domenica, aprile 08, 2007

Sabato di Pasquetta


Reflex alla mano siamo scesi dal colle e ci siamo diretti a sud. Andare a scippare immagini di paesaggi e fiori di campo è uno dei passatempi storici inventati per passare i pomeriggi in una città in cui non ci sono centri commerciali, grandi magazzini o attrattive di questo genere (che minimo distano 40 km). Mentre i più si mettono in macchina per raggiungere tali luoghi più civili (e caotici) alcuni esseri solitari e goderecci adorano fare quei pochi passi che da casa portano ad un luogo sperduto e deserto (unico comfort qualche sparuta baracchina dove fanno i panini), per fare qualche scatto.
La cosa è più pericolosa di quanto non si possa pensare perché gli abitanti delle campagne sperdute, di solito pastori, non vedono di buon occhio che degli sconosciuti passino dalle loro strade a meno che non siano dei cacciatori.
Sembrerà strano ma i pastori odiano i fotografi più dei fantocci televisivi, comunque sia meglio adattarsi e quando chi ti sta chiedendo cosa fai da quelle parti ha un fucile meglio rispondere con aria svampita (che mi viene benissimo): “Cercavamo l’agriturismo di Poggio Buglione (ndr. che ovviamente non esiste), che abbiamo sbagliato strada?”
Di solito funziona.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Buona Pasqua elielale!!! Mangiate tanta cioccolata così diventiamo tutti ciccia e brufoli! Tanto domani va tutto via! Un bacione, anzi due!

Anonimo ha detto...

Auguri! E pensa a me che x Pasquetta sono andata nel Padule!!!

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