mercoledì, marzo 26, 2008
Aiutaci anche tu a ritrovarla!
Aiuta un blog che da tempo vive nell'incubo dell'incertezza...bastano pochi minuti del tuo tempo: hai mai visto questa donna negli ultimi mesi?
L'ultima volta che è stata avvistata era il 27/12/2007 mentre si incamminava sul sentiero dello shopping nel pericoloso centro pisano.
Non si sa cosa indossasse al momento, possiamo ipotizzare scarpe da ginnastica, jeans, maglione e cappotto sportivo...l'unica cosa certa è che avesse i capelli legati, ma il dettaglio potrebbe essere mutato parecchie volte in questi mesi.
Alcuni sostengono di averla vista rientrare in casa quella fatidica sera,dicendo di aver voglia di scrivere un post, ma successivamente sono stati ritrovati solo fogli bianchi e da allora di lei non si è avuta più traccia.
Vogliamo approfittare di questo spazio anche per lanciare un appello:
"Lale, se ci senti in qualche modo, torna! Le pagine del nostro blog sono desolatamente vuote senza di te!"
Chiunque abbia informazioni utili può lasciare un commento sotto, ogni notizia sarà apprezzata con tutto il cuore!
domenica, marzo 23, 2008
Buona Pasqua!
domenica, marzo 16, 2008
Universali contro Locali
Una delle cose più interessanti del vivere in un altro stato è scoprire che certe cose riescono ad essere veramente universali ed ad abbattere velocemente e facilmente molte barriere comunicative. Questi strumenti comuni a tutta l'umanità non sono altro che libri, film e canzoni.
Sì,lo so che detta così sembra una banalità, ma sono sicura che vi sentireste felici anche voi se vi trovaste alla fine del mondo a chiacchierare in un altra lingua e con persone che conoscete a malapena del vostro autore o del vostro cantante preferito, o di quel bellissimo film su quelle due ragazze che aprono un caffè dove friggono pomodori verdi...ed accorgersi di avere gli stessi gusti e predilezioni...e continuando così a parlare scoprireste all'improvviso il vero significato del detto della nonna "tutto il mondo è paese": le persone, in fondo, prese singolarmente, condividono molti più pensieri ed emozioni di quanto si possa mai immaginare ed il veicolo per esprimerle sono sempre, e per tutti, libri, film e canzoni.
Ma ovviamente fanno da contraltare a queste cose universali le varie e numerose "cose locali" che contraddistinguono e rendono unico ogni posto, piccole o grandi cose di cui avete bisogno quotidianamente e che vi fanno sentire a casa, proprio perchè le trovate soltanto a casa...
e so che sarà quindi inevitabile dover rispondere, al mio rientro, alla classica domanda:"Ma cosa ti è mancato di più in nuova zelanda?Il Prosciutto, il Clima, il Parmigiano, il Campionato,il Pampero?"ed incredibilente sono già sicura su quale sarà la risposta che darò alla suddetta domanda...senza nessuna esitazione risponderò a tutti "i Lines Seta Petalo Blu".
Sì,lo so che detta così sembra una banalità, ma sono sicura che vi sentireste felici anche voi se vi trovaste alla fine del mondo a chiacchierare in un altra lingua e con persone che conoscete a malapena del vostro autore o del vostro cantante preferito, o di quel bellissimo film su quelle due ragazze che aprono un caffè dove friggono pomodori verdi...ed accorgersi di avere gli stessi gusti e predilezioni...e continuando così a parlare scoprireste all'improvviso il vero significato del detto della nonna "tutto il mondo è paese": le persone, in fondo, prese singolarmente, condividono molti più pensieri ed emozioni di quanto si possa mai immaginare ed il veicolo per esprimerle sono sempre, e per tutti, libri, film e canzoni.
Ma ovviamente fanno da contraltare a queste cose universali le varie e numerose "cose locali" che contraddistinguono e rendono unico ogni posto, piccole o grandi cose di cui avete bisogno quotidianamente e che vi fanno sentire a casa, proprio perchè le trovate soltanto a casa...
e so che sarà quindi inevitabile dover rispondere, al mio rientro, alla classica domanda:"Ma cosa ti è mancato di più in nuova zelanda?Il Prosciutto, il Clima, il Parmigiano, il Campionato,il Pampero?"ed incredibilente sono già sicura su quale sarà la risposta che darò alla suddetta domanda...senza nessuna esitazione risponderò a tutti "i Lines Seta Petalo Blu".
giovedì, marzo 06, 2008
Cuba Street
Secondo me Cuba Street si trova in uno di quei rari punti di intersezione del continuum (perchè poi bisogna usare il corsivo per questa parola?) spazio-temporale che tanto piacciono a noi trekker accaniti.
In altre parole, è un posto fuori dal tempo.
Immaginatevi una strada con gli edifici della S.Francisco prima del grande incendio, l'atmosfera di Cuba degli anni 50 e la gente di Pigalle ai tempi dei bohemien...su per giù...se riuscite a combinare questi tre elementi capirete quello che voglio dire.
Solo il clima è neozelandese...
