mercoledì, agosto 15, 2012

La Maledizione Brontë, ovvero perche' le donne preferiscono gli stronzi

Avevamo gia' appurato tempo addietro che Heathcliff fosse una merda e che le Brontë abbiano fatto alle menti adolescenti di migliaia di fanciulle lo stesso effetto di una grandinata sulla macchina nuova mentre guidi a casa dalla concessionaria.

Pero' in questi giorni mi sto ascoltando l'audiobook sulle avventure della cara Gianna e di nuovo, a sei anni (luce) di distanza dal mio altro sfogo contro le letterarie sorelle mi ritrovo ad avvertirvi su quanto sia pericoloso leggere i loro libri, specialmente se si e' donne e sotto il 26 anni almeno.

Ora, mentre Heathcliff mi e' sempre sembrato uno squilibrato mentale - una sorta di Ibrahimovic incavolato durante una partita di Champion, per intendersi - devo confessare al mondo intero che invece il caro vecchio Rochester a me ed alla Vale un certo effetto ce lo aveva fatto, come ampiamente sottolineato in interminabili conversazioni telefoniche da compagne di banco.

Come si puo' immaginare facilmente, nelle menti superaffollate di ormoni adolescenti e non sfogabili, l'Eddie tenebroso e sardonico, con lo sguardo tormentato di chi nasconde terribili segreti, ma il cuore ardente di amore puro, suscitava potenti sensazioni nel basso ventre facilmente confondibili con l'infatuazione e marchiava a fuoco l'ideale di maschio che avremmo poi cercato nel mondo vero.

Ovvero quel mondo dove, tanto per dire, se uno chiude una psicolabile di stato avanzato in soffitta viene arrestato, non amato alla follia.

E se la parte fanciulla di me, devo confessare, ancora prova il suddetto imbarazzante effetto in passaggi come quello in cui lei chiede a lui una settimana di vacanza per andare dalla zia morente e dopo qualche discorso allusivo lui, spalle appoggiate alla porta e sguardo enigmatico ed intenso, temporeggia fissandola in silenzio prima di spostarsi e lasciarla passare (ah, malefica Charlotte, anche la più infima delle scene riuscivi a renderla appassionata!), l'altra parte, quella che ormai ha il doppio degli anni e probabilmente la meta' degli ormoni si ferma invece ad analizzare i seguenti dettagli:


  • Rochester, l'uomo dall'amore puro e appassionato, e' un trentaseienne ricco e propenso alle avventure in giro per il mondo (elenca diverse fidanzate e ben tre amanti di lungo corso con cui ha speso non si sa quanto e una gli ha pure rifilato una figliola dal padre incerto)
  • Sempre Eddie, quello che si prende cura della figlia bastarda anche se non sa se e' sua o no perche' e' buono dentro, ha una moglie che non solo e' gravemente malata mentalmente ma lui pure disprezza e tiene chiusa in soffitta, isolata dal mondo intero compresi i parenti prossimi. E non e' colpa sua se l'ha sposata ma del babbo e del fratello, che catttivoni. Mi sa che deve avere discendenze italiane, l'amico. (fra parentesi, manco la tiene rinchiusa per bene, dato che ogni tre per due e' in giro per casa tentando di uccidere chiunque le capita sottomano, e pure a ragione io aggiungerei)
  • Jane ci ha 18 anni di cui 10 vissuti a subire le angherie del cugino e 8 in un collegio femminile. Praticamente  non ha mai visto un uomo prima di entrare in casa Rochester. Servita sul piatto d'argento. E lui, invece di farsi dei problemi perché avendo lei la meta' dei suoi anni ed essendo pure sua subordinata potrebbe essere troppo facilmente suggestionabile e poi non sta neppure bene, architetta tutto un piano per farla ingelosire corteggiando palesemente la figlia di una vicina e facendo credere a tutti di stare per sposarla. Il tutto perche', a suo dire, solo ingelosendosi la povera Jane poteva tirar fuori la sua passione. E grazie al cazzo.
  • Fra l'altro la povera crista corteggiata fintamente e probabilmente con il cuore a pezzi viene liquidata con un "ma a me lei mi sta pure sulle balle e si merita la cocente delusione perche' tanto e' una troppo orgogliosa". Ha parlato San Francesco, siccome, eh.
  • Infine, sorvolando sul fatto che ti vuoi risposare e tenere nascosta alla seconda moglie la prima nonostante siano destinate a vivere nella stessa casa e si siano gia' incontrate (e quando Jane glielo racconta le da' dell'allucinata, che gesto elegante), il suo capolavoro e' il modo in cui tenta di convincere la Jane, dopo il fallito matrimonio, a rimanere comunque con lui come amante. Un passaggio che secondo me molti uomini si sono segnati al capitolo "ho fatto il coglione io ma ti faccio sentire in colpa a bestia a te": invece di ammettere di essere una merda perché ha una moglie chiusa in soffitta, una figlia avuta da un'amante, delle vaghe pulsioni pedofile e ha tentato un matrimonio illegale ma ora che e' andato male vorrebbe comunque trombare, ed accettare che lei lo pianti in asso come nelle migliori partite di briscola, lui si arrabbia moltissimo quando lei dice di volersene andare e cerca di scaricarle addosso il barile dicendole che il non volergliela dare illegalmente lo priva dell'unica speranza di felicita', lo condanna all'inferno in terra ed all'eterna tristezza, gli spezza ogni voglia di vivere e spregia il suo amore puro, passionale ed adamantino, la stronza.
Che gentiluomo, che modello da ricercare per le piccole menti quattordicenni obnubilate dall'ormone!

Ecco perche' le donne preferiscono gli stronzi.
Perche' noi, succubi di tali libri in eta' precoce, poi andiamo cercando i nostri Aragon e Darcy o Heathcliff e Rochester, ma mentre dei primi due scarseggiano gli stampi, di copie belle o brutte dei secondi ce n'e' a bizzeffe e continueranno sempre a beccare più dei bravi ragazzi che hanno avuto la sfortuna di non essere protagonisti di nessun romanzo romantico ottocentesco.
Quindi, amici miei, tenete le vostre giovani lontane dalle Brontë per almeno 25 anni!!!

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