giovedì, maggio 29, 2014

Save the boobs!

E insomma, dopo tanta tristezza, ecco una doccia (rosa) di buon umore a risollevare le anime un po' abbacchiate: domenica scorsa, dopo un battage mediatico senza precedenti, si e' finalmente tenuta la Pink Ribbon Breakfast.
Al grido di Save the Boob! Salviamo le Tette! si e' presentata in Jacaranda un'orda rosa di donne - e uomini, per la gioia dello Stregone! - pronti a dare, e mangiare, il massimo contro il maledetto cancro al seno.

E com'e' andata, direte voi piccole anime curiose? Eeeeeeeeh.....

mercoledì, maggio 21, 2014

Da quando non ci sei

Una settimana dopo ed il mondo va avanti lo stesso.
Incurante del fatto che tu non ci sia piu', continuano ad alternarsi notti e giorni, maree e nuvole. Noi ci alziamo la mattina, si va al lavoro, si fa un po' di sport, si mangia, si beve con gli amici e si va al cinema.

Pensa che sabato sera sono andata a cena in un ristorante etiope! Ed era buono e soprattutto si e' mangiato tutto con le mani, come mi sono divertita!
Poi pero' domenica non sono voluta andare a cavallo. Lo so che ti arrabbieresti se ti dico che l'ho fatto per tristezza e quindi m'inventero' una scusa, diciamo che non ci sono andata perche'  mi sono svegliata tardi.

Mi hanno detto che la chiesa era strapiena. Che hanno applaudito quando sei uscita. Che il coro era bellissimo e i bimbi hanno cantato per te - ma non per l'ultima volta, perche' sono sicura che ogni volta che canteranno di nuovo sara' per te.
E poi alla fine un bel gruppo di persone ti ha dato retta ed e' andato a mangiare una pizza insieme, come avevi chiesto tu.  Spero fosse buona quella pizza, che a te piaceva un sacco andare a cena fuori.

Ho letto di nuovo l'ultima chat che abbiamo avuto e finiva con io che ti dicevo che questa volta - passata questa "cosa" - dovevi davvero venire a trovarmi e tu che rispondevi sicura con un "assolutamente!". E ci credevamo entrambe, perche' lo sapevamo entrambe che tu, pazza come sei sempre stata, prima o poi avresti trascinato tutta la famiglia in questa avventura in camper nella terra di mezzo.

Chissa' quando hai capito che invece non ce l'avresti fatta. Che questa volta - la piu' importante - avevi perso. Una sconfitta ingiusta e traditrice. Perche' lo sappiamo tutti che l'avevi capito e sono sicura che tu abbia cercato in tutti i modi di lasciare un vuoto un po' piu' piccolo di quello che invece proviamo adesso.

Ci hai detto che dobbiamo continuare a sorridere perche' per te la vita questo e' stata, un sorriso continuo.

Quei molti che come te credono - e che io invidio sempre in questi momenti - sorrideranno pensandoti in un posto migliore, a portare bagarre e risate anche la'.
Gli altri, quelli come me, cercheranno invece di sorridere con i ricordi, che sono tanti e bellissimi, e andranno avanti come sempre ma con un posto di cuore dedicato per sempre a te, alla tua pazzia, alla tua risata contagiosa e alla tua gioia di vivere.

Non ti dimenticheremo. Mai.



giovedì, maggio 08, 2014

Con il nastro rosa

In diversi mi hanno fatto i complimenti perché ho deciso di aderire a questa bella iniziativa della 'Pink Ribbon Breakfast', ovvero l'organizzazione di una colazione a casa propria a cui invitare tutti gli amici per stare in compagnia e raccogliere donazioni a favore della ricerca conte il cancro al seno.

Ma io non l'ho fatto perché sono una bella persona, l'ho fatto per egoismo.

