giovedì, agosto 21, 2014

Che lavoro fai?

La domanda più temuta in assoluto, fonte di battute ma anche discussioni pseudoserie (che finiscono pure su linkedin:"definite il vostro lavoro in una parola!") tra noi del GIS.

Di solito la conversazione si svolge così:
- Che lavoro fai?
- Uh, ecco, sono un'analista e modellatrice GIS. Sai per caso cosa sia il GIS, il sistema informativo geografico?
- No.
- Beh praticamente significa che lavoro con i dati geografici, spaziali.... - sguardo vacuo dell'interlocutore - insomma per farla breve faccio le mappe.
- Ah, le mappe!
- Si' ma digitali, sul computer... - sguardo vacuo di nuovo - beh, hai presente Google Earth?
- Si'!
- Ecco quelle sono le mappe digitali.
- Ah ma quindi tu fai queste mappe qui, tipo Google, figo!
- Beh ecco, in realtà si può dire che faccio questo, ma e' un po' più complicato...
(interlocutore più interessato/avventuroso) - Oh racconta!
- Eh beh, vedi, noi si prendono tutte queste variabili spaziali, le strade, la geologia, l'elevazione del terreno, la pendenza e tante altre cose e le combiniamo insieme con determinati parametri per trovare i posti più adatti per quello che stiamo anali... - catalessi imminente dell'interlocutore, urge qualcosa di concreto! - ...per esempio una cosa ganza che facciamo noi e' cercare di capire con queste modellazioni dove ci sia la probabilità più altra di trovare l'oro!
- L'oro?!
- Si'!
- Ah ma allora fate tipo delle mappe del tesoro!
- Quelle! - sorriso di sollievo dell'interlocutore che mentalmente si e' appuntato di non chiedere mai più a nessuno di cosa si occupi...
- E comunque non ti preoccupare, neanche mia madre ha ancora capito che lavoro faccio...

parlare di mappe del tesoro m'ha messo sete..

domenica, agosto 17, 2014

La Bella e...i paradossi spazio temporali

Complice un pomeriggio da passare sola a casa, mi sono decisa di dedicarmi a cose importanti e mi sono quindi messa a guardare di nuovo la Bella e la Bestia.
Accanto a me sul divano con un ghigno enorme la dodicenne che se l'era guardata su un vhs di contrabbando del mitico Aladino - non quello della lampada - ogni mattina delle vacanze di Natale 1991, portando probabilmente all'esasperazione tutti gli altri abitanti della casa.


(Io voglio vivere di avventureeeeeeee! e tutto il resto. per quindici giorni a fila. quando si dice i disturbi mentali)

Tutte belle felici iniziamo a guardare: sigla, castello Disney, fuochi d'artificio e musichina-spiegazione della maledizione. E li', subito, compare quella vecchia sensazione che in questo cartone le cose non tornino proprio molto, spazio-temporalmente.

Riassunto per quegli sciagurati che non hanno visto il cartone o se lo son scordato:
In un periodo non meglio specificato ma all'apparenza tardo-medievale o già rinascimentale (sta gente ci ha i fucili) in un castello enorme nella foresta vive un principe. Costui e' talmente spocchioso e viziato che una non meglio specificata fata/strega ci fa lo scherzone col barbatrucco: si traveste da vecchia decrepita e chiede asilo nel cuore della notte offrendo al principe una rosa per il disturbo. Il principe ovviamente la manda a raccogliere origano e la fata/strega allora si palesa maledicendo il principe egoista a diventare una bestia e tutti i suoi domestici ad essere trasformati in oggetti. La maledizione pero' puo' essere annullata se il principe entro il suo ventunesimo anno scopre il vero amore ed e' amato a sua volta.

