Nella prima metà degli anni novanta un simpatico amico fece l’ingresso nella mia vita. Comprato dalla famiglia Santucci chissà per quale motivo, trovò dimora nel sottoscala che attualmente è l’appartamento in cui il Santux vive (stretto-stretto) con moglie e meravigliosa figlioletta. Si tratta del mobiletto bar protagonista indiscusso di tutte le feste della mia adolescenza. Veniva piazzato accanto allo stereo così che chi cambiava i dischi (di solito io) faceva la figura del bar man esperto anche se sul banco c’era solo un po’ acqua tonica e qualche birra da supermercato.
Con gli anni io e il mobiletto ci siamo persi di vista, fino alla settimana scorsa. Stavo organizzando la festa per i 30 anni di mio fratello e per la location era arrivata la possibilità di usare un salone di una casa che i Santux stanno ristrutturando nella campagna volterrana. Vado a sistemare il salone e lo vedo, accanto ad una colonna, silenzioso e un po’ polveroso, era lui: il mobiletto bar. Avevo le lacrime agli occhi (per la polvere probabilmente..)!
Preparare il resto è stato un gioco da ragazzi, avevo l’amico mobiletto ad ispirarmi ed in pochi istanti il salone si è trasformato in una specie di pub: tavolini, luci soffuse e perfino il tabellone con le freccette, semplicemente meraviglioso. Ovviamente, stavolta, sul mobiletto l’acqua tonica c’era, ma era in compagnia migliore!
Morale della favola: Magari non sarò in grado di beccare gente ai banconi dei bar ma tra i miei amici ne ho uno che fa il bancone del bar nella vita.
P.S. La festa è stata un successo. Grazie amico mobiletto e alla prossima!!
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