE:

ho sciolto in un tegamino a fuoco basso il cioccolato con il burro e il goccio di rum - a chi piace consiglio pure un po' di peperoncino - e poi l'ho lasciato raffreddare un po'. Nel frattempo ho montato i tuorli con lo zucchero, ho aggiunto prima la farina incorporandola bene e dopo il cioccolato, sempre mescolando il tutto con la frusta elettrica (che non sara' professionale, ma si fa prima!). Alla fine, usando questa volta la frusta manuale, ho aggiunto gli albumi, precedentemente montati a neve, inglobandoli con il classico ma efficace movimento basso-verso-l'alto-basculante.
Preparato l'impasto, ho imburrato e passato con la farina gli stampini, li ho riempiti con il composto fino a circa 3/4 e li ho messi a cuocere per 8 minuti nel forno gia' riscaldato a 200 gradi. Ovviamente gli 8 minuti dipendono dal tipo di forno, vi tocchera' fare un paio di esperimenti per trovare il punto giusto di cottura in modo da lasciare il cuore morbido...l'importante e' servirli appena usciti dal forno,senno' perdono molto del loro gusto.

Come accompagnamento io ho scelto una spolverata di zucchero vanigliato e due palline di gelato alla vaniglia, tanto per rimanere leggeri...ed il risultato ha rissollevato autostima e quotazioni culinarie a livelli decisamente soddisfacenti, con tanto di sinceri complimenti stregoneschi.
Insomma, massimo risultato con minimo sforzo, provare per credere!

Finali, lucchesita' e cambiambiamenti vari

Dopo mesi di agonia in cui non volevamo affrontare la dura realta',bisogna che alla fine ci guardiamo in faccia: la missione del nostro blog si e' esaurita.
Non siamo piu' zitelle studentesse e fancazziste ma donne serie e in carriera.
Non ci succedono piu'cose assurde perche' siamo professioniste in un mondo adulto.
Ah, e siamo pure diventate astemie.
Mmmmh, forse ho esagerato...ma almeno fino a meta' della prima frase ci avete creduto,no?

La verita' e' che dopo il ritorno dello scudetto all'Inter il mondo ha perso un po' di quel suo fascino sfigato che meritava di essere raccontato ed inoltre il rum in nuova zelanda e'qualitativamente scarso e sfacciatamente costoso...insomma la voglia di raccontare si e' esaurita...e poi anche le piu' incallite zitelle dentro, nel loro piccolo, si sentono sole e a me manca troppo l'altra meta'di questo blog, quella mora che faceva contemporaneamente da mente pensante e da braccio operante e che, da ragazza sveglia, ha capito piu' di un anno fa che era l'ora di abbandonare la nave.
E chi sono io per non seguire le sue orme?
Fra l'altro ho sempre avuto una forte allergia per capitani coraggiosi e certe orchestrine fastidiose che continuavano a suonare pure sott'acqua.

Quindi, ragazzi, non mi resta che ringraziarvi tantissimo per la compagnia, la simpatia e soprattutto la pazienza che avete avuto con noi in tutti questi anni, e' stata la vostra presenza virtuale a farci andare avanti cosi' a lungo e sicuramente sara' la vostra presenza quella che mi manchera' di piu'.
Sapessi lo spagnolo ringrazierei di cuore anche tutta la popolazione latinoamericana che spesso e' capitata sul nostro blog, credendo di trovarvi della vera vitamina R ed accendendo cosi' esotici puntini sulla mappa di lato per nostra somma gioia...mi mancheranno pure loro, che dio li preservi sempre un po' alticci e felici!

Percio', con tanta tristezza ed un po' di orgoglio per tutto cio' che abbiamo scritto in questi anni, convinta che siamo riuscite a divertire almeno qualcuno, comunico ufficialmente al mondo virtuale che VitaminaR chiude qui.

Un ultimo brindisi alla sua salute!






Bene, dopo il doveroso minuto di silenzio per la fine del caro blog cosi' come lo abbiamo sempre conosciuto, arrivo alla parte della lucchesita'e dei cambiamenti: si' perche' in fondo sprecare tutto questo spazio gratis proprio non fa parte del mio DNA...
ed inoltre e' gia' un sacco di tempo che mi riprometto di scrivere da qualche parte tutte le ottime ricette che trovo in rete, che cuciniamo e mangiamo con gusto, e che poi finisco invariabilmente per dimenticare (e non ritrovare, mannaggia a te Google!).
Quindi, tenendo anche conto del fatto che uno dei principi piu' solidi ed assoluti della filosofia zittellesca da noi elaborata con fatica in tutti questi anni e' la consapevolezza dell'importanza di buon cibo e buon alcool come uno dei piaceri irrinunciabili della vita - ce n'e' un altro paio, ma non mi pare il caso di scriverci un blog.. - ho pensato di unire un po' tutti questi fattori e convertire VitaminaR nel mio personale archivio di ricette. Ovviamente essendo il MIO personale archivio di ricette, non mi sogno nemmeno di promettere continuita' e belle foto appetitose...ma se avrete comunque voglia di capitare a leggere qualche ricetta di tanto in tanto, ogni commento, suggerimento e variazione sul tema sara' molto ben accetto!
Un altro brindisi per il nuovo inizio!

venerdì, gennaio 09, 2009

Intervallo


carenza di voglia ed idee di dimensioni epiche fa si che per adesso il massimo che possa fare per il caro vecchio blog è mettere l'intervallo musicale, ma senza musica...Buon Anno a tutti!!!!
(nella foto: Laguna di Muri, Rarotonga)
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...