domenica, settembre 24, 2006

E fu così che la mamma di bambi finì nel ragù...


a dispetto di quello che possono dire le malelingue, io adoro i bambini!
sono, lo ammetto, dei nani inutili per la maggior parte del loro tempo; però se bene ammaestrati possono risultare vantaggiosi (é facile e redditizio scaricare la colpa di qualche guaio su di loro) e soprattuttutto facilmente plagiabili ed impressionabili, fatto di cui approfitto con gusto e regolarità...
Ma, spezzando una lancia a loro favore, devo ammettere che i bambini di oggi sanno molto di più il fatto loro rispetto a quando bambini lo eravamo noi, il che li rende molto più interessanti ai miei occhi, ma leva gran parte del divertimento...Un tempo, per esempio, i nani piangevano immancabilmente quando quell'idiota mamma di bambi veniva uccisa, soprattutto se uno faceva loro notare che quella stessa mamma di lì a poco sarebbe stata trasformata in prosciutto, bistecche e forse pure in un bel paio di scarpe. Adesso invece distolgono gli occhietti attenti da quella palla di cartone e cominciano a farti un sacco di domande sul procedimento quasi magico che riesce a trasformare un solo cervo in tutte quelle cose, facendoti rimpiangere amaramente di aver aperto bocca.
Chi di spada ferisce...
Altro argomento, quello più spinoso per eccellenza, é la loro curiosità sulla "nascita dei bambini": io, che precoce proprio non sono mai stata, ammetto di non essermi mai posta veramente il problema e di aver appreso il procedimento da un'amichetta in quinta elementare, mentre i bambini che guardo (rispettivamente di 6 e 3 anni) hanno già una loro idea,anche se un po' confusa...vi riporto il dialogo di qualche giorno fa:
Gemma:"ma perché mamma e papà dormono insieme?é perché vogliono fare un altro bambino?
Martino:"ma perché a noi due ci ha fatto solo mamma?"
Elisa:"mamma e papà dormono insieme perché sono sposati, e i bambini li fanno insieme, solo che poi crescono nella pancia della mamma e vengoi fuori da lì"(ehi,niente commenti, non ho una laurea in pedagogia!)
Gemma:"ma non é vero!anche gli uomini possono fare i bambini,io ne ho visti tanti col pancione!"
Elisa:"ma no!e secondo te da dove uscirebbe il bambino dalla pancia di un uomo?"
Gemma(tutta sorridente):"dal pisello!gli si allarga il buchetto ed esce il bambino!!"
Elisa (alquanto perplessa della conoscenza anatomica della bimba):"no,vedi, un bimbo che nasce é già grande,non potrebbe mai passare da quel buchetto, e poi..."
Martino,interrompendo entusiasta:"Allora nascono da dove esce la cacca!!!"
Oddio - ho pensato - ne conosco diversi che sembrano proprio nati in quel modo...e se avessero ragione i bambini?

domenica, settembre 17, 2006

Ai limiti dell'assurdo

Devo ringraziare le mie celluline grigie che nel marasma onirico di questa notte mi hanno concesso il tanto atteso sogno del prossimo concerto di Bruce Springsteen.
Quello di sognare il concerto di Bruce quando mancano poche settimane (stavolta i biglietti li abbiamo per tutti, grazie al cielo) è una specie di rito collettivo che capita ogni volta a noi appassionati, di solito si tratta di sogni rocamboleschi in cui per esempio siamo in teatro e mancando le sedie, Bruce va a prendere quelle del camerino scusandosi.
Ma sentite quello di oggi.
Siamo in un cortiletto. Bruce è solo su un panchetto e il palco è una specie di gettata di cemento (a dire la verità ricordava i palchi delle feste pro-ambulanza a cui andavamo a suonare ai bei tempi col gruppo: ma questa è un'altra storia…). Noi siamo davanti in un piccolo spiazzo. Il sogno comincia mentre Bruce canta una canzone allegrissima con i coretti, il pubblico ovviamente è in estasi (anche se, chissà per quale ragione, il ritornello pensandoci ora sembrava un po “o chihuahua ”). Mentre Bruce canta, un signore dal pubblico inizia a dire che la canzone gli ricorda un vecchio stornello che cantava sua nonna. Bruce (ovviamente) smette di cantare e dice a questo signore che non capisce cosa sta dicendo. Io a quel punto mi offro come traduttore simultaneo, e spiego a Bruce (in un inglese improbabile) che la vecchia canzone della nonna parlava della moglie di facili costumi di un carcerato. Bruce è molto colpito dalla cosa e guarda la chitarra in silenzio. Poi alza la testa e ci dice che è una cosa molto triste e che la canzone di prima non ci sta più bene (in effetti "o chihuahua" con la moglie zoccola del carcerato non c’entra tantissimo). Io a quel punto mi giro e dico agli altri: ”vedrai che ora fa Matamoras banks” (che è una delle canzoni più tristi di Bruce, la mia preferita di D&D, e qui chi sa mi segue, chi non sa fa lo stesso),
Il sogno finisce qui ingoiato tra altri che ora non ricordo benissimo, mi sembra che ci fosse Orson Wells che mangiava il popone…ma non garantisco.

