domenica, dicembre 25, 2011

Non ci sono piu' le isole di una volta

Ma ti pare, sdriati al sole giusto ai bordi di un mare cristallino e pieno di vita, birrino ghiacciato in una mano e nell'altra...l'ipad aperto su tripadvisor (e facebook)!


Ah, non ci sono piu' le isole di una volta, quelle di Flo, dei Robinson, di Lost!
Adesso il pescatore melanesiano puo' vendere noci di cocco scarabocchiate come opere d'artigianato locale su Ebay e la turista bionda puo' scrivere sciocchezze sul suo blog mentre contempla il tramonto di Port Vila.
Con buona pace del Moleskine di Chatwin.

E quindi vi tocca anche questo update di Natale da un posto sperduto nel vasto Pacifico. Laddove le isole erano abitate gia' 2000 anni prima del primo Natale. E dove la barriera continua ad esplodere di coralli, plancton e vita.

La', da qualche parte, su una spiaggia, un giovane melanesiano dalla pelle scurissima, le sembianze vagamente scimmiesche e lo sguardo antico si ferma ad osservare un giovane coglione europeo, grosso tatuaggio di tartaruga in mezzo alla schiena, cappellino rosa, pantaloni da sufista a fiori e vita bassa da cui spuntano mutande rosse, mentre cerca di fare verticali sui pungenti pezzi di corallo che formano in bagnasciuga.
E' come assistere all'inizio della razza umana che osserva il suo prodotto finale.
E lentamente il melanesiano scuote la testa, distoglie il suo sguardo atavico e si tuffa in mare.
Poco piu' in la' due allegri giapponesi rotolano nel suddetto corallo sgraffiandosi la schiena malamente e ridendo felici, ma loro non fanno testo.

Inizio della razza umana

Fine della razza umana

Auguri a tutti, di nuovo, da quaggiu'!

venerdì, dicembre 23, 2011

E' l'inizio della Fine, o almeno cosi' dicono i Maia

Beh, se proprio vogliamo dare ragione ad un popolo che si e' estinto gia' da qualche centinaia d'anni, oggi e' il primo giorno dell'ultimo anno di un grande ciclo che coinvolge millenni, stelle, fuoco e possibili catastrofi.

Percio' e' pure tempo di prendere carta e penna e stilare giu' le cose piu' importanti da fare prima della fine.

Ora il primo che se ne esce con qualcosa tipo "voglio far sapere a tutti i miei cari quanto gli voglio bene" merita che si avveri la profezia. Eddai, un po' di fantasia, lo sappiamo tutti che in realta' anche tu, ultimo dei romanticoni, hai un casino di altre cose piu' importanti da fare che andare in giro a lasciare messaggini strappalacrime ai tuoi cari.
E soprattutto sappiamo che i tuoi cari, se finisse il mondo, avrebbero sicuramente cose piu' importanti da fare che perdere tempo a leggere i tuoi messaggini. Specie se li farcisci di <3.

lunedì, dicembre 19, 2011

E' arrivato il Bauli, quindi dev'essere Natale


Non c'e' niente da fare, non mi ci abituo proprio.
In un posto dove fuori ci sono venti gradi (ok, scarsi, e' pur sempre Wellington), dove fa buio alle nove e mezza di sera e il pranzo tipico delle feste e' il barbeque in giardino, io non ce la faccio proprio a sentirmi piu' buona e natalizia.
E' come se fosse Ferragosto, e la tua coscienza mica ti obbliga a calarti nello spirito festivo a Ferragosto, no?
Insomma, che tipo di lettera a Babbo Natale si puo' mai scrivere una in piena estate?


"Caro Babbo, spero che tu mi porti tanti bei regali, ma ricordati di non giudicarmi per quello che ho fatto fin'ora, in fondo e' estate e si sa che col caldo non si rende molto in quanto a bonta'. Guarda che clima hanno all'Inferno, eh!
Comunque prometto di migliorare con l'inverno, ok?
Ciao, E.
PS. Ricordati di metterti la crema solare quando sei in slitta, che qui il sole picchia."

Inoltre il mio orologio gastronomico non aiuta di certo: io a dicembre ho un bisogno fisiologico di lasagne, polenta fritta, pandori e soprattutto Zampone e lenticchie. E' il mio organismo stesso che lo esige.
Ma avete un'idea di cosa voglia dire tentare di mangiare questa roba con il caldo e poi infilarsi in un bikini e andare in spiaggia?
Ecco, sono sicura che tutta la parte femminile dei miei adorati e sparuti lettori mi possa capire perfettamente.

Pero' sabato scorso e' arrivato il Bauli, grazie ad un Babbo vero e 53 euri di spedizione (Poste Italiane, l'Ente che riesce nell'impresa impossibile di rendere un po' piu' amari pure i Pandori!) e nel pacco insieme a lui c'erano candeline, pupazzi di neve, ghirlandine ed alberelli di stoffa...e forse c'era anche un po' di quell'atmosfera dei Natali passati, quelli italiani, che si e' sparsa per tutta la Casina sul Mare.
E allora non importa se fuori non nevica,
e non importa se la citta' ha poche luci,
e nemmeno se poi alla fine quest'anno non abbiamo fatto l'albero...

E' di nuovo Natale, grazie al Bauli e nonostante me!


