Oggettivamente qui agli antipodi non e' difficile sentirsi delle esperte di moda come la mia omonima ma ben più' brava e famosa
Zittella Acida.
Infatti, pure la vostra Zittella che va al lavoro in jeans e sneakers, che non vede la parrucchiera da settembre e che si depila a casa con la lametta (quando se lo ricorda) puo' diventare una sorta di fashion-icon quando cammina per le strade di Wellington.
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Pantacollant Galattici! |
La verita' e' che basta che una si spazzoli i capelli prima di uscire di casa, cerchi di indossare non piu' di due colori, che possibilmente non facciano a botte fra loro, ed eviti di mettersi lo smalto se non sa gestirlo
et voila' viene subito notata ed apprezzata per il suo stile.
D'altra parte qui si compete con gente che di sabato pomeriggio (ovvero in pieno giorno!) se ne va in giro con pantacollant di lycra da mettere in imbarazzo persino Madonna, ha il culto delle espardillas come scarpe eleganti e - orrore, orrore! - giudica quella di portare le calze strappate e smagliate come la moda di grido dell'ultima stagione autunno-inverno.
(Prometto che se mi ricordo cerco di rubare altre foto che testimonino i canoni della moda
ggiovane-kiwi, e' un'esperienza a dir poco interessante)
Ovviamente inutile sottolineare che il commercio si e' adeguato agli standard richiesti, rendendo estremamente arduo lo shopping alle personcine normali, come la sottoscritta, che non hanno quell'occhio fino richiesto per pescare nel mucchio di stracci l'unico capo indossabile.
E si puo' quindi capire come anche nell'italiana meno modaiola degli antipodi si possa velocemente sviluppare la sindrome da
Sex & the City e tutt'a un tratto la povera tizia si ritrovi a spasimare per le
cose belle, quando fino a pochi anni fa al massimo ci gettava un'occhiata ammirata ma distratta.
Percio' e' sotto questo effetto che ieri mi sono scaricata il software gratuito per entrare nel
primo museo della moda virtuale, creato nientepopodimenoche dall'Imperatore Valentino, in carne e 3D.
E...mamma mia, che meraviglia!
Apparte il fatto che il museo e' fatto proprio bene, e la macchina 3D e' consistente al punto di farti davvero sentire a giro per le 8 stanze di cui e' composto....
Apparte il fatto che congiungere l'alta moda con l'informatica e', a mio parere, un'idea geniale....
Apparte il fatto che e' gratuito..
Apparte tutto, questa cosa da' dipendenza pura!