venerdì, settembre 15, 2006

Incontro con un vecchio amico

Nella prima metà degli anni novanta un simpatico amico fece l’ingresso nella mia vita. Comprato dalla famiglia Santucci chissà per quale motivo, trovò dimora nel sottoscala che attualmente è l’appartamento in cui il Santux vive (stretto-stretto) con moglie e meravigliosa figlioletta. Si tratta del mobiletto bar protagonista indiscusso di tutte le feste della mia adolescenza. Veniva piazzato accanto allo stereo così che chi cambiava i dischi (di solito io) faceva la figura del bar man esperto anche se sul banco c’era solo un po’ acqua tonica e qualche birra da supermercato.
Con gli anni io e il mobiletto ci siamo persi di vista, fino alla settimana scorsa. Stavo organizzando la festa per i 30 anni di mio fratello e per la location era arrivata la possibilità di usare un salone di una casa che i Santux stanno ristrutturando nella campagna volterrana. Vado a sistemare il salone e lo vedo, accanto ad una colonna, silenzioso e un po’ polveroso, era lui: il mobiletto bar. Avevo le lacrime agli occhi (per la polvere probabilmente..)!
Preparare il resto è stato un gioco da ragazzi, avevo l’amico mobiletto ad ispirarmi ed in pochi istanti il salone si è trasformato in una specie di pub: tavolini, luci soffuse e perfino il tabellone con le freccette, semplicemente meraviglioso. Ovviamente, stavolta, sul mobiletto l’acqua tonica c’era, ma era in compagnia migliore!
Morale della favola: Magari non sarò in grado di beccare gente ai banconi dei bar ma tra i miei amici ne ho uno che fa il bancone del bar nella vita.

P.S. La festa è stata un successo. Grazie amico mobiletto e alla prossima!!

mercoledì, settembre 13, 2006

Caronte


Ecco a chi mi sento di assomigliare a volte…
Non ci avevo mai fatto caso fino a stasera quando, parlando ad una cara amica in evidente difficoltà sentimentale, molto simile a ciò che ho provato (o provo?) io, le ho detto:”benvenuta sulla mia barca!”
Ed in effetti il nostro caro traghettatore non è che si trovi nel luogo più ameno dell’universo (lo Stige onestamente non é proprio un fiume da paesaggio campestre), né la sua barca sembra essere particolarmente confortevole o il lavoro così motivante…ma alla fine la sua più grande rivalsa è proprio quella di sapere che prima o poi tutti si trovano a passare dalla sua bagnarola, anche le persone più impensate, anche quelle che “loro proprio no”.
Certo, lui è l’unico che ci rimane sopra vita natural durante (si fa per dire), e sicuramente le peculiari caratteristiche del suo lavoro, unite al carattere da zitello doc (vedi la poca cura della persona, il perenne cipiglio da snob schifato e i continui borbottii malevoli), lo hanno inacidito quel tanto che basta a non favorirlo minimamente nelle relazioni sociali, ma nonostante tutto lui si sente quasi soddisfatto, poteva andar peggio, e gode (caso perso come me) della sottile, quasi subdola rivincita nell’accogliere più gente possibile sulla sua barca…perché alla fine anche gli altri avranno capito, anche se per un periodo molto più breve, come ci si sente nei suoi panni…
E quindi mando un bel Buon Lavoro al compagno di sventure (chissà, magari ha un macbook pro sulla bagnarola e grazie alla connessione wireless ci legge pure lui) e gli ricordo i famosi versi:

