'A man is not dead while his name is still spoken' (Going Postal) |
In un caldo pomeriggio greco, Rosie, la minuta ragazza bulgara, una delle hackers migliori e dal cuore piu' grande che abbia mai avuto la fortuna di conoscere, mi passo' un pacco di fogli A4 fotocopiati dicendomi, nel nostro inglese stentato:
"Tieni, a me questi libri hanno salvato letteralmente la vita in un momento molto buio. Sono stati per diversi mesi l'unica cosa che mi faceva star bene. Voglio che anche tu conosca il Mondo Disco!"
E' nata li' quella che nella mia testa considero una lunga amicizia con Sir Terry Pratchett, scrittore, nerd e sublime ironico.
Lui mi ha fatto uno dei regali piu' belli che qualcuno possa mai donarti: un mondo intero con cui giocare. E' un mondo strano, va detto. E' piatto e le acque dell'oceano del bordo cadono incessanti nello spazio. E non ruota intorno ad un sole, ma si porta appresso il suo sole orbitante mentre viene portato a giro nello spazio da una colossale tartaruga, sorretto sul suo guscio da quattro altrettanto colossali elefanti.
(si mormora ci fosse anche un quinto elefante, ma purtroppo secoli fa perse la presa sul guscio ed entro' in una traiettoria ellittica che lo porto' in collisione col Mondo Disco, creando un cataclisma di dimensioni cosmiche ed inesauribili riserve di grasso)
E' un mondo strano, dicevamo, ma magico. Ed allo stesso tempo cosi' profondamente reale, nella sua indomita ed irresistibile presa in giro del genere umano e tutte le nostre fobie, paranoie, culture ed organizzazioni. Mi sta facendo compagnia da piu' di dieci anni, unica serie di libri che mi ha fatto ridere forte durante la lettura, suscitando piu' di una volta sguardi attoniti e lievemente preoccupati di chi avevo intorno su aerei, sale d'attese, spiagge, treni e traghetti.
La clessidra di Terry ha fatto cadere il suo ultimo granello di sabbia pochi giorni fa. Tanto, troppo presto. Sono sicura che Morte non abbia voluto delegare a nessun altro l'onore di scortare il suo creatore verso l'inizio del prossimo viaggio, e poco importa in questo caso se ci sia o no un viaggio oltre quella soglia.
Pero' quando ho letto la notizia, ho sofferto. Ho sofferto egoisticamente, per me e per il senso di perdita che ho provato: come se quel mondo stupendo, che credevo rimanesse mio per sempre, fosse scomparso all'improvviso, la grande tartaruga A'Tuin risucchiata in un buco nero che in un attimo ha messo fine a tutto cio' a cui mi ero affezionata: Ank Morpork ed i suoi abitanti, Vetinari, Vimes, Maurice e i suoi roditori, Gaspode, Carrot, i Maghi, le Streghe, i turisti sprovveduti e i bauli dai denti aguzzi.
Terry ci ha lasciati qui, portandosi via con se' quella sua mente bellissima, che riusciva a vedere e descriverti anche i lati piu' brutti della nostra specie con quell'ironia e quel senso del grottesco unici. Una mente che ha combattutto fino in fondo una battaglia persa contro la malattia che voleva annientarla.
E con Terry se n'e' andato un'altro briciolo di magia. Il Mondo Disco ha concluso la sua storia e questo non puo' piu' essere cambiato.
Ma adesso so che stavo sbagliando, che non e' sparito nel nulla. Terry ci ha dato il regalo piu' bello e quello che possiamo fare noi appassionati per ricambiarlo e' continuare a credere nel Mondo Disco e continuare a parlarne a tutti, come Rosie fece con me piu' di dieci anni fa: "Tieni, prendi questi libri e leggili. Poi mi ringrazierai"
Perche' un uomo non e' morto finche il suo nome viene pronunciato. (cit, Terry Pratchett).
Goodbye, Sir e grazie, di cuore, per essere vissuto.