Poi tutta la storia si sviluppa come credo sappiate tutti: belle arriva al castello, viene presa prigioniera al posto del padre, poi parte la sindrome di stoccolma e i due si innamorano, pero' lei vuole tornare dal padre e allora lui la lascia andare, il cattivo scopre la tresca e vuole uccidere la bestia, battaglia finale, dichiarazione d'amore, fine della maledizione e tutti vissero felici e contenti come si addice ad una storia Disney.


Ora pero' ritorniamo un attimo a quella sensazione di fastidio iniziale che provo dal 1991.
Io lo so che prima o poi scrivero' alla Disney una letterina a mano con matite rosa azzurre e gialle per chiedere i seguenti chiarimenti:

1. Se la rosa della maledizione sfiorira' al 21 compleanno della Bestia e Lumiere il candelabro dice a Belle che sono 10 anni che stanno li' ad arrugginirsi, vuol dire che la Bestia era solo un 11enne quando ha incontrato la strega?

2. Se si dov'erano i genitori? che poi si dice che lui e' un principe, quindi tipo loro sono il Re e la Regina di quel posto e non ritornano mai a casa dopo la maledizione?

3. Perche' la fata/strega se la prende così tanto con un bambino di 11 anni? ma ci credo che non c'e' amore nel suo cuore...e' un principino viziato di 11 anni! che t'aspettavi? E soprattutto andartela a prendere con gente della tua eta', tipo i suoi genitori no?

(Fra l'altro il fatto che un bambino non voglia far entrare in casa una vecchia spaventosa uscita dal nulla nel mezzo di una notte buia e tempestosa dimostra solo buon senso)

5. Che ok, la strega magari ne aveva le palle piene del moccioso spocchioso e voleva dargli una lezione, ma perché prendersela anche con i poveri inservienti? Becchi e bastonati proprio loro.

4. Ma se son passati 10 anni, la tazzina sbreccata che e' un bambino di 5-6, com'e' nata???

5. Il castello e' - letteralmente - a due passi di distanza dal villaggio di Belle e son passati solo 10 anni dalla maledizione. Seriamente, come hanno fatto gli abitanti del villaggio - la maggioranza dei quali già belli e cresciuti  10 anni fa - a dimenticarsi che in quel castello ci sta il loro principe? Alla faccia degli orecchi da mercante qui!


(ma i boccali, i piatti, le posate chi dovevano essere? quanta gente ci abitava in quel castello? Mai il termine Servo della Gleba e' stato spiegato così chiaramente come in questo cartone)

Insomma capite che ce n'e' per far star male una piccola mente logica come quella della me dodicenne (#crediamoci). Per anni si e' trascinata dietro queste pressanti domande, finche' stasera la sua alter ego cresciuta si e' ricordata che non siamo soli a porci le domande nel mondo e ha chiesto aiuto alla grande rete, scoprendo in effetti che il dibattito sulle questioni e' infuocato ed articolato, googlare 'spiegazione maledizione bella e bestia disney' per credere!

(fra l'altro qui, in inglese, qualcuno si e' posto le mie domande precise e molte altre che a me erano sfuggite. Ti capisco, fratello.)

martedì, agosto 12, 2014

Nerd che arrivano, nerd che se ne vanno

Vi volevo tanto raccontare della mega sorpresa architettata per i 40 tondi tondi dello Stregone: con le decorazioni "a pacman", la Morte Nera Disco Ball, i biscotti di batman, la mega torta - trono di spade e la compilation con tutte le canzoni che a noi nerd ci fanno venire la Bruschetta nell'occhio (cit.)



Per non parlare degli invitati che hanno tirato fuori il meglio di se' - ovvero il loro inner nerd
(che in alcuni e' proprio ben nascosto...)


(...ed in altri invece e' parecchio evidente!)



Ma poi apri facebook e scopri che quel mito incontrastato della tua infanzia (Fenomenali poteri cosmiciiiii...in minuscolo spazio vitale), incarnazione dei moti romantici della tua adolescenza ('oh capitano, mio capitano) e compagno di risata della tua maturita' (quando la vita ti sembra pesante, Fuckitol!) ha deciso di tagliare la corda da questo mondo per lui non piu' divertente.

