lunedì, aprile 27, 2009

Cazza la Randa!



finalmente...a sedici anni di distanza dalla prima volta in cui sono volata in mare cappottando il mio laser 1 nelle cristalline - e calde - acque sarde, ecco che qualcuno si e' degnato di riconoscere il mio indubbio talento nell'impugnare un timone e veleggare verso il tramonto: dallo scorso sabato lo Stregone ed io siamo provetti velisti di livello 2!

sono commossa...vorrei ringraziare la Sardegna e il golfo di Wellington per il loro sostegno...e le barchette a vela per aver sopportato le mie manovre...e i southerlies che quasi mi facevano annegare per il mio trentesimo compleanno...e ultimi ma non ultimi, i due piccoli pinguini blu che hanno guardato affascinati le mie acrobazie, grazie anche a voi!

lunedì, aprile 13, 2009

Pasta all'Anatra e Porro

E' un modo alternativo per augurare Buona Pasqua, ma soprattutto è una delle mie paste prefferite in assoluto: una ricetta semplicissima, veloce, e di un buoooono...crea quasi dipendenza!

INGREDIENTI:
  • un petto di anatra (o le due zampe, ma devono essere grasse e sono molto più antipatiche da pulire)
  • un porro
  • 2 spicchi di aglio
  • sale,olio,pepe,dado e peperoncino
  • vino bianco
  • un bicchierino di rum
PREPARAZIONE:

Prendere il bicchierino di rum e berlo d'un fiato...Buona Pasqua!
Poi prendere il petto d'anatra, eliminare la pelle in eccesso (ma non tutta,che il suo grasso insaporisce il sugo) e tagliare la carne a dadini. Mettere in una padella un po' di olio - abbastanza per condire la pasta - il sale, il pepe, il peperoncino, mezzo dado e gli spicchi di aglio.
Quando l'olio è caldo, aggiungere la carne e farla saltare per un minuto. Bagnare il tutto con il vino bianco, abbassare a fuoco medio e far cuocere l'anatra per almeno mezz'ora, finchè non risulta bella morbida. Se vedete che il sugo sta ritirando troppo durante la cottura, aggiungeteci anche dell'acqua.
Nel frattempo tagliare i porri a rondelle e lavarli nell'acqua fredda. Una volta che l'anatra è cotta, buttare anche i porri nella padella, mescolare il tutto e far andare ancora per 5 o 10 minuti, finchè anche i porri non saranno cotti. Mantecare eventualmente con un tocchetto di burro e del parmigiano grattato e poi unire la pasta (come si lessa la pasta mi rifiuto di scriverlo,eh!) e saltare il tutto per un altro minuto. Et voilà, facile no?
Ah, il tipo di pasta è molto variabile, io ho mangiato questo sugo sia con le trenette - che rimangono le mie preferite - sia con penne, fusilli e addirittura pasta fresca come pappardelle e mal tagliati...quindi c'è l'imbarazzo della scelta...e pure il vino è altrettanto variabile, ci potrebbe star bene addirittura un bianco secco, tipo sauvignon, ma io personalmente credo che un bel Pinot Noir ci stia da dio (sempre per rimanere in spirito pasquale!)

venerdì, aprile 03, 2009

Guacamole!

Ecco,questa e' cosi' facile che ci puo' provare pure Albolo...
Una delle cose piu' divertenti da quando sono quaggiu' e' stata la possibilita' di assaggiare una serie pressoche' infinita di cucine diverse, e pure di una certa qualita'. Probabilmente siamo tutti nella stessa barca qui, italiani, francesi, greci, turchi, messicani, cinesi, giapponesi, mongoli (!), indiani, thailandesi, creoli (!!) e compagnia bella: tutti in quest'isola troppo lontana dal resto del mondo e con il desiderio inconscio di ricrearsi l'atmosfera di casa..ed ovviamente gli odori ed i sapori della tua cucina sono la prima cosa che ti fa sentire a casa ovunque, come ci insegnava anche la pubblicita' della Barilla.
Se poi si abbina a questo desiderio pure quello di fare soldi e la possibilita' di trovare quasi tutti gli ingredienti giusti in questa terra cosi' ricca e fortunata, ecco che si ottiene questa fantastica fioritura di ristoranti multietnici da cui prendere spunto a non finire...
Da qui uno dei miei recenti esperimenti (con tanto di dosi,eh!), la Guacamole.
Il motivo principale per cui ho deciso di vincere la pigrizia e preparare questa salsa e' che per adesso non siamo riusciti a trovare una guacamole gia' bell'e pronta che fosse non dico buona, ma almeno sufficiente per accompagnare i fantastici Nachos che cucina lo Stregone e percio' ho provato a seguire il proverbio del chi fa da se' e ad affidarmi a google.
Per chi crede che questa salsa sia una cosa esotica, lunga e noiosa da preparare, ecco la sorpresa: si puo' ottenere quantomeno una decente guacamole di base in meno di cinque minuti netti, occorrono soltanto questi
INGREDIENTI:
  • 2 Avocados belli maturi
  • 1 cipolla
  • 2 peperoncini freschi verdi (se trovate quelli messicani meglio,e magari ne basta solo uno...)
  • un lime o mezzo limone
  • sale, pepe e un po' di olio di oliva
  • una manciata di coriandolo (fresco sarebbe meglio, ma io ho usato quello macinato)

PREPARAZIONE:

Per prima cosa tritare finemente cipolla e peperoncino, poi prendere i due avocadi, togliere loro la polpa e metterla in una ciotola. Con un pestello, o una forchetta o un qualche altro oggetto contundente (io ho usato un'estremita' del matterello!), ridurre la polpa in una poltiglia densa e verdastra - detta cosi' non suona neppure molto bene...diciamo ridurla in una purea,va' - e poi aggiungere la cipolla, il peperoncino, il succo del lime o del limone, sale (in buona quantita' che l'avocado e' un po' insipido), pepe e la manciata di coriandolo. Se utilizzate il coriandolo fresco, le foglie vanno ovviamente tritate. Per i viareggini, vorrei ricordare che il coriandolo e' una spezia, non un pezzettino di carta colorato...pero' se volete provare a buttarci i coriandoli tritati nella guacamole...e' giusto un altro modo per fare riciclaggio!
Alla fine amalgamate il tutto con un po' di olio e la salsa e' pronta!

ah, giusto per ricordare che se vi avanza si conserva per un paio di giorni almeno (io l'ho tenuta in frigo) e non vi spaventate se diventa marroncina, e' solo lo strato superiore ossidato...lo togliete o lo rimescolate al resto e potete mangiarvela di nuovo!

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