E sono tutte bellissime, le mie amiche.
Dalla prima, P., dieci anni fa, giovanissima e dolcissima nel suo vestito bianco con i mille bottoncincini e i boccoli dorati che le scendevano sulle spalle; passando per F., con il lungo mantello e l'ampio cappuccio che mi ha fatto emozionare tanto, e B., che si è voluta tenere gli occhiali perchè sono una parte di sè; S. che sorrideva radiosa per scaldare la fredda Bergamo, ed E. con la sua coroncina di fiori di campo, così semplice e così perfetta.
E ancora E ed M, che non ho potuto vedere perchè tanto lontana, ma che erano così belle anche nelle poche foto che sono riuscite a mandarmi; fino a V. bellissima nel suo vestito da Regina delle Nevi e G., fulgida in quell'incredibile sari rosso ed oro.
Tutte bellissime, tutte perfette.
Loro.
Il problema è che io per la perfezione non ci sono tagliata. E' proprio una questione di Entropia. Il disordine, il difetto, il'imperfezione sono l'evolversi naturale delle cose, e per impedirli ci vuole tanta energia. Ma perchè sprecarla questa energia, se tanto anche lei va ad aumentare il caos dell'universo?
Diciamocelo, i matrimoni non sono proprio adatti alle persone entropiche. E viceversa.
Io non potrò essere perfetta come le vere spose quel giorno, perchè mi si spezzerà un'unghia - che fra l'altro ho già intaccato oggi tagliando l'anatra per il ragù - avrò il brufolone dello stress sulla bazza, inciamperò coi tacchi sull'orlo del vestito, mi macchierò con il risotto di carne e probabilmente mi stropiccerò gli occhi facendo sbaffare tutto il trucco.
Non ce la posso fare, 8 ore almeno sotto gli occhi di tutti che registreranno ogni mio movimento. Cioè potrei forse darla a bere per un massimo di 1 minuto e 47 secondi, ma 8 ore? non c'è verso.
Quindi io ufficialmente ci rinuncio.
Io non voglio essere la più bella del reame, neanche il giorno del mio matrimonio. Che poi le mele già mi risultano indigeste a cose normali.
Non sarò la sposa perfetta, io sarò quella divertente, ho deciso.
Quella che si farà smontare l'acconciatura e si toglierà gli orecchini perchè le danno noia.
Quella che si infilerà le infradito appena nessuno (soprattutto la mamma) la guarda.
Quella che inciamperà e compirà grottesche evoluzioni per rimanere in piedi. E poi si sistemerà la gonna ridendo e chiederà un goccio di Vitamina R.
E dopo vivrà felice e contenta.
Dalla prima, P., dieci anni fa, giovanissima e dolcissima nel suo vestito bianco con i mille bottoncincini e i boccoli dorati che le scendevano sulle spalle; passando per F., con il lungo mantello e l'ampio cappuccio che mi ha fatto emozionare tanto, e B., che si è voluta tenere gli occhiali perchè sono una parte di sè; S. che sorrideva radiosa per scaldare la fredda Bergamo, ed E. con la sua coroncina di fiori di campo, così semplice e così perfetta.
E ancora E ed M, che non ho potuto vedere perchè tanto lontana, ma che erano così belle anche nelle poche foto che sono riuscite a mandarmi; fino a V. bellissima nel suo vestito da Regina delle Nevi e G., fulgida in quell'incredibile sari rosso ed oro.
Tutte bellissime, tutte perfette.
Loro.
Il problema è che io per la perfezione non ci sono tagliata. E' proprio una questione di Entropia. Il disordine, il difetto, il'imperfezione sono l'evolversi naturale delle cose, e per impedirli ci vuole tanta energia. Ma perchè sprecarla questa energia, se tanto anche lei va ad aumentare il caos dell'universo?
Diciamocelo, i matrimoni non sono proprio adatti alle persone entropiche. E viceversa.
Io non potrò essere perfetta come le vere spose quel giorno, perchè mi si spezzerà un'unghia - che fra l'altro ho già intaccato oggi tagliando l'anatra per il ragù - avrò il brufolone dello stress sulla bazza, inciamperò coi tacchi sull'orlo del vestito, mi macchierò con il risotto di carne e probabilmente mi stropiccerò gli occhi facendo sbaffare tutto il trucco.
Non ce la posso fare, 8 ore almeno sotto gli occhi di tutti che registreranno ogni mio movimento. Cioè potrei forse darla a bere per un massimo di 1 minuto e 47 secondi, ma 8 ore? non c'è verso.
Quindi io ufficialmente ci rinuncio.
Io non voglio essere la più bella del reame, neanche il giorno del mio matrimonio. Che poi le mele già mi risultano indigeste a cose normali.
Non sarò la sposa perfetta, io sarò quella divertente, ho deciso.
Quella che si farà smontare l'acconciatura e si toglierà gli orecchini perchè le danno noia.
Quella che si infilerà le infradito appena nessuno (soprattutto la mamma) la guarda.
Quella che inciamperà e compirà grottesche evoluzioni per rimanere in piedi. E poi si sistemerà la gonna ridendo e chiederà un goccio di Vitamina R.
E dopo vivrà felice e contenta.
4 commenti:
...Mia madre scommette che non farai nulla che non si addica ad una sposa perfetta...dunque niente orecchini da togliere, l'acconciatura andrà mantenuta (a a parte con tutta la lacca Cielo Alto che avrai dubito cadrà nemmeno un misero ciuffo) e soprattuto ha urlato "No, le infradito no!!!!"
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mannaggia, se lo dice anche l'Albarosa...me le devo nascondere per bene quel giorno perchè nessuno le veda...grazie a dio ci sarà spazio a sufficienza sotto la gonna!
(PS. personalissimo e libera di ignorarmi...ma tu come stai?)
Mia cara futura sposa, le spose perfette sono per gli album dei fotografi, le spose zittelle e dunque imperfette, ribelli, con l'acconciatura sfatta sono le regine dei matrimoni più divertenti. E comunque, sappi che: il trucco te lo fissano talmente tanto che per struccarti occorrerà l'acido, l'acconciatura sarà di plastica, ma se vuoi un consiglio, EVITALA, piuttosto mettiti due piume in testa ma mai e poi mai forcine, l'infradito del tutto inutile, meglio i piedi direttamente scalzi, e poi con l'abito lungo manco si vedono.
Salve, sono la donna più goffa, insofferente e inciampona dell' emisfero boreale. Ti comunico che durante quelle ore anche una come me viene posseduta da uno spirito immondo che la tiene ben ferma, sorridente e perfino aggraziata. Un paio di ballerine (tanto sotto il vestito lungo chi se ne accorgeva? io sono alta) hanno aiutato moltissimo. Coraggio!!!!!!!
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