Caròn non ti crucciare
Vuolsi così laddove si puote
Ciò che si vuole
E più non dimandare

mercoledì, settembre 06, 2006

Per Glauco

In questo blog, anche se con fortune alterne, si sperimenta un po’ di tutto: post a quattro mani, flash mob, vademecum ecc. sono lieta, quindi, di presentarvi la nuova frontiera: citazioni a richiesta.
Si, lo so, ricorda un po’ i saluti alla zia argentina di un programma televisivo di bassa lega, ma la richiesta è capitata ed eseguo (anche perché adoro le persone con mania di protagonismo…). Dedico quindi il post a Glauco (una delle poche persone conosciute a lavoro abbastanza fuori di testa da considerare i miei deliri) che con questa citazione fa il suo ingresso nel mondo della vitamina R. Sicura del suo immediato pentimento gli mando anche un po’ di saluti visto che sono sull’orlo della disoccupazione e chissà se ci rivedremo. Ma non vi preoccupate per me, perché come dice mio zio : ”mica ti hanno tagliato le mani!”.

P.S. Per il momento il servizio di citazioni a richiesta è gratuito ma visto il periodo di vacche magre chissà…

domenica, settembre 03, 2006

Barzelletta (!?)

come molti di voi sanno, questo agosto mi sono dilettata con la vendita degli abbonamenti della Lucchese, posto in cui notoriamente affluiscono numerosi "casi umani". il mio preferito é colui che mi accingo a descrivere...

"Buongiorno, vorrei fare un abbonamento in tribuna"
"Buongiorno a lei, in tribuna posso vendere i posti delle file I e H, gli altri sono riservati o già occupati"
"Ah, capisco...ma vede i miei amici, sa sono quelli dello sponsor FIPA...(??), hanno i posti nella fila M e mi avevano detto che ce n'erano ancora liberi..."
"Mi spiace, quei posti sono occupati oppure riservati agli sponsor, io posso venderle SOLO le file I e H"
"Ah,senta, non mi può dare allora una fila N?No?Allora io come faccio ora, dovrei entrare dentro lo stadio a vedere...mi fa entrare?così scelgo il posto..."
insomma, dopo un po' di questi discorsi, commosso dalle sue preghiere lo fa entrare nello stadio il segretario. dopo dieci minuti il nostro eroe ritorna:
"Bene, ho visto i posti e deciso: voglio il posto M 63"
???
"No guardi, mi spiace ma IO POSSO VENDERE SOLO LE FILE I E H"(tono lento e scandito tipo maestrina con bimbo ritardato)
"Ah,ma la fila I poi é sotto la balaustra, troppo lontana dai miei amici...allora io adesso dovrei rientrare a vedere..."
"Aspetti, ho qui una piantina dettagliata, con tutti i posti segnati...vede?questi sono i posti dei suoi amici, e queste qui, FILE I E H, sono quelli che posso vendergli.Vede?segua il mio dito..."
"Ah, vedo, grazie, é gentilissima...ok,allora ho deciso: prendo il posto L 45!"
AAAAARRRGGGHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!
"MI SPIACE, MA IO POSSO VENDERE SOLO LE FILE I E H....LA PREGO SCELGA UN POSTO IN UNA DI QUELLE FILE!"
Alla fine il nostro eroe, circa 35enne, prende il posto I 43, sia lodato il cielo, e allungandomi un tesserino dice:
"Me lo faccia ridotto"(alla riduzione hanno diritto donne,anziani,ragazzi,invalidi e militari, NdR)
io prendo il tesserino, lo apro e ci trovo scritto:

MINISTERO DELLA DIFESA
ARMA DEI CARABINIERI

Ah,beh,allora é tutto chiaro...
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