(post potenzialmente offensivo per molti in quanto frutto di uno sfogo di rabbia e di un'opinione prettamente personale. Se non vi va di leggere, non continuate oltre)
Tu hai il diritto di credere.
Credi in cio' che vuoi e segui i principi che ritieni piu' giusti.
Il Dio in cui credi e' solo tuo, e' una proiezione dei tuoi pensieri, delle tue speranze e delle tue paure.
Perche' se anche esiste un essere che tutto vede, tutto puo' ed e' responsabile di tutto cio' che sta intorno a te, beh, e' l'ora che tu capisca che a questo essere che chiami Dio di te personalmente non importa nulla, almeno non nel modo che la tua piccola mente umana riesce a concepire.
Questo Dio non ti ha mai parlato, non ti e' apparso in una nuvola di effetti speciali. Non gliene frega un accidente se ti masturbi, se fai sesso sulla spiaggia con uno sconosciuto, se ami qualcuno del tuo stesso genere. Non gli interessa se mangi o meno la carne di maiale, se usi contraccettivi o preferisci guidare un automobile.
Non ti ha mai detto lui che le donne sono inferiori.
Non si offende se lo chiami boia o cane.
Non legge i giornali e le vignette satiriche.
E non si accorge neppure se tu massacri i tuoi simili per lui.
Perche' questo tipo di Dio, che sia quello che ti dice di amare il prossimo tuo o quello che ti ordina di sterminarlo, mi spiace dirtelo, ma non esiste.
Qualsiasi cosa tu faccia in nome suo e' in realta' qualcosa che vuoi fare tu.
E nascondersi dietro di lui o dietro i precetti di libri vecchi millenni e' solo codardia.
Comoda e ben servita codardia collettiva.
Continua a credere nel tuo Dio, ma inizia a prendere le responsabilita' delle tue azioni.
E soprattutto, non venire ad imporlo a me.
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