domenica, febbraio 25, 2007

Interpretazioni

Elisa cerca di spiegare qualcosa sull'Islam alla mamma:

ELISA:"Ai musulmani Maometto ha detto:-Niente vino né maiale."
MAMMA:"Ah, allora non possono bere né andare a donne..."
ELISA:"..."

mercoledì, febbraio 21, 2007

Finestre

Tra tutte le finestre che quel Bill ha inventato ce n’è una più irritante delle altre. Non facciamo discorsi, la conoscete tutti ed è inutile che la presenti nei dettagli, vi dice nulla la frase L’applicazione non risponde?
Eravamo ad istallare un programma craccato sull’emulatore di windows del mio Mac ed il mio candido piccolino ha visto per la prima volta la famigerata finestra.


Due sono le domande che ci siamo poste:
1. Cosa succede se invece di cliccare su non inviare, come fanno tutti, schiacci su invia segnalazione errori? Nessuno di nostra conoscenza ha mai provato, ma sarebbe curioso fare un tentativo. Sarebbe bello poter aggiungere del testo all’invio del messaggio, così che venga fuori un botta e risposta del tipo:
NOI: Caro Bill, Stavamo istallando una versione, ehm..., “prestata” di un programma (non dei tuoi comunque), sull’emulatore di windows98, anch'esso "prestato", di un Mac (consiglio: hai mai provato un Mac?) e curiosamente si è bloccato tutto (o meglio l’emulatore si è bloccato, il Mac manco se ne è accorto, altrimenti scrivevamo a Steven) e non siamo riuscite a finire l'installazione. Sai mica perché?
Alla prossima e Grazie.

BILL(o-chi-per-lui):E Grazie al Ca**o!

2. Ma quando hanno creato la finestra hanno davvero pensato di occuparsi personalmente della cosa ogni volta un qualsiasi windows nel mondo si blocca? Nemmeno Babbo Natale ci riuscirebbe e lui è avvezzo a missioni di questo genere.
Probabilmente l’intenzione non è quella di rispondere all’utente o aiutarlo, si tratta semplicemente di un modo per collezionare messaggi di errore con lo scopo, forse, di superare qualche guinness dei primati. In questo modo la cosa avrebbe un senso… sarebbe addirittura geniale.
Wow!

lunedì, febbraio 19, 2007

Conigli, pigiami e pupazzi di neve.

Gli interrogativi fanno parte della vita e la ricerca di risposte è un ingrediente essenziale della ricetta della nostra esistenza. Tutto nella vita ci interroga, specialmente se abbiamo contratto da piccoli quella strana malattia che è la curiosità. Non in tutti i campi della vita è strettamente necessario capire ma visto che male non fa, lasciatemi in preda al mio interrogativo del giorno…
Perché sul mio pigiama con i coniglietti c’e scritto snowman?
Per anni ho ingenuamente messo il mio pigiamino blu con i coniglietti senza riflettere abbastanza su questa cosa. Ed è tempo di porre rimedio.
Cosa c’entrano i conigli con i pupazzi neve?
Esiste forse una particolare predisposizione dei coniglietti (specialmente di quelli che si trovano a vivere nella triste cattività stampata di un pigiama) a fare pupazzi di neve? Oppure quelli raffigurati non sono coniglietti ma originali pupazzi di neve a forma di coniglietto?
Pensandoci bene nel mondo dei coniglietti è probabile che i pupazzi di neve abbiano la forma di un coniglio, ma la cosa non mi convince perché in questo caso la scritta sarebbe stata snowrabbit, no?
Ma il punto di svolta della mia riflessione è arrivato quando mi sono ricordata che i pupazzi di neve e i coniglietti hanno una cosa in comune: le carote.
E se la scritta snowman fosse un’indicazione ai poveri coniglietti che di inverno cercano cibo? Qualcosa del tipo “Cari coniglietti cercate i pupazzi di neve e troverete carote fresche! Gli umani le usano per fare il naso”.
Quindi il mio pigiama in realtà sarebbe una specie di messaggio criptato per conigli affamati…
Ovviamente la questione necessita ulteriori verifiche, ma visto che le spiegazioni basate su principi mangereccio-gastronomici sono quelle che mi convincono di più, per oggi mi accontento.