E mentre sto qui a crogiolarmi in questo tempo sospeso ed insieme ad osservale la gente - qualcuno scrive, molti disegnano o bevono caffè, c'è laggiù in fondo un orchestrina di...peruviani?, qualcuno ancora studia, o legge, oppure semplicemente chiacchiera al sole - credo all'improvviso di aver capito il segreto di questa strada:
le panchine.
sì, perchè pensateci bene: in italia le panchine sono diventate un oggetto in via di estinzione...nelle stazioni è caccia aperta, dalle fermate degli autobus le stanno bandendo e nelle città rimane solo qualche sparuto, stoico e fortemente graffito elemento (e di sicuro non nella via principale, quella piena di caffè all'aperto tanto costosi...). Provate a ripensare alle vostre gite in una città storica italiana: magari è agosto, il sole picchia più di un lottatore di sumo, avete sete, sudate e siete così stanchi che i piedi sembrano incudini roventi e dolorose...l'unico vostro desiderio è sedersi, niente più affreschi del botticelli o fontane del bernini, solo sedersi in una comoda e gratuita panchina di legno..ma nulla, se c'è una panchina nella piazza probabilmente c'è la fila col numero per averla e quindi l'unica possibilità di sopravvivenza rimane fermarsi in uno dei costosissimi bar, ordinare un caffè macchiato e farsi il segno della croce in attesa del salatissimo conto...sedersi, in italia, è diventato un bene di consumo.
Ed invece in Cuba Street le panchine sovrabbondano, da cima a fondo, invitanti vecchie panchine di legno che ti spingono, anzi quasi ti costringono, a sederti sotto questo pallido sole ed oziare. "Vieni" ti dicono "e non fare più nulla...leggi, scrivi, disegna, parla o dormi...non importa! Tanto qui il tempo si è fermato, e già da un po'...
PS. a chi vuol far notare che è un controsenso il fatto che le panchine dicano che il tempo si è fermato già da un po', perchè se il tempo non scorre le panchine non potrebbero più sapere da quanto non scorre, vorrei invece far notare io che, oltre a rovinare il mio intento artistico, questa persona sta pure credendo che le panchine non solo sappiano cosa sia lo scorrere del tempo, ma siano anche capaci di parlare con lui. Suggerisco perciò un colloquio con uno specialista il prima possibile...
In altre parole, è un posto fuori dal tempo.
Immaginatevi una strada con gli edifici della S.Francisco prima del grande incendio, l'atmosfera di Cuba degli anni 50 e la gente di Pigalle ai tempi dei bohemien...su per giù...se riuscite a combinare questi tre elementi capirete quello che voglio dire.
Solo il clima è neozelandese...
E mentre sto qui a crogiolarmi in questo tempo sospeso ed insieme ad osservale la gente - qualcuno scrive, molti disegnano o bevono caffè, c'è laggiù in fondo un orchestrina di...peruviani?, qualcuno ancora studia, o legge, oppure semplicemente chiacchiera al sole - credo all'improvviso di aver capito il segreto di questa strada:
le panchine.
sì, perchè pensateci bene: in italia le panchine sono diventate un oggetto in via di estinzione...nelle stazioni è caccia aperta, dalle fermate degli autobus le stanno bandendo e nelle città rimane solo qualche sparuto, stoico e fortemente graffito elemento (e di sicuro non nella via principale, quella piena di caffè all'aperto tanto costosi...). Provate a ripensare alle vostre gite in una città storica italiana: magari è agosto, il sole picchia più di un lottatore di sumo, avete sete, sudate e siete così stanchi che i piedi sembrano incudini roventi e dolorose...l'unico vostro desiderio è sedersi, niente più affreschi del botticelli o fontane del bernini, solo sedersi in una comoda e gratuita panchina di legno..ma nulla, se c'è una panchina nella piazza probabilmente c'è la fila col numero per averla e quindi l'unica possibilità di sopravvivenza rimane fermarsi in uno dei costosissimi bar, ordinare un caffè macchiato e farsi il segno della croce in attesa del salatissimo conto...sedersi, in italia, è diventato un bene di consumo.
Ed invece in Cuba Street le panchine sovrabbondano, da cima a fondo, invitanti vecchie panchine di legno che ti spingono, anzi quasi ti costringono, a sederti sotto questo pallido sole ed oziare. "Vieni" ti dicono "e non fare più nulla...leggi, scrivi, disegna, parla o dormi...non importa! Tanto qui il tempo si è fermato, e già da un po'...
PS. a chi vuol far notare che è un controsenso il fatto che le panchine dicano che il tempo si è fermato già da un po', perchè se il tempo non scorre le panchine non potrebbero più sapere da quanto non scorre, vorrei invece far notare io che, oltre a rovinare il mio intento artistico, questa persona sta pure credendo che le panchine non solo sappiano cosa sia lo scorrere del tempo, ma siano anche capaci di parlare con lui. Suggerisco perciò un colloquio con uno specialista il prima possibile...
lunedì, marzo 03, 2008
Il compleanno espanso
sono più di 30 ore che festeggio il mio compleanno in tutti i fusi possibili ed immaginabili...comincio ad essere stanchina...però cmq...
Iscriviti a:
Post (Atom)