Io sono stufa. Sono stufa di vedere questa bestia malefica che si avventa contro persone a me care. Che poi le sceglie bene lui, le donne da distruggere. Prende le più vitali, le più forti; quelle che quando entrano in una stanza la illuminano con il loro sorriso o anche solo con la loro presenza. Le sue vittime preferite sono quelle amiche solari, frizzanti, positive la cui sola compagnia basta per farti sentire più leggera, se sei così fortunata da conoscerle.

E sapete loro come reagiscono?

Io mi nasconderei in casa a piangere, mi vergognerei del mio aspetto e mi lamenterei del destino crudele che si accanisce sempre con me. Sarei una preda molto facile.
Loro invece ti sorridono quando ti danno la notizia. E la settimana prima di andare a farsi la chemio si tagliano i capelli modernissimi e se li fanno biondi ossigenati, poi ti guardano e con una voce che tradisce lievemente sfida ed imbarazzo ti dicono:"Sai, ho sempre voluto vedere se stavo bene con questo taglio e questo colore, finalmente mi sono decisa! Tanto fra poco me li rado a zero...".
E te un po' ridi ed un po' piangi e le abbracci forte.

Loro, a quella bestia, gli danno del filo da torcere.

Ed alcune vincono.
E guardando quella distesa di cicatrici che un tempo era il loro seno, trovano - ancora! - la forza di sorriderti e dirti:"ah, io al chirurgo plastico gli dico che avevo la terza; tanto mica se ne accorge più che avevo una seconda scarsa ed almeno d'ora in poi finalmente mi si vedranno un po' di tette!"
E te un po' ridi ed un po' piangi e le abbracci forte.

Poi invece alcune perdono.
E tu non ci vuoi credere, non ci puoi credere. Donne bellissime, forti, coraggiose, attive, che fino a pochi mesi prima galoppavano in sella al loro cavallo e sognavano di venirti a trovare ed adesso se ne stanno andando. Ferme su una sedia a rotelle, perdendo piano piano la capacita' di fare qualsiasi cosa. Loro che hanno aiutato così' tante persone ed adesso hanno bisogno di tutto per continuare ad aggrapparsi ad una vita che le ha tradite così biecamente.

E loro, che io so non rivedrò, loro sanno benissimo cosa sta succedendo. Che questa volta, la più importante, hanno perso.
Pero' ti guardano e ti sorridono.

E quel sorriso riesce ancora ad illuminare ed a far ritrarre le tenebre che le circondano.

Io voglio un mondo dove queste donne non perderanno più e noi non perderemo quella piccola ma intensa luce che portano nella nostra vita.
Per questo ho deciso di ospitare una pink ribbon breakfast.

E chiunque altro si voglia unire, di persona alla colazione, o online con una donazione, ha tutta la mia gratitudine. Grazie, di cuore.

http://www.pinkribbonbreakfast.co.nz/page/breakfastatelisas


lunedì, maggio 05, 2014

Gioia e nostalgia


A volte ci vuole poco per essere felici. Tipo un messaggio della mamma che ti sveglia la mattina qui agli antipodi dicendo: "abbiamo vinto"

A volte ci vuole poco per sentire nostalgia di casa. Tipo infilarsi la vecchia sciarpa rossonera per andare in ufficio e con la mente pensare alla gente che in quello stesso momento, al di la' del mondo, sta festeggiando in piazza con quei cori che conosci a memoria da piu' di 25 anni.

Oggi e' un gran bel giorno per tutti noi coinquilini del Porta Elisa.
Una vittoria epica, soffertissima, piena di colpi di scena come solo noi tifosi sappiamo di doverci aspettare dalla vecchia Pantera.
Un  traguardo che sembrava dovuto ed e' stato invece conquistato con tutto il cuore, per tornare nel calcio piu' importante.
Che bello.


Oggi sono felice. Anche se sono qui a fissare uno schermo invece di far festa in Piazza Grande, so che la' c'e' gente che balzella su e giu' anche per me al ritmo di "chi non salta un pisano e'". E per una volta, a me, va benissimo anche cosi'!
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