E ti passa un po' la voglia di riderci su.




PS. poi ritorna, tranquilli....basta andarsi a leggere del party dal punto di vista di Viviana e Massimo o tornare a guardare le decorazioni della festa, tipo loro:


e che la Forza sia con noi, sempre!

venerdì, agosto 01, 2014

Di Salsicce e toscanita'

Lo sapevo che prima o poi avrei lasciato il segno in questo paese!
Come gia' avrete letto dalla fonte principale dello stalkeraggio umano - facebook - sono da adesso in vendita le Elisa's Toscan Sausages. Orgogliosa coproduzione kiwitaliana delle salsicce toscane.

La storia ha inizio 6 anni fa, quando una delle cose a cui non riuscivo proprio ad abituarmi da fresca emigrata erano, appunto, le salsicce comuni quaggiu': troppo macinate fini, troppe spezie strane, troppo poco maiale! Cose come le salsicce di agnello e funghi erano vissute come un incubo dalla me d'allora...e quindi risale a quegli anni bui la mia richiesta a Giovanni - amico di famiglia e grande macellaio - di una ricetta di base per fare a casa salsicce come quelle che trovavo a Lucca.
E lui mi scrisse una sua ricetta su questo foglietto che io iniziai a conservare come una reliquia nel mio portafogli, in attesa di potermi comprare un macina carne ed iniziare la produzione delle mie salsicce.

Poi, come in tutte le storie che si rispettino, il tempo passa, il macina carne prima non si trova, poi viene spostato nel dimenticatoio, il chorizo diventa sempre piu' un favorito della Casina sul Mare ed insomma il progetto di fare le salsicce viene accantonato.

Finche' un bel giorno non mi ritrovo a parlare di salsicce con il mio adorato Butcher (con la b maiuscola eh) di Eastbourne e mi ricordo del foglietto che e' li' nel portafoglio. Lo apro e glielo mostro e lui mi fa:'Guarda, se me lo traduci in inglese ti faccio quelle salsicce, che io voglio sempre imparare nuove ricette!'

Apriti cielo! Apparte l'ovvia felicita' per un gesto cosi' bello, l'idea di assaggiare qua delle salsicce anche vagamente simili alle 'mie' fa si' che non me lo faccia ripetere due volte: traduco, consegno il nuovo foglietto ed aspetto.

Tempo 5 giorni e le salsicce sono pronte per essere testate!!

E?

E qui la mia recenzione, spudoratamente copiata da facebook:

Difetto: la grana e' sempre troppo fine (anche se da crude si vedono bene le particelle di carne e grasso, da cotte rimangono più uniformi e compatte, come molte delle salsicce di quaggiù) 

Pregi: la speziatura e la carne sono loro! mi hanno riportato a casa sia con l'odore che con il sapore! Raphael, che non e' toscano, le ha apprezzate ma non e' impazzito, io invece mi son dovuta trattenere dal mangiarle tutte!
 

Quindi alla fine e' sempre una questione di gusti e di 'imprinting' culturale: dal mio punto di vista toscano, sono le migliori salsicce assaggiate in NZ, anche se c'e' ancora un margine di miglioramento...insomma: PROMOSSE a - quasi - pieni voti!

Ovviamente ho riferito il tutto anche al Butcher, che mi ha guardato col suo sguardo pensoso e poi ha detto:"Ok, il prossimo carico lo proviamo con la macinatura piu' larga che ho e vediamo che viene fuori".

Io ci conto, oh.
 
Ma per adesso, il primo traguardo e' raggiunto e le Elisa's Tuscan Sausages sono in vendita...e' il primo tentativo, ma per la salsiccia perfetta ci stiamo attrezzando.

Dateci giusto un po' di tempo.


Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...