E' domenica sera qui sulla casina sul mare e anche se mancano solo tre giorni a Natale non possiamo sottrarci al consueto rito della domenica sera nelle Bays: portare fuori la spazzatura.
Si' perche' in queste lande lontane la spazzatura la raccolgono porta a porta una volta sola a settimana, il lunedì' mattina. E il modo (secondo me geniale ma inapplicabile in probabilmente il 90% del resto del mondo) di far pagare la tassa sulla spazzatura in NZ e' quello di obbligarti ad usare come sacchi neri quelli rilasciati appositamente dal comune, pena il non ritiro della tua spazzatura.
Quindi qui, benedetto paese, paghi davvero per quel che consumi, ma ovviamente questi sacchetti costano parecchio di più di normali sacchi neri, circa 15 dollari ( più o meno 8 euro) per un pacco da 10 sacchi. Che non e' un'enormità, ovvio, pero' tanto basta per scatenare un animo lucchese e fargli escogitare vari modi per usare questi sacchi neri con la parsimonia più oculata.
Spinta da questo nobile motivo, quando venimmo a vivere qui decisi che non si potesse usare più di un sacco ogni quindici giorni, ma anche tre settimane se consumavamo poco, tanto l'umido veniva trangugiato dal tritarifiuti nel lavandino e la spazzatura secca nel frattempo se ne stava tranquilla in un bidone apposito sottocasa. Fiera di questa soluzione degna del miglior lucchese me ne andai a comprare i primi dieci sacchetti della spazzatura per la casina sul mare.
E tornando indietro in macchina, ricordo chiaramente che guardavo quel rotolo di sacchi neri sul sedile accanto e pensavo:'10 sacchi, a un sacco ogni quindici giorni, fanno 2 sacchi il mese, ovvero mi dovrebbero bastare per 5 mesi minimo…oddio, ma da qui a cinque mesi io potrei già essere tornata in Italia…chissà se magari quelli che avanzano posso rivenderli…'
Beh, sono passati cinque anni e mezzo da quel giorno e quel pensiero ed io ho smesso di contare i sacchetti della spazzatura che ho usato. Pero' ogni domenica sera quando tiro fuori un sacco nero dal cassetto mi soffermo un attimo a guardarlo con un mezzo sorriso.
E penso che si', io sono ancora qua.
Buon Natale dalla Terra di Mezzo!
domenica, dicembre 22, 2013
venerdì, dicembre 13, 2013
Quel giorno che si giocava alle spose
Sempre in tema leggerezza, che ho deciso essere il trend dominante di Dicembre alla faccia della madre di tutte le sfighe (che e' sempre piu' incinta di quella degli idioti, fidatevi), ecco le foto del giorno in cui una 35enne ed una 70enne di ritorno dall'ospedale hanno deciso di giocare alle spose.
Perche' non devi mica chiamarti per forza Peter Pan per essere bambina per sempre.
Perche' a volte uno specchio, un telefonino, tulli, pizzi, merletti e scarpe col tacco fanno piu' bene di una settimana di antibiotici.
Perche' vedere il babbo sorridente mentre fa le foto e la mamma un po' piu' felice dopo giorni di sofferenza ti farebbe venir voglia di non smettere mai di sfilare per loro su e giu' per quelle scale!
E quindi ecco a voi il modello n.4, Giuditta!
Chiarissime le somiglianze con il modello (e la modella) nelle foto:
(certo pero' com'e' frufru-issimo quel vestito...e urra' per me che ci entro sempre!)
Ma soprattutto fa di nuovo il suo epico rientro sulle scene, dopo ben 47 anni di assenza, l'ancora stramodernissimo vestito della mamma! Che se pensate sia invecchiata bene Jane Fonda, beh, date un'occhiata qui sotto:
Ebbene si', la mamma nel 1966 si e' sposata in rosa, e col cappuccio. Stacce, come direbbe il Doc.
E sebbene in questo io ci entri solo in modalita' Maiorca (nel senso del famoso campione di apnea, non dell'isola), giuro che sarebbe ancora un abitino da cocktail da far furore. Ammirazione a iosa.
Quindi la morale della favola e': giocare alle spose fa bene all'anima, alla faccia della sottoscritta quando vorrebbe far credere di essere una persona seria!
Perche' non devi mica chiamarti per forza Peter Pan per essere bambina per sempre.
Perche' a volte uno specchio, un telefonino, tulli, pizzi, merletti e scarpe col tacco fanno piu' bene di una settimana di antibiotici.
Perche' vedere il babbo sorridente mentre fa le foto e la mamma un po' piu' felice dopo giorni di sofferenza ti farebbe venir voglia di non smettere mai di sfilare per loro su e giu' per quelle scale!
E quindi ecco a voi il modello n.4, Giuditta!
Chiarissime le somiglianze con il modello (e la modella) nelle foto:
(certo pero' com'e' frufru-issimo quel vestito...e urra' per me che ci entro sempre!)
Ma soprattutto fa di nuovo il suo epico rientro sulle scene, dopo ben 47 anni di assenza, l'ancora stramodernissimo vestito della mamma! Che se pensate sia invecchiata bene Jane Fonda, beh, date un'occhiata qui sotto:
Ebbene si', la mamma nel 1966 si e' sposata in rosa, e col cappuccio. Stacce, come direbbe il Doc.
E sebbene in questo io ci entri solo in modalita' Maiorca (nel senso del famoso campione di apnea, non dell'isola), giuro che sarebbe ancora un abitino da cocktail da far furore. Ammirazione a iosa.
Quindi la morale della favola e': giocare alle spose fa bene all'anima, alla faccia della sottoscritta quando vorrebbe far credere di essere una persona seria!
pure la selfie, tie'! |
lunedì, dicembre 09, 2013
Better Times - ricetta per la Leggerezza
L'avevo promessa un po' di leggerezza e anche se in questo periodo di...chiamiamole dissavventure (e si', sto guardando te Sfiga Nera) non e' stata facile da trovare, a volte la ricetta per procurarsela non e' poi cosi' difficile.
Ingredienti (per una persona):
prendere un gruppo di bella gente, preferibilmente colleghi
farli ubriacare
ed infine servire aggiungendo tutto l'amore che potete trovare intorno a voi!
Ah, e non dimenticate un bel sorso di Vitamina R...Buon Appetito!
Ingredienti (per una persona):
- un venerdi' sera al pub, meglio se per l'ormai famigerato Kenex Christmas Party,
- ritrovare lo Stregone dopo 5 giorni di totale assenza (anche telefonica!),
- tanto alcool
- una macchina fotografica
prendere un gruppo di bella gente, preferibilmente colleghi
farli ubriacare
Aggiungere buon cibo e altro alcool
Mescolare bene il tutto e lasciar fermentare per qualche ora. Poi riprendere in mano il composto e aggiungerci una foca da cavalcare
(Ehi! ho detto solo cavalcare!)
Far bollire a fuoco vivace aggiungendo una Biancaneve e sette nani, uno per volta
Rifinire usando un sacco di facce sorridenti
ed infine servire aggiungendo tutto l'amore che potete trovare intorno a voi!
Ah, e non dimenticate un bel sorso di Vitamina R...Buon Appetito!
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