Sebbene spesso mi bulli di questo patrimonio generico piu' ricco, ancora piu' spesso mi devo rendere conto che non sempre la complessita' aiuta nella vita di ogni giorno. Specialmente quando un essere piu' complesso si trova a dover cercare di capire un esemplare un po' piu' semplice. Insomma, ogni volta che noi donne cerchiamo di capire cosa passa per la testa a voi uomini. E credeteci, e' un po' il nostro sport preferito (ma cosa ve lo dico a fare, vero?).
La storia dei tre nodi, che risale ormai a forse piu' di 10 anni fa e i cui protagonisti adesso sono felicemente sposati e genitori orgogliosi, e' uno degli esempi piu' fulgidi di questo sport prettamente femminile, il famoso 'ma secondo te lui che voleva dire con questo?' (Dovrebbero farlo disciplina olimpica)
La storia ha inizio quando M. e R. si incontrano in discoteca, un sabato sera di tanti anni fa. Tra loro scatta subito qualcosa e i due si scambiano i numeri. Il giorno dopo M. chiama la sottoscritta per una chiacchierata 'd'emergenza' davanti al nostro classico caffe'. Ovviamente seguono diversi (molti) minuti di dettagliate descrizioni su R.: cosa indossava, che scarpe aveva, il cappotto di montone ommioddio, che cosa si sono detti (cercando ovviamente di ricostruire le frasi scambiate in tutta la serata parola per parola, in caso ci fossero dei sottintesi importanti che potrebbero essere sfuggiti alla prima interpretazione) e se richiamera' entro la sempre taciuta ma universalmente riconosciuta data di scadenza dei tre giorni. Normale amministrazione, insomma.
Questa volta pero' c'e' un dettaglio insolito che merita attenzione e sopratttutto il dispiego poderoso di tutto l'arsenale analitico dotato al genere femminile dal famigerato cromosoma in piu': R. quella sera indossava anche una semplicissima catenina d'oro, senza alcun pendaglio, ma con tre nodi fatti manualmente (probabilmente da lui stesso).
Cosa poteva significare? Che cosa rappresentano quei tre nodi?
E' chiaro che un dettaglio del genere non possa essere trascurato. Potrebbero questi tre nodi indicare la sua famiglia, i genitori e un fratello o una sorella? Ovviamente la prima sera che due si conoscono e per di piu' in discoteca, la composizione del nucleo famigliare non e' proprio il primo argomento di discussione, quindi non abbiamo dati sufficienti a disposizione per validare la tesi. Pero' invece che indicare la famiglia, magari i nodi sono per qualcosa di piu' profondo. Forse sono le sue ex-ragazze? Certo sarebbe un po' tamarro segnarsele con dei nodi...oddio, e se invece sono amici che sono morti? O qualche altro lutto? Che cosa terribile, che uomo tormentato!
E se invece il bastardo fosse fidanzato ed ogni nodo corrisponde ad un anniversario?
Beh, immagino sia chiaro pure a voi che a quel punto la faccenda dei tre nodi fosse diventata di vitale importanza e se mai R. avesse richiamato M. (entro i tre giorni, altrimenti e' ovvio che non e' interessato a sufficienza e va quindi mandato velocemente a spigare), lei avrebbe dovuto scoprire prima possibile il significato di quei benedetti nodi.
Detto fatto, R. richiama il giorno dopo, puntuale e concentrato come un segugio che ha fiutato l'osso, i due si rivedono e da li' inizia questa loro lunghissima storia d'amore che e' ancora in corso.
Ma ovviamente alla prima occasione utile M. chiede il significato dei nodi.
R. la guarda quasi sorpreso e le risponde:
"Quali, questi? Ah, beh, e' che la collanina mi stava troppo lunga quindi ci ho fatto i nodi per accorciarla."
Morale della favola: che siate maschi o femmine ricordate che e' Natale e che probabilmente l'altro sta davvero facendo uno sforzo enorme per capire un cervello che funziona in maniera decisamente diversa dalla vostra. Quindi, almeno fino a Befana, siate piu' buoni con l'altro genere!
Buone feste, eh. Mangiate pandori anche per me!