giovedì, giugno 28, 2012

Un giorno

C'e' un vecchio film francese, Mayrig, tradotto in italiano nell'impossibile "Una strada chiamata paradiso".
E' uno di quei film che erano soliti passare nei pomeriggi d'estate, dalle due alle quattro, proprio quando si sprofonda nel torpore dei 40 gradi.
Ed e' pure un bel film, con Claudia Cardinale e Omar Shariff nei panni dei genitori del protagonista, un bambino armeno scappato con la famiglia dal genocidio e rifugiatosi in Francia, in cui cresce fra difficolta' economiche e razzismo finche' non diventa uno scrittore teatrale ricco e famoso.

Ma e' sempre stata la scena finale a rimanermi impressa, anche allora quando l'idea di venire a vivere in Nuova Zelanda non era neppure una scintilla dentro uno dei miei neuroni. In questa scena, il protagonista ormai adulto e' riuscito finalmente a comprare la villa dei sogni per la madre e si vede lui che la saluta nel viale circondato dalle rose e poi si incammina verso il cancello con lei, anziana ed ingobbita ma sorridente, che rimane in piedi ad osservarlo.
E mentre cammina lui pensa che si', e' finalmente riuscito ad affermarsi nella vita, a rendere orgogliosa la madre e addirittura a realizzare il suo lungo sogno di quella casa con le rose; ma e' cosciente, anche in quel momento perfetto, che ad un certo punto, un giorno, mentre sara' in giro da qualche parte con le sue opere teatrali, ricevera' quella telefonata tanto temuta e non potra' mai piu' riabbracciare sua madre.

I momenti perfetti non durano per sempre.

E lo so che aver realizzato molti dei miei sogni, avere un lavoro bello ed interessante, aver sposato una persona speciale e che amo davvero e vivere in un posto irreale per bellezza e lontananza da tutti i problemi di tanti miei coetanei sia di sicuro il modo migliore di dimostrare tutto l'amore verso i miei genitori.
E so di averli resi orgogliosi e felici per tutto questo.

Ma arrivera' anche per me quella telefonata.
Ed io saro' a riceverla all'altro capo del mondo, impotente.
Pensando alle cose inutili dette nell'ultima videochiamata, che se solo lo avessi saputo che era l'ultima volta in cui ci vedevamo.

I momenti perfetti non durano per sempre, ed a volte non sai proprio quale sia la cosa giusta da fare.


un momento perfetto

venerdì, giugno 22, 2012

Prometeo, perche'?

Ok, va già da se' col titolo che ci sono un sacco di spoilers in questo post, quindi se non  avete ancora visto il film ed avete intenzione di farlo, vi consiglio caldamente di saltare questo post.

Dai, che tanto non e' un gran che.

Sono sicura che ci sono tonnellate di modi migliori di spendere il vostro tempo invece di rovinarvi uno dei film che volete vedere.

Anzi, metto pure il page break, così non cadete involontariamente nella tentazione di andare avanti...

lunedì, giugno 18, 2012

Annunciazione, Annunciazione.

Dopo mesi passati a giocare alla piccola montatrice video, non potevate davvero, voi poveri disgraziati che capitate tra queste pagine, scansarvi l'ondata virale di filmati matrimoniali da me prodotta.

Anche perche' non potendo invitare a cena la maggior parte di voi, non posso mettere in pratica quel bonus notevole che si applica al primo periodo post-matrimoniale, ovvero rimpinzare prima l'ignaro amico con cena a base di salsicce e polenta ed aspettare poi che l'abbiocco gli abbassi le difese per rifilargli la Tortura con la T Maiuscola: il filmino del matrimonio.
Meglio se correlato con relative 1437 foto, ognuna appositamente commentata dagli overentusiastici sposini.

Quindi, deprivata di cotanto legittimo divertimento, ho ripiegato sul mio inseparabile amico YouTube  e dopo una campagna pubblicitaria serrata e di altissimo livello che potete ammirare qui di seguito:

venerdì, giugno 08, 2012

Messaggi mediatici e loro molteplici interpretazioni


Questa qui sopra e' l'immagine di come si presentava ieri il Corriere, sezione sportiva.
Ora, io avro' pure una mente deviata, ma mentre leggevo con ansia delle indecisioni di Prandelli alla vigilia di Italia - Spagna (Difesa a tre o no? Tenere Balotelli lontano da oggetti infiammabili o no? E far capire a Cassano che il congiuntivo non e' una malattia dell'apparato oculare o lasciar perdere e mettersi dei tappi nelle orecchie?), l'occhio non faceva altro che tornare in continuazione verso la super-colorata e molto ben in evidenza pubblicita' laterale.

Pare che il messaggio che voglia mandare agli utenti del corriere sia quello di utilizzare questa ditta per confrontare 18 diverse assicurazioni e risparmiare (fino a) 800 eurini.
Io questo l'ho capito solo dopo aver scattato la foto ed aver letto la parte superiore. Si' perche' quando leggi l'articolo la barra in alto scorre insieme al resto della pagina, i due tizi dalle parti invece rimangono li', a fissarti in mutande ed a portare le povere menti fragili come la mia verso direzioni diverse e non volute (?).

mercoledì, giugno 06, 2012

Le Mille Bolle Blu


Arrivare il venerdi' sera verso le nove dopo aver guidato 5 ore nel mezzo della Nuova Zelanda.
Vedere che il termometro, fuori, segna 3 gradi.
Scaricare le valige, svestirsi velocemente lasciando i panni disordinati sul pavimento.
Stappare la bottiglia di spumante, riempire i bicchieri ed immergersi completamente nella piscina privata con acqua a 38 gradi.

E mentre tutti i tuoi muscoli si rilassano - ma proprio tutti, dalla cute fino al mignolo del piede sinistro - e le bollicine ti avvolgono e massaggiano delicatamente la tua pelle nuda, tu brindi felice ad uno di quei momenti in cui la vita ti sembra davvero qualcosa di spettacolare.

Taupo, ti lovvo.
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