lunedì, gennaio 30, 2012

Dall'altra parte

Me l'avessero detto prima.

Insomma, l'ultimo colloquio di lavoro fatto risale a 4 anni fa, non 40. Quindi ricordo ancora benissimo tutto lo stress e l'energia spesa per ognuno di questi colloqui.
I minuti spesi fissando l'armadio e cercando di elaborare il look "giusto": giacca grigia troppo seriosa? camicia e jeans troppo casual? scarpe col tacco o ballerine?
I minuti davanti allo specchio: un po' di trucco per sembrare curata, non troppo per non sembrare frivola, sopracciglia in ordine, capelli raccolti ma morbidi che fa piu' professional. Oddio ho sbavato il mascara.
Le ore davanti al monitor, editando accuratamente il curriculum, rendendolo leggero ma concentrato, pieno di iperboli per mascherare una pressoche' inesistente esperienza lavorativa, ma senza esagerare troppo nel gonfiare la realta' (ok, ammetto che quella "conoscenza di base del Greco Moderno" era un po' borderline tra realta' e altra realta').
Gli indimenticabili frequenti viaggi in bagno, grazie colite cronica!

Ed il tutto per finire a sorridere nervosa a qualcuno dall'altra parte della scrivania, un qualcuno che in quei 15 minuti ha in mano l'immenso potere di decidere della tua vita lavorativa.



venerdì, gennaio 20, 2012

Italiani, buena gente!

Per le strade di Buenos Aires piove. Dai condizionatori d'aria.

Ma dove vanno a finire le ballerine di tango quando smettono di ballare?
Ci sono piu' mucche mangiate in questa citta' in un giorno che acciughe in mare.
I tassisti di Buenos Aires sono tutti innamorati di Evita, poco importa se la conoscono solo grazie al film di Madonna.

E comunque fa troppo caldo, anche per lo shopping.

giovedì, gennaio 12, 2012

Papaveri e Papere, ovvero perche' la razza umana non si evolve

Anno nuovo, vita nuova, buoni propositi a iosa.
E vecchie abitudini.
Il genere umano e' liberamente in giro per questo mondo da un milione (scarso) di anni e sebbene sia una delle specie piu' giovani sulla terra, e' abbastanza indubbio che sia cambiato con velocita' impressionante dal Pleistocene ad ora.
Oggettivamente, passare dallo spidocchiarsi a vicenda alla fissione atomica potrebbe qualificarsi come un bel salto evolutivo.
Ai tempi dei Romani eravamo alti in media 1.53m e l'aspettativa di vita si aggirava intorno ai 35 anni. Adesso siamo sulla media dell' 1.70m e circa 80 anni; anche questo sembrerebbe un bel salto evolutivo.
Ovvia, sembrerebbe che ci sia da partire allegri con questo anno nuovo di zecca.
Poi ti svegli una mattina, leggi  questo articolo su Libero e capisci che nel suo breve ma intenso periodo su questa terra la razza umana non ha ancora, evolutivamente parlando, combinato una bella ceppa.
Ma porca miseria, com'e' possibile che in un epoca dove sono state scoperte, costruite ed inventate cose incredibili, dalla meccanica quantistica ad internet, dal cinema al Signore degli Anelli, uomini e donne siano ancora visti come due razze, due mondi, due specie cosi' diverse?
Gli uomini al potere e le donne a fare figli, possibilmente in silenzio e meglio senza alcuna educazione. E magari farciamo pure il tutto con qualche bell'abuso, fisico, mentale, sociale, legislativo, poco importa.
Qui non e' solo da mettersi le mani nei capelli, ce n'e' abbastanza di tutto questo in giro da potersi strappare ad uno ad uno tutti i peli corporei.

mercoledì, gennaio 04, 2012

Liberate le Aragoste!

Non lo definirei un buon proposito per il nuovo anno quanto soprattutto l'aspirazione di una vita.
Quella di liberare le aragoste.

Il prerequisito fondamentale e', ovviamente, quello di diventare prima milionarie. E poi iniziare a battere a tappeto tutti quei negozi e supermercati che tengono le aragoste vive in quelle grosse vasche di vetro.
Se ne stanno la', poverette, con le chele strette in grosse bande di plastica nera, ammonticchiate l'una all'altra nel disperato tentativo di scalare le insuperabili barriere di vetro. 
Perche' loro lo sanno. Loro conoscono l'orribile fine sottoforma di acqua bollente che le sta aspettando.

Percio' io sogno di entrare in questi posti, simpatica milionaria eccentrica, e dire al commesso di turno che me le compro tutte e gia' che c'e' mi imballi pure la vasca che mi serve per il trasporto.

E poi guidare verso il mare - e ovviamente verso il tramonto, come fanno tutti gli eroi - fino a raggiungere la spiaggia perfetta dove liberare le mie protette, tagliando con cura i loro legacci e dando a ciascuna di esse una carezza dietro le antenne dicendo:"Vai, sei libera!(e magari cerca di essere un po' piu' furba il prossimo turno, che mica e' sempre domenica qui!)"
Gia' mi ci vedo ad osservarle mentre muovono i primi passi incerti e poi sempre piu' veloci si ributtano in mare.

Sarebbe proprio una gran soddisfazione...ma nel frattempo, finche' non me lo posso permettere, sogno ad occhi aperti e mangio questi fenomenali spaghetti gentilmente cucinati dallo Stregone.
Dio, che buone le Aragoste.

W le Aragoste!


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