oddio, mi pareva di averla già raccontata, è una delle scene storiche della mia breve ma intensa avventura a Scienze Ambientali...ma spulciando nei nostri archivi non ne ho trovata traccia...e quindi, ve la propino per il weekend!
Durante l'anno passato a far lezione nella vecchia e gloriosa Aula Marzotto, avevo legato con un simpatico gruppo di livornesi (ma non credo che conoscessero il famigerato Maico...) che mi prendevano regolarmente ed allegramente per i fondelli a causa della mia provenienza da un liceo classico e la mia fastidiosissima - e grazie a dio adesso persa - abitudine di parlare tirando fuori assurdi paroloni.
Un giorno uno di questi ruspanti labronici si innamorò della parola "pedissequo" (ovviamente dopo avergli spiegato il significato...) e fiero di questa nuova conoscenza cominciò ad usare il detto vocabolo a destra e a manca finchè a fine lezione, mentre tutti se ne stavano andando, con fare disinvolto chiese ad una ragazza, anche lei ex-classicista:
"Giovanna dimmi, ma te sei pedissequa?"
Al che lei lo guardò, ci pensò un attimo su e poi candidamente rispose:
"No, veramente oggi sono in bicicletta!"
Memorabile.
2 commenti:
Ghghgh! Mi sa che se non sospendono lo sciopero degli autotrasportatori tra poco saremo pedissequi un po' tutti (io sono a secco già da domani)!
Una mia collega simona "Racchia" ha usato questo termine ma non credo che ne conosca la radice letterale altrimenti avrebbe usato il termine copia conforme e non copia pedissequa che si vuol dire cvomune ma anche scialba e volgare
E' un termine più dispregiativo che intellettuale.....alla fine conta il fare più che il dire BUON LAVORO a tutti gli idioti che con le parole fanno carriera
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