sabato, marzo 31, 2007

Pendolando

Alla fine, in contemporanea con l’apertura del primo Apple Store italiano, anche il mio stage* si è degnato di iniziare…
(*stage: parola del gergo lavorativo che indica breve periodo di lavoro non retribuito, non considerato e generalmente consistente nel pulire i cessi della ditta ospitante, NdA)
… e quindi eccomi sbarcare tutta sorridente nell’amena Padova e già la cosa porta gravi scompensi: si narra infatti che, forse per la nebbia o forse per il troppo lavoro, nessuno avesse più visto un sorriso dall’epoca in cui Gattamelata scivolò per sbaglio su una cacca di cavallo in Piazza delle Erbe in un giorno di festa. Perciò comincio a pensare che forse sarebbe conveniente un radicale cambio di atteggiamento…in fondo non sono ancora un famoso capitano di ventura e i cavalli qui si vedono solo nel piatto…ma poi mi dico: insomma, si è mai vista una ragazza col mac (anzi, col macbook pro 15,4’ equipaggiato pure di doppia personalità e antifurto, mica cotica,eh!) che si arrende al primo scroscio di pioggia*?
(*pioggia: capisco perché la tecnologia a pannelli solari non abbia mai riscosso un grande consenso nel nord est. È che a loro mancano proprio le basi, tipo: cos’è il sole?NdA)
Allora, dopo un primo (un secondo, un terzo e forse pure un quarto…) momento di grande sconforto, placato solo in parte dagli incantesimi a distanza dello Stregone, ho deciso che in fondo un sorriso, due chiacchere e tre spaghetti non hanno mai fatto male a nessuno e sono partita alla conquista non dico del nord est, ma almeno delle coinquiline e, se proprio ho fortuna, pure di qualche collega di lavoro…dato che per il resto nessuno parla la mia lingua, per strada i ciclisti si divertono a farti il pelo (anche se sei in macchina!) e lo sport preferito del vicinato è rigarsi a vicenda le auto e lasciarsi biglietti minatori sul parabrezza…
Vabbè, proverò a fare la pappa al pomodoro a tutti quanti, magari si comportano così solo perché hanno tanta fame, dato che campano un po’ tutti a barrette, verdura lessa ed insalata scondita; ma lo farò più avanti, per adesso mi accontento di tornare a casa*, anche se solo per poche ore la settimana…mi mancate!
(*casa: luogo dove ci sta la mamma e quindi la tavola è sempre imbandita, il letto rifatto e i vestiti puliti…e soprattutto dove nessuno dice:”io non mi ci siederei sui divani, sai, i coinquilini precedenti ne facevano uno strano uso…”,NdA)

1 commento:

Anonimo ha detto...

beh, figurati che a casa mia x un po' abbiamo ospitato una che ogni volta che uscivamo e la lasciavamo sola in casa col ragazzo stranamente faceva trovare il copridivano lavato e steso....mah...

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