Strusciando via le cacchette delle mosche dai vetri del mio tinello, decisamente sudata e consapevole dell'inutilità di tale opera (le autrici di tali cacchette sono di nuovo già tutte al loro posto per continuare allegramente a perpetrare i propri bisogni), mi sono stupita per l'ennesima volta di quanto sia vera la Seconda Legge della Termodinamica, forse l'unica teoria scientifica che può passare tranquillamente per assioma filosofico.
La suddetta teoria a molti può comprensibilmente suscitare solo vaghi e sgradevoli ricordi di passate lezioni di chimica, anche se i più fortunati possono ricordare professori che da soli hanno fornito aneddoti sufficienti per allietare le serate di tutta una vita.
Tra quelli che ho avuto l'onore di conoscere e di subire con tutte le loro astruse manie, il migliore resta il Grande Facchinetti: grande soprattutto per la mole non indifferente e per il poderoso tono di voce che sfoderava quando decideva che era il momento di umiliare qualcuno, ma anche per le battute passate alla storia, come:"MACCALLINI!Ma da dove deriva il suo cognome??" – pausa di imbarazzo del ragazzo e poi:"Mah professore, non so, però credo che il prefisso Mac possa derivare dallo scozzese Mc….""IDIOZIE!E allora io che mi chiamo Facchinetti come prefisso dovrei avere Fuck??BUAHHHAAHAHAH!"
È comunque grazie a questo degno personaggio se sono arrivata a conoscere intimamente la legge fondamentale che regola ogni fenomeno naturale dell'universo. Essa dichiara che le reazioni chimiche sono spontanee solo se passano da uno stato ordinato ad uno meno ordinato, altrimenti per farle avvenire bisogna fornire loro energia; in parole povere si può passare spontaneamente da una situazione di ordine ad una di caos, mentre per riportare l'ordine bisogna sprecare tanta energia, convertita e dispersa in calore (da qui il bagno di sudore a causa delle maledette succitate cacchette..).
Riconosco la sua innata veridicità quando tento periodicamente di rimettere a posto camera mia che, a giudicare dai pezzi di pigiama, cuscini e lenzuola sparsi in giro la mattina al suono della sveglia, più che sistemata va riassemblata ogni volta.
E lo stesso principio incombe,allegro come una spada di damocle, sulla nostra vita; infatti, per quanta cura ed energia qualcuno spenda per avere una vita ordinata (e più decente dello stato della propria camera la mattina) i periodi di crisi energetica, e non solo, capitano sempre e all'improvviso tutto prende spontaneamente (e più o meno violentemente) la strada del caos…ora la domanda è: vale la pena di opporsi a questa cosa? O è meglio lasciare che le cacchette, la stanza e la nostra esistenza rimangano sulla loro strada?
in fondo, con tutti i problemi di surriscaldamento globale, mica è tanto ecologico continuare a disperdere calore...
1 commento:
Ma è il Facchinetti dei Pooh? Cmq, dammi retta, opporsi all'aumento di entropia dell'universo è un dovere morale! E domani caffè senza zucchero!
Posta un commento