PS. Auguri!

mercoledì, dicembre 14, 2011

Sdoganando


Ufficiale di Dogana statunitense (UdD), aereoporto di Los Angeles:
"Quindi tu sei Italiana,
ma vivi in Nuova Zelanda,
stai andando in Argentina
e vorresti fare scalo qui negli USA"

Zittella: "Preciso."

Silenzio imbarazzato.

UdD :"Ok, per favore metti entrambe le mani sullo scanner, sai,  per prenderti le impronte digitali."

Maledette Zittelle vagabonde che vagano per mezzo mondo in un solo viaggio e complicano la giornata ad onesti e precisi ufficiali statunitensi!

mercoledì, dicembre 07, 2011

Feeling Fashionist nel museo di Valentino

Oggettivamente qui agli antipodi non e' difficile sentirsi delle esperte di moda come la mia omonima ma ben più' brava e famosa Zittella Acida.

Infatti, pure la vostra Zittella che va al lavoro in jeans e sneakers, che non vede la parrucchiera da settembre e che si depila a casa con la lametta (quando se lo ricorda) puo' diventare una sorta di fashion-icon quando cammina per le strade di Wellington.

Pantacollant Galattici!
La verita' e' che basta che una si spazzoli i capelli prima di uscire di casa, cerchi di indossare non piu' di due colori, che possibilmente non facciano a botte fra loro, ed eviti di mettersi lo smalto se non sa gestirlo et voila' viene subito notata ed apprezzata per il suo stile.
D'altra parte qui si compete con gente che di sabato pomeriggio (ovvero in pieno giorno!) se ne va in giro con pantacollant di lycra da mettere in imbarazzo persino Madonna, ha il culto delle espardillas come scarpe eleganti e - orrore, orrore! - giudica quella di portare le calze strappate e smagliate come la moda di grido dell'ultima stagione autunno-inverno.

(Prometto che se mi ricordo cerco di rubare altre foto che testimonino i canoni della moda ggiovane-kiwi, e' un'esperienza a dir poco interessante)

Ovviamente inutile sottolineare che il commercio si e' adeguato agli standard richiesti, rendendo estremamente arduo lo shopping alle personcine normali, come la sottoscritta, che non hanno quell'occhio fino richiesto per pescare nel mucchio di stracci l'unico capo indossabile.
E si puo' quindi capire come anche nell'italiana meno modaiola degli antipodi si possa velocemente sviluppare la sindrome da Sex & the City e tutt'a un tratto la povera tizia si ritrovi a spasimare per le cose belle, quando fino a pochi anni fa al massimo ci gettava un'occhiata ammirata ma distratta.

Percio' e' sotto questo effetto che ieri mi sono scaricata il software gratuito per entrare nel primo museo della moda virtuale, creato nientepopodimenoche dall'Imperatore Valentino, in carne e 3D.
E...mamma mia, che meraviglia!
Apparte il fatto che il museo e' fatto proprio bene, e la macchina 3D e' consistente al punto di farti davvero sentire a giro per le 8 stanze di cui e' composto....
Apparte il fatto che congiungere l'alta moda con l'informatica e', a mio parere, un'idea geniale....
Apparte il fatto che e' gratuito..
Apparte tutto, questa cosa da' dipendenza pura!

venerdì, dicembre 02, 2011

Che Buono! Tonno fresco con carciofi e riso allo zafferano

E' decisamente tutta colpa della Vagabionda e del suo gustosissimo sito se adesso mi e' venuta di nuovo voglia di scrivere qualche ricetta sul blog (fra l'altro, Vagabionda, aspetto con ansia le recensioni natalizie!).
Quindi per qualsiasi protesta, vedetevela con lei.

In effetti, nonostante tutti i buoni propositi con cui avevo deciso di transformare il vecchio e logoro Vitamina R in una sorta di ricettario semi-personale - cosi' almeno, speravo, non ci saremmo piu' dimenticati di quella ricetta tanto buona che avevamo fatto quel giorno che pioveva e che avevamo le fave fresche eccetera eccetera... - presto ho dovuto guardare in faccia la dura realta': sono troppo pigra per avere un blog che non sia di assoluto cazzeggio.
E come l'assoluto cazzeggio ci impone, mi sono velocemente e felicemente stancata di questa novita'. In fondo cucinare e' facile, di questi tempi: apri il frigo, tiri fuori i due o tre ingredienti che ti paiono ancora commestibili, accendi il mac, vai su google, digiti "ricetta" e poi in sequenza i nomi degli ingredienti, clicchi su Invio et voila', non ti resta che scegliere quella che ti piace di piu' fra le miriadi di opzioni che ti appaiono.
(pare d'uopo sottolineare di non venire a lamentarvi con me se non avete ottenuto alcun risultato dalla ricerca "ricetta gatto melanzane panna montata"; gia' il fatto di avere il gatto in frigo dovrebbe essere un segnale forte di vostra totale ed assoluta negazione all'arte culinaria) 


Ma venendo al dunque di questo post, alla fine ho deciso di condividere questa ricetta, un po' perche' e' un piatto che ho creato combinando tre diverse ricette e quindi non facile da trovare, un po' perche' e' facilissimo da preparare e quindi si descrive in tre righe, e soprattutto perche' e' sublime e quindi dovete assolutamente provarlo!


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