Se vi state chiedendo che cos'è un Guest Post, sappiate che nemmeno noi lo sappiamo, perchè ce lo siamo inventate circa 7 minuti e mezzo fa...
Comunque abbiamo pensato che sia un simpatico modo per pubblicare la tragicomica avventura di un giovane naturalista in erba (con un per niente voluto gioco di parole...), che si è sentito in dovere di condividere l'esperienza fortemente forgiante con le sue vecchie care Ziette di Scienze Naturali e naturalmente, senza rendersene pienamente conto, anche con tutti i loro lettori...
Tutto cominciò in una fresca e cinguettante mattina di aprile.
Decisi di spedir una mail al mio prof di ecologia vegetale,il quale contro ogni pronostico,visto che le malelingue dicevano che non fosse stato aggiornato sull'esistenza del computer,mi rispose solerte in neanche un'ora.
La mail recitava così :" Cercami a lezione.cordiali saluti"
Di qui lo sventurato protagonista,che detto tra noi coincide col sottoscritto,comincia una serie di incursioni in quel di pisa, collezionando una serie cospicua di insuccessi (fondamentalmente era sempre fuori per le escursioni).
Al che il nostro mai domo protagonista viene a sapere, da un suo collega nella pizzeria a domicilio per la quale lavora fedelmente da 4 anni, che il professore a giorni terrà una conferenza di etnobotanica a pisa.
Siamo già a maggio inoltrato,il caldo comincia a essere soffocante e il richiamo del mare si fa sentire sempre più forte...
Dopo ore interminabili di interventi di luminari vari, la conferenza finisce e il nostro eroe applica la sua concezione calcistica e inizia la marcatura a uomo del professore,aspettando che si liberi dalle miriadi di rompicoglioni (ops....).Passa un'altra ora e mezzo (nel frattempo mi ci sono incastrati anche un paio di prosecchi offerti al buffet) prima di vedere il prof che si avvia all'uscita solo senza personaggi molesti intorno.
Con un guizzo felino degno di cannavaro ai tempi dello scudetto strameritato con la juve(su questo le autrici del blog si dissociano largamente.NdR) il nostro ragazzo raggiunge il professore chiedendogli il famoso e tanto agonato appello. Costui risponde senza pietà" Cercami a fine giugno,perchè parto per un mese e più". Ma Marco(appunto il nostro caro e affezionato protagonista) non è un ingenuo,ricorda la serie interminabile di insuccessi e come quest'uomo sia difficile da trovare,per cui si premura di chiedere le modalità del contatto.La risposta è la seguente "Al telefono al dipartimento di agraria".
Successivamente passa quel famoso mese e Marco si dedica senza nenache troppo impegno allo studio,aspettando il giorno X.Una volta arrivato, inizia la missione denominata "Operazione telefono" nella quale Marco mostra tutta la sua tenacia e pure di avere le capacità di lavorare in un call center a 3,5 euro all'ora...
Sono decine e decine le telefonate,ma del prof Tomei neanche l'ombra. Tuttavia Marco comincia a sognare un'avventura erotica con la segretaria,con la quale ormai è nata una certa intimità.
Siamo a luglio inoltrato,il richiamo del mare è diventato un'urlo,ma Marco ormai pensa solo alla differenza tra una pianta sciafila ed una eliofila.
Per cui decide di tornare alla buona e vecchia mail,con la quale,smentendo per la seconda volta la leggenda che aleggia intorno al professore,riesce ad ottenere il tanto sospirato obbiettivo: finalmente è fissata la data dell'esame.
Il giorno dell'esame(per la cronaca siamo poco dopo il 15 luglio) si presenta all'appello ed aspetta il suo turno per quasi 3 ore,visto che era stato gentilmente messo come ultimo dell'elenco.Arrivato il suo tanto sospirato turno, si siede, si gusta ogni momento fino a che arriva acuta ai suoi orecchi la seguente domanda:
" Ma lo sai che mi sa che non ti posso fare l'esame io?"
Apocalisse! Tempesta di fuoco e fiamme dentro il cuore del nostro caro. Ma lui non demorde e prova con la via della diplomazia,che tante volte in passato si è rivelata utile (anche se dal profondo l'impulso sarebbe stato quello di tirarlo sotto dalla finestra a congiungersi con la sottostante distesa bianco candida di Achillea millefollium). Il nostro eroe prova con pazienza a spiegare il tutto,ma il prof è irremovibile: Marco non ha più il diritto accademico di dare l'esame con lui, essendo passati 3 anni dall'anno che ha seguito il corso con il professore.
Per inciso, se Marco avesse detto di averlo seguito un'anno dopo di quando in realtà l'ha seguito, avrebbe potuto avvalersi di tale diritto senza neanche un controllo sulla veridicità di tale affermazione. Ma egli viene dalla provincia,dai campi e dal bar di Badia, e qui si è dimostrato un ingenuo campagnolo.
Al che sul volto del prof e sopratutto nei suoi occhi comincia a farsi largo un bagliore di pietà e di umana comprensione e decide di telefonare al nuovo titolare del corso e chiedere il permesso di poter fare l'esame al nostro distrutto protagonista.
Ovviamente i più che si aspettano il colpo di scena avranno già capito l'esito di tale telefonata: il permesso viene negato,l'esame lo vuole fare il nuovo professore e la data non si cambia : 26 settembre.
Il nostro eroe torna a casa imprecando e a testa bassa....
E' una novella ma senza happy end.
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