Beh, perdonami Lara, però grigia è grigia come immaginavo.
E poi è piena di gente strana.
Intanto è chiaro che i milanesi ci tengono a mostrare il loro folklore, dato che appena scesa dal treno la ragazza col mac si è imbattuta in un gruppo di indigeni locali, tutti vestiti di verde e con tanto di bandierine, ed ha ascoltato canzoni di Fabio Concato in tutti i bar da cui passava, o quasi… per non parlare della madonnina d’oro illuminata a festa e della vecchia che, esercitando l’autorità dovuta all’essere milanese da generazioni, oltre che dal visone e dalla borsa firmata, insegnava agli ignari visitatori (la parola turisti è troppo provinciale!) l’unico modo giusto per girare col tacco nelle palle del toro portafortuna all’interno delle Gallerie. La ragazza col mac l’ha seguita alla lettera…
Un’altra stranezza è che a milano i negozi sono come la porta di Diagon Alley: si trovano solo se si conosce la formula magica…e la ragazza col mac non la conosceva, perciò non potrà mai sapere se certe custodie per ipod sono veramente sbarcate tra i transappenninici o no.
Nella grande città inoltre si può avere come vicino di appartamento il grande Satana, che sente la radio a palla giorno e notte e si è convertito ad una non meglio specificata setta evangelica; e mentre siamo in bagno (l’unico vano non insonorizzato!) si può pure aiutare nel suo percorso spirituale il povero Satana – che urla a squarciagola:”Dio, se ci sei dammi un segno!” – tirando lo sciacquone con molta devozione…
Ma forse la cosa più strana di tutte è che a milano abita una persona che si è andata a laureare portandosi dietro come voto di partenza un bel…112! Eh sì, avete letto bene: questa ragazza con la faccia d’angelo è l’unica persona di cui ho sentito parlare a cui hanno dovuto togliere due punti per farla laureare…come poteva non incrociare il suo cammino con quello della ragazza col mac? Per non aggiungere che il suo relatore sembra decisamente il dottor House, e non solo nel fisico…
A parte tutte queste stranezze la ragazza col mac ha poi passato due giorni splendidi e molto “normali” con tanto di aperitivo very cool sui navigli – a milano sono pure convinti di avere una darsena! –, attraversamento notturno e sotto la pioggia della quieta “piazza della paura”, gita sulla metro nell’ora di punta e piena di borse ingombranti e fuga precipitosa fuori dalla prestigiosa Università Cattolica giusto poco prima che i suoi dipendenti inaugurassero la tradizionale natalizia Caccia al Darwinista, con tanto di testa impagliata come trofeo!
Ah,e sì è pure riportata a casa un libro di tutto rispetto, che ha già divorato…
Cassandra – C.Wolf
6 commenti:
Ragazza col mac, e' bello vedere che ridi!
E ancora di piu' sapere che leggi quel libro bellissimo e terribile che e' Cassandra di Christa Wolf.
Tocca darti di nuovo il buon Natale!
sandro
Ciao Eli! Un giorno riuscirò anch'io ad andare a Milano, sfidando il destino che per ben 2 volte su 2 mi ha impedito di appurare di persona il tanto caratteristico e penso affascinante grigiore della città! Io intanto mi accingo ad andare un pò (solo 12 ore di autobus!) più a sud. Temo quindi che per andare a scolarci un pò di vitamina R dovremmo aspettare la nostra collega Befana! Un bacione!
E la milanesissima sociologa del corvetto si appresta a dare la sua risposta alla dolcissima ragazza con il mac che si è fatta ore e ore di treno per un voto di laurea sostanzialmente scontato... si, è vero, Milano è assolutamente grigia ma come dice Alberto Fortis... mi piacciono i tuoi quadri grigi, le luci gialle e i tuoi cortei... Milano sono contento che ci sei! Perciò o voi non padani dovreste venire a visitare quella meraviglia di quartiere che è il Corvetto, dove la mattina vi svegliate con le macchine incendiate (ma con apposito talloncino di pronta rimozione), con i vecchietti malavitosi (che in ogni caso vanno a messa e prentendono che voi ragazzuoli li accompagniate portando le loro borse)... Comunque la provincialissima ragazza con il mac è inutile che si nasconda dietro un dito: due ore dopo che era scesa dal treno si era perfettamente ambientata allo snobismo dei sancarla, rispondendo con aria di supponenza alla mamma in ansia: "Mamma, sono sui navigli a fare l'aperitivo... nèèèèèèèèèèèèè"
Perciò la attendiamo tutti con ansia a fare ritorno nella Milano che conta, a sorseggiare vino rosso e traminer con una super-sociologa e quell'altra gente strana che l'accompagna... E forse stavolta avrà il piacere di conoscere Satana in persona.......!!!! (ma ancora meglio S. Siro nel suo splendore immerso nella nebbia...)
la sociologa del corvetto
Oh ragazza col Mac e Magistrale Sociologa del Corvetto...ma volete competere con una vera milanese da generazioni???Una ke scappa da Milano ogni fine settimana facendosi ore e ore di coda per andare al mare a Genova dove di...mare c'è solo il nome..."sai, noi milanesi abbiamo bisogno di rilassarci nel weekend" si dice all'1 di notte in coda sull'autostrada...o sempre lei ke per avare lo statuto da buona milanese le tocca lavorare a S.Siro...per quella bella squadra ke è il Milan!Noi milanesi ke andare in un locale a Milano nn fa abbastanza "Cool" e allora ci andiamo a perdere nella nebbia della Brianza...ma vuoi mettere!?Così siamo davvero fighi!!!Anche questa è Milano...ma è bello ke qualcuno come voi ne rimanga affascinato!!!Grazie a voi...riusciamo ad amarla1pò di più pure noi!!!Quindi grazie ragazza col Mac e Sociologa del Corvetto...Voi siete la vera anima di questa grigia città!!!
Ma che belline che siete nella fotina (e non c'è nebbia)!!! Elielale dove passa il 31 dicembre?
nebbia in Valadana... alza la sottana
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