Buenos Aires e' affascinante.
Ma anche a Buenos Aires c'e' il jet lag. E scrivere alle 23.30 non aiuta la grammatica.
Buenos Aires e' caotica, sporca e rumorosa. La gente fa inversione a U in autostrada e si fionda attraverso il prato verso lo svincolo che ha appena mancato.
Tutti i mezzi di locomozione emettono suoni, piu' o meno fastidiosi, piu' o meno rumorosi. Anche le biciclette.
A Buenos Aires devi stare attento quando attraversi la strada, ma anche quando cammini sul marciapiede.
La gente si veste con gusto per strada a Buenos Aires.
Altra gente invece per strada rovista nell'immondizia in cerca di qualcosa di utile, di utilizzabile o anche solo di intrattenimento (giuro di aver visto una trovare e mettersi a leggere Vogue).
Buenos Aires ha un clima amichevole anche quando piove a dirotto,
Buenos Aires cambia faccia ad ogni angolo e ti catapulta in tempi passati, in luoghi lontani.
Si mangia solo carne in questa citta', ma e' una di quelle carni che ti ricorderai per sempre.
E il tango e' nell'aria, sempre.
E quando ti siedi all'aperto alla Recoleta, sorseggiando un malbec argentino, col sole che muore lentamente dietro le statue e le tombe del cimitero e il traffico che e' solo un lontano rumore di sottofondo, ti senti felice e anche incredibilmente un po' a casa, in questa enorme, calda e confusa citta' dall'aria buona.
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