domenica, febbraio 18, 2007

Cene e Sopravvivenza

Vi siete mai chiesti come la razza umana possa essere sopravvissuta per migliaia di anni agli albori della sua storia, quando vagava per boschi e savane piene di predatori senza artigli né denti né altre utili armi di difesa?
Credetemi, non fu certo un presunto cervello più sviluppato a salvarci.
Non sono stati i sillogismi della logica a farci fuggire al rumore di un ramo spezzato vicino a noi o le operazioni matematiche a non farci entrare in una grotta abitata da tigri con i denti a sciabola…se siamo ancora qui infatti il merito è tutto suo, della vocina, ovvero di quell’istinto atavico che stava sempre all’erta per captare ogni possibile pericolo a cui ci fossimo avvicinati troppo e avvertirci precipitosamente con un sonoro “SCAPPA!” interiore.
La vocina è ancora dentro di noi, troppo preziosa per essere stata eliminata dall’evoluzione, ma troppo scomoda per essere ascoltata dai nostri “moderni” neuroni e da quella gentaglia che sono da sempre gli ormoni…costantemente in ansia, stressata, diffidente e spesso non considerata, nonostante abbia sempre ragione: è dura la vita della nostra vocina!
Volete un esempio?
Poniamo che una certa ragazza col mac sia invitata a cena da un amico. Poniamo anche che questo amico sia particolarmente ben visto dalla suddetta ragazza e che, per uno strano caso, la cosa sia reciproca. Poniamo pure che la situazione non sia così semplice come sembra da queste righe. La vocina se ne sta buona buona durante tutte le varie fasi di invito, decisione di andare, preparativi ecc…quelli non sono affari suoi, ci deve pensare il presunto cervello sviluppato e la sua degna compare coscienza…però ad un certo punto, mentre la ragazza col mac è a questa cena, la vocina viene bruscamente svegliata dall’equivalente interno dell’allarme rosso dell’Enterprise e si rende conto di botto che la sua padrona, quella scema, si è andata a infilare volutamente nella tana del leone. Non le rimane nient’altro da fare che cominciare ad urlare a squarciagola:
“SCAPPA!!!SCAPPA!!!VIA DI QUI!SUBITO!!!!”

La ragazza col mac sembra sentirla, si irrigidisce e forse decide di assecondarla…ma ecco che proprio nel momento critico quegli sciagurati debosciati degli ormoni iniziano la loro scatenata festa per tutto il sistema circolatorio: arrivano ad ondate, sono una vera e propria moltitudine festante che si agita al ritmo scatenato della samba e sovrasta la nostra vocina, le cui grida si perdono inevitabilmente fra stupidi ritornelli:
“OH, CARO AMICO CHARLIE BROWN!!!” – “scappa!” – “BRAZIL, PARARARARARA” – “vattene…” – “BRAZIL, BRAZIIIIIL” – “…via” – “BRIGITTE BARDOT BARDOT, LALALALALA LALA, LALALALALA LALAAAAAAAA’”

La vocina è travolta dalla folla ormonale, ma cerca ugualmente di farsi largo fra coriandoli, bottiglie di rum, trenini, caroselli e ormoni che giacciono riversi a terra…perché la vocina è stoica e fa di tutto per la sopravvivenza della specie…e finalmente, complice anche una poco tempistica telefonata esterna, riesce a raggiungere la consolle dei comandi e stacca tutte le spine. Gli ormoni si fermano di botto, sorpresi e frastornati dall’improvviso silenzio interno e la vocina può con tutta calma spiegare quel che la ragazza col mac deve fare:
“VIA DA QUI,BELLA, E SUBITO, SE CI TIENI ALLE PENNE!”

