mercoledì, maggio 22, 2013

Urlando contro il cielo

Alcuni di voi probabilmente avranno avuto il piacere di sentire dal vivo il mio incredibile talento musicale.
Incredibile, nel senso che non e' facile poter pensare che esista sulla terra qualcuna cosi' stonata.

Eh, oh il mondo e' pieno di geni incompresi.

Ma a me piace cantare, soprattutto in modalita' urlo felice a squarciagola. E nonostante una cultura musicale paragonabile a quella di un polichete adulto, conosco migliaia di testi di canzoni, una cultura eclettica che spazia da Pollon Combinaguai a War Pigs.

Solo che agli altri non piace ascoltarmi, o almeno cosi' parrebbe vedendo le stesse espressioni di disgusto e fastidio che si facevano alle feste delle medie quando ci davano succo di pompelmo spacciandolo per Fanta.
Cosi' mi ritrovo ad agire di soppiatto, canticchiando mentre faccio le pulizie, o la doccia o cucino da sola...ma non e' soddisfacente, specie quando arriva lo Stregone con quel ghigno sardonico che ti affloscia ogni ambizione di presentarti alla prossima audizione di X Factor. Rompisogni.

Lo vedete il ghigno mentre mi esibisco? Appunto.

Ma c'e' in realta' un posto magico dove posso dare il meglio di me, senza freni e senza pubblico difficile: in macchina, da sola.
Dio che meraviglia quando mi ritrovo a guidare per una mezz'oretta in solitario!
IPod collegato allo stereo e rigorosamente in funzione shuffle. Bring it all! come dicono da queste parti, spara tutto quello che hai! Ingrano la marcia (vabbe' ho un'automatica, ma il concetto e' chiaro), alzo il volume e guido. Meglio se di sera, indispensabile l'assenza di traffico.

E certe volte l'IPod ti passa delle canzoni che sembra avere capito chi sei (cit) e allora ti ritrovi li', mani salde sul volante, sguardo sulla strada che passa, mente che vaga felice navigando fra pensieri random, risvegliando ricordi lontani e pianificando viaggi futuri, e tu che canti con tutto il fiato che hai.

E ti senti leggera.

Niente problemi da affrontare in questa mezz'ora, solo tu, la strada e la musica.
Al massimo si puo' presentare qualche ricordo lontano, quello si', sulle note di una certa canzone, e tu ti ci tuffi dentro con la mente e lo  riassapori tutto, mentre la strada scorre sotto di te e un vago sorriso nasce sul tuo viso e ti accompagna per il resto del viaggio.


3 commenti:

Letizia in Cucina ha detto...

Questo post lo potrei aver scritto io! Sono stonata, ma adoro cantare a squarciagola in macchina, che poi diciamolo, quando cantiamo da sole ci sembra quasi di essere anche brave! Qualche giorno fa mi capitò alla radio una vecchissima canzone di Jovanotti e mi sono davvero emozionata e immersa nei ricordi! ... mi piacciono poi i tuoi riferimenti musicali nel post!

Unknown ha detto...

Estate 1992, in viaggio verso il mare.
"LiLLy a papà, hai mal di pancia?Perchè ti continui a lamentare?"
"Papà non mi sto lamentando, sto cantando"
"Ok, ma se devi vomitare dimmelo che mi fermo."

Come puoi vedere cara Eli, non sei l'unica, pure io sono costretta a darci dentro solo in macchina, da sola e con i finestrini ben chiusi.
Se dovessi cantarla io, la canzone che da il titolo al tuo post diventerebbe "Latrando contro il cielo".

albolo ha detto...

Ma sei tornata in italia? si potrebbero così spiegare le piogge persistenti sul bel paese... XD

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