giovedì, novembre 28, 2013

True Grit: post polemico di una con la febbre.

Sarà che tornare dall'Italia con un simpatico virus non aiuta l'umore (apparte per la prospettiva molto Zombie apocalisse del diffonderlo ad un'intera nazione che non ci ha i suoi anticorpi…) o sarà il senso di colpa nell'essere lontana e non poter farci nulla di persona, ma oggi neppure la decadenza di Mr Bunga Bunga mi risolleva l'acidità.

E allora mi sfogo qui, con i miei quattro gatti a cui voglio raccontare con più dettagli la storia della laparotomia della mamma. O meglio, dei due o tre giorni successivi all'operazione (che grazie a dio, almeno quella e' andata bene). Vi avverto già da subito, non e' un post simpatico o ben scritto, quindi fermatevi qui se oggi proprio non vi va di sentire le lamentele altrui…io vi capisco e prometto di ritornare con un qualcosa di più simpatico prima possibile!

domenica, novembre 17, 2013

Fenomenologia della domenica pomeriggio

'Eh ma l'arbitri su dieci nove hanno avuto la meningite da bambini' (il medico)

'Era rigore?''No è fuori dall'area.''Eh ma di poco, saranno 15cm.''Ma anche 20 dai.'(gli ingegneri)

'Mah,oggi butta male,l'allenatore non sta smoccolando abbastanza' (il fine psicologo)

'Vedi loro come tirino?''Alto''Eh ma se era un po' più basso...'(il possibilista)

'O CORNUTO LA BANDIERINA SAI DOVE TE LA DEVI METTERE!!! Sì lo so che c'era il fuorigioco ma se non gli urli contro poi questi si deconcentrano' (il grande motivatore).

È bello tornare nella mia seconda casa dopo tanti anni e vedere che certe cose al Porta Elisa non sono cambiate. Ti fa sperare che forse non cambieranno mai.

E scatta subito la voglia di Mars ed Estatè.





giovedì, novembre 07, 2013

Come Alice dentro il Buco

"Faccio un salto in Italia"

Cioe', riesco pure a suonare sborona per l'overdose di nonchalance usata in questa frase. Come se prendere armi e bagagli e saltare su di un volo intercontinentale per un viaggio organizzato in 5 giorni fosse normale amministrazione.
Sai, ormai ci sono abituata, che vuoi che sia. Sono una viaggiatrice esperta, io.

Si', come no. Andatelo a dire alla mia colite.

Ed infatti ogni volta che mi ritrovo a viaggiare da sola tra quelle due dimensioni separate che nella mia testa sono la mia vita in Italia e la mia vita in Nuova Zelanda, io mi sento come Alice.
Ed esattamente come Alice quando sta cadendo nel buco della tana del Bianconiglio.

Tutte quelle ore del viaggio tra qui e li' diventano sempre una sequenza di immagini indistinte e sovrapposte di film, luci artificiali, annunci all'altoparlante, orologi, esercizi di stretching, sete, sonno, docce calde e the rigeneranti, libri e cibo artificiale, e l'unica sensazione che rimane definita di questo viaggio - letteralmente -  nel tempo e' quella di sballottamento e confusione.

Poi d'un tratto atterri di la', e una delle tue vite ricomincia come se l'altra non esistesse nemmeno.

Sperando ogni volta che invece del salto nel buco di Alice potessi avere l'armadio di Narnia...


(PS. come sempre, in caso di catastrofe aerea, valgono i vari testamenti disseminati su questo blog ogni volta che sto per partire! Ci si vede di la', forse...)

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