Ho già detto che la vocina non ha vita facile, vero? È un po’ la Cassandra de’ noartri…
Comunque sia, nonostante come al solito non sia stata ascoltata in tutto e da tutti, in quella cena è riuscita a raggiungere in parte il suo scopo, finendo tutte le proprie energie ma riportando a casa la sua padrona ancora tutta intera, o quantomeno senza grosse perdite visibili…
Certo, se una fa finta di non vedere quella disgustosa scena da film romantico in cui il leone bacia con passione la sua preda, attirandola a sé sulla porta di casa proprio in quell’ultimo attimo struggente prima della partenza…ma in fondo la vocina è, per definizione, solo una voce, senza orecchie per sentire né occhi per vedere…no?

mercoledì, febbraio 14, 2007

Stai come stai

Il mio nome è Oldanzio. Vengo da un pianeta lontano chiamato Scarmugliano e le mie gambe hanno fatto una lunga strada per arrivare fino a qui (…ho perso l’autobus). Verde è il colore di quelli della mia specie. Un bel verde muschio di quel verde che sa di clorofilla e muffa. Il mio pianeta è coperto di prati e si mangia solo formaggio, che di solito accompagniamo con della birra, pensandoci bene sembra un po’ la Sardegna… ma la nostra birra è verdognola e sa molto di luppolo.

Ho capito da qualche indizio che oggi sulla terra è un giorno particolare, ma nessuno ha saputo dirmi di preciso cosa si festeggia. All’inizio pensavo fosse qualcosa legato alle malattie cardiache, invece mi hanno detto che è legato a gli innamorati e alle coppie, ma non ho capito bene cosa sono. Che festa è se riguarda solo due persone? Comunque non tutti festeggiano e tra questi non tutti ci sono anche due vecchie amiche. Eli e Lale.

Dovete sapere che anche sul pianeta da cui vengo io oggi è un giorno di festa, è la festa del “stai come stai” il giorno in cui ogni persona può essere un po’ depressa senza essere compatita. Non si regalano cioccolatini ma formaggini a spicchi in belle confezioni oro e verde e non si omaggiano le signore di rose ma con più utili mazzi d’asparagi. La vera festa consiste nel fatto che i depressi per un giorno possono scegliere di dimenticare qualcosa. Sulla Terra di solito la gente tende a dimenticare le ragioni per cui sta festeggiando, noi invece festeggiamo per dimenticare qualcosa.

Detta così potrebbe sembrare una cosa triste ma il fatto è che alla fine tutti si sentono meglio, smettere di fare finta che la nostra vita è perfetta per un giorno e farlo in compagnia fa bene.

Sono qui per Eli e Lale per aiutarle a dimenticare certe cose, così passeranno un “stai come stai” perfetto, alla facciaccia di quel Valentino. Ho portato ad entrambe una bella confezione di formaggini e una dozzina di asparagi a testa (che ci volete fare, sono un signore) e ho chiesto loro dirmi le cose che vorrebbero dimenticare, l’elenco è lungo:


La trama del Signore degli Anelli per poterlo leggere di nuovo come fosse la prima volta

La gita a Venezia

il fatto che esistono le coppie felici

qualche episodio imbarazzante (come aver noleggiato il DVD di Scooby Doo)

la foto sulla patente

il fatto di essere state dimenticate da qualcuno

qualche sgarbo subito

qualche sgarbo fatto

la morte della povera gatta Panti

Windows XP

l’esame di Sistematica e Filogenesi Animale (quel giorno Eli e Lale litigarono…)

Il fatto che le cose buone sono quelle che fanno più male


Ho preso la lista e l’ho invita a 10 amici (volevo mandare delle cartoline ma non ho trovato i francobolli…), ora ho riempito i loro bicchieri (solo genuina birra scarmugliana) e attendo che lo spirito dello “stai come stai” abbia effetto ma loro sembrano già sentirne i benefici.

..Dimenticavo (e non è sulla lista): Buon “stai come stai” a tutti!!

martedì, febbraio 06, 2007

SVista

Da una segnalazione del nostro inossidabile Magellano (che quindi potremmo pure ribattezzare "il Pianista sull'Oceano"?):

troppo troppo troppo FANTASTICO:
http://www.youtube.com/watch?v=LxQm3IsSKAo&eurl=


Lo so, lo so... è come sparare sulla croce rossa... ma cosa c'è di più divertente in fondo?

e per maggiori delucidazioni su come funziona la sVista, guardatevi pure questo:
http://www.youtube.com/watch?v=vZ28p-J40d0&NR


(e adesso sfodero la mia arma segreta...nessuno potrà resistere!)
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