martedì, aprile 17, 2012

E finalmente...la patata fritta come Dio comanda! (ovvero: Heston Blumenthal's triple cooked chips)

Una di quelle cose che mi hanno sempre avvelenato il fegato in cucina non e' di sicuro l'abuso di Vitamina R, come starete pensando voi, ma il ben piu' grave fatto di non essere mai stata capace di friggere una degna padellata di patate fritte.

Pure la Nonna, indiscussa ed innarivabile Queen of the Friggo Tutto e Croccante deve arrendersi di fronte alla temibile sindrome da patata mencia.

E' terribile dover ammettere che le patate surgelate siano infinitamente piu' gustose, fritte, di qualsiasi patetico tentativo tu abbia mai fatto con le patate fresche. Che poi ci perdi tempo a sbucciarle, lavarle ed asciugarle tutte, e ogni volta le guardi speranzosa mentre friggono beate e dorate nella padella...e pensi che magari questa e' la volta buona davvero, che magari il nuovo taglio a rondelle/filo/mezzaluna/tronchetto/stella/albero/sasso/carta/palloncino dell'alcool test e' il taglio decisivo.

E invece no.

Immancabilmente appena le poggi sulla carta assorbente, le sali e ti prepari ad assaggiarle, queste si ammosciano quanto un ex ministro ultrasettantenne che ha finito la scorda di pillole blu. E tu inevitabilmente ci rimani giusto un po' male.

Quindi e' con somma gioia e profondo orgoglio che annuncio al mondo la' fuori di avercela finalmente fatta: ho trovato la Ricetta Definitiva della Patata Fritta. Quella che le fa davvero croccanti. Quella che funziona.
Grazie Dio!



(e qui non sto facendo un richiamo filosofico-religioso, ma mi riferisco allo chef creatore di tale ricetta, Heston Blumenthal, di cui devo assolutamente comprarmi il libro, anche solo per leggere la sua quasi leggendaria ricetta di 6 pagine si come preparare l'hamburger perfetto)

La ricetta l'ho presa da questo sito ed e' in inglese, quindi se a qualcuno dovesse interessare ma non ci ha voglia di leggerla in un altro idioma, la riassumo brevemente in lingua nostrana:


  1. Tagliare le patate in pezzi grossolani e poi sciacquare in acqua corrente (io le metto in una ciotola e faccio andare l'acqua per un paio di minuti), cosi' si liberano dell'amido in eccesso
  2. Buttare le patate in acqua bollente e salata e far cuocere a fuoco basso per una decina di minuti, finche' non si fanno infilzare dalla punta di un coltello
  3. Scolare le patate, disporle in un solo strato su di un vassoio (o anche una teglia da forno) e metterle in congelatore per almeno una mezz'ora (eh si', alla fine le patate surgelate vincono!)
  4. Scaldare l'olio in una padella e mettere a cuocere le patate per una decina di minuti, finche' non sembrano dorate e "asciutte" - e qui nessuno sa cosa lo chef intenda per "dry appearance", io vado piu' a occhio e tempo. Per chi e' cosi' attrezzato da avere un termometro da cucina, l'olio dovrebbe essere sui 130 gradi. Al solito, io tengo in fornello non al massimo e spero.
  5. Infine, portare l'olio a temperature piu' elevate (180 gradi) e ributtare le patate in padella e farle cuocere finche' non sono belle imbrunite. Su per giu', altri 10 minuti - ma anche meno se piacciono piu' sul dorato.


Cioe', ma e' facilissimo!
Adesso non vedo davvero l'ora di tornare in Italia per mostrare alla Nonna quanto sono buone e croccanti le MIE patate fritte, ah!

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