mercoledì, luglio 26, 2006

L'Emporio della Consolazione


Come ogni brava massaia sa, fare la lista della spesa è una cosa molto utile,
io di solito divido le cose da comprare in piccoli gruppi a seconda di dove le posso trovare, ma certe volte capita a tutti di non sapere bene dove comprare una cosa, oppure di avere la sensazione che quello di cui davvero avremo bisogno non è possibile reperirlo in nessuna delle rivendite consuete.
Un esempio? La consolazione.
Non avete anche voi l'impressione che in certi casi ci sarebbe bisogno di un negozietto sotto casa che ci rifornisca di consolazione? proprio lì tra il fornaio e l'edicola, aperto tutti i giorni a orario continuato, utilissimo nei momenti di sconforto o di insoddisfazione, quando la delusione per quello che ci troviamo a vivere tutti i giorni ha bisogno di un tampone.
La consolazione è un bene di prima necessità. La cerchiamo come il sole, l'acqua e il cibo ogni giorno, tramite le cose più disparate: in quello che compriamo, nel cibo, in quello che facciamo e nelle conversazioni consumate di sfuggita.
Io immagino l'Emporio della consolazione pieno di scaffali di legno: carichi di dolci, assaggini di formaggio, libri mischiati a dischi e dvd di film e telefilm, un bancone per la birra e per la cioccolata calda d'inverno e in un angolo un banco per le attività manuali.
Un esercizio pronto ad accogliere nuove richieste, anche le più strampalate.
Io e la mia coautrice potremo gestire divinamente un luogo del genere, siamo molto brave a consolare la gente, il mio metodo è quello di far vedere un'altro punto di vista (Metodo Polly Anna), quello di Elisa è fatto di strategie per il futuro immediato (Metodo Rammendo Veloce). Abbiamo anni di esperienza alle spalle e saremo prontissime per questa missione, semplicemente perfette. Chi sa, forse un giorno lo faremo davvero di aprire il nostro emporio... vi consiglio di tenere pronte le borse della spesa e noi abbonderemo con le spalle su cui piangere!
Non dico che una cosa del genere funzionerebbe, ma certe volte tentare di trovare una soluzione alle cose è la migliore delle consolazioni.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

avrei delle domande scientifiche (derivate da anni di praticantato, fortunatamnte terminato anni fa) e ammetto un po' marzulliane:
uno, quale e' l'indice di correlazione fra attitudine consolatoria e zitellaggio?
due, sono le zitelle (e i pinzi, a firenze l'equivalente maschile: tipo, lo zio pinzo,) che diventano consolatrici, o i consolatori che finiscono single?
tre, amarne uno/una o consolarne cento?
quattro, c'e una correlazione fra consolazione ed aumento di peso (visto quello che volete tenere nell'emporio)?
cinque, esistonp le/gli inconsolabili? E che strategia usate con loro?
sandro, che non crede in Pollyanna, garanzia di una ri-fregatura (tipo quello che - storia nota - cadendo dal ventesimo piano, ad ogni piano dice a se stesso, va tutto bene..)

Eli e Lale ha detto...

Qualcuno conosce un professionista che possa rispondere a queste domande?
Io da brava Polly mi limito, a mo’ di manovale della consolazione, ad applicare quello che so far meglio e che ogni tanto funziona.
Se trovate qualcuno che risponde alle domande sopra esposte potreste chiedere anche se domani piove?
Grazie!

Anonimo ha detto...

Brrrr...Ironia (sotto)zero...
Ti viene sempre cosi', o e' il caldo?
Chissa' magari domani piove, succede sempre qualcosa di buono, no?
Ciao Pollyanna
;-)
sandro, in attesa di essere bannato

Eli e Lale ha detto...

ehi, qui si è scatenata una bella lotta fra consolatori!!
ihihih,mi piacerebbe proprio organizzare un bel round fra lale e sandro, così da buona lucchese potrei anche tirar su una bisca provvisoria e accettare scommesse sul vincente...così ci arrotondo il mensile!
il calore aumenta l'acidità e per questo fa male alle batterie,quindi su con la vita che tanto domani piove, lo ha detto giuliacci!

Anonimo ha detto...

contravvenendo a quanto mi ero detto, rintervengo: esiste un'altra categoria, spesso associata ai consolatori, ed e' quella dei pacieri: sport, com'e' noto, dove se ne prendono da tutte e due le parti. Il lavoro raddoppia, poi, perche' ne devi consolare due, non uno, e far capire all'uno le ragioni dell'altro. 'Na fatica, specie con questo caldo..
Scansarsi, prego, dalla linea del fuoco!
Ho un'altra domanda pero': c'e' differenza fra consolatori e consolatrici?
sandro, non ancora bannato, molto divertito e realmente affezionato a tutte e due (vabbe', una facile, la conosco, ma anche all'altra).
GRRRRRRRR!

Eli e Lale ha detto...

Aspettate un secondo mi sono persa...com'è che è diventata una sfida?
...riassumendo avremo:
Elisa = paciere & allibratore
Sandro = quello che fa le domande
Lale = quella che non ha le risposte ed odia per principio le domande.
Giuliacci = quello che almeno una risposta ce l'ha
Che razza di sfida è?

Anonimo ha detto...

High Noon!
O, vista l'ora, High Moon!
Bang Bang!!
sandro

Anonimo ha detto...

Caspita, nessuno che risponda alle domande!
Nessuno che si sbottoni un po'!
Tutti lo fanno, nessuno lo dice: evidentemente consolare e' frutto di una tecnica personale e segreta, protetta piu' che se si chiedesse la ricetta del ragu' di Nonna Carmela.
Consolatori, gente preziosa...

Who you're gonna call?
Griefbusters!

taratattara...
sandro (e chi senno'?)

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