martedì, novembre 29, 2011

Il 93%, ovvero dissertazione sui messaggi di stato

(Premetto che questo post e' frutto di un'opinione puramente personale e che la gente ha sempre e comunque diritto di fare quello che piu' le aggrada, nel caso qualcuno si dovesse sentire un po' offeso da quanto segue.
Credetemi, nessuna persona od animale ha subito abusi o violenze durante la stesura di questo testo!)

Come prevede il rituale della brava internet-socialite, apro ogni mattina il mio facebook e mi dedico allo stalking ad informarmi sugli aggiornamenti dei miei amichetti ed amichette sparsi per il mondo.
Ed ogni mattina, mi trovo inevitabilmente ad infilarmi la cartina tornasole in bocca e contare fino a 10 (100, 1000...dipende da quello che ho cenato la sera prima ) per lasciar calare l'ondata acida provocata da quei simpaticissimi aggiornamenti di stato virale che cercano in tutti i modi di essere ricopiati sulla mia bacheca e diffusi nel mondo, per chissa' quale scopo profondo, ma col sicuro risultato di riportarmi sulla bocca dello stomaco il caffelatte appena bevuto.
Come si puo' dedurre da questo post, oggi ho perso e l'ondata acida ha preso il sopravvento. 
E quindi ecco a voi la selezione odierna di tali messaggi:
(riportati con copia-incolla come chiedono loro, perche' maiuscole e grammatica sono importanti)

venerdì, novembre 25, 2011

The Random Friday Silly Post

il mio neurone di turno oggi e' impegnato a fissare l'orologio del pc ogni 30 secondi, e lo schermo del pc per gli altri 29.
tale increscioso span di attenzione riduce la mia mente a poche, selettive attivita': leggere aggiornamenti di stato su facebook, guardare le foglie che si muovono fuori dalla finestra e cercare immagini stupide su internet.
e siccome e' un po' colpa vostra se state continuando a leggere nonostante la chiara premessa, ecco le perle che ho trovato questo pomeriggio di (presunto) lavoro:

Prima imperdibile chicca: l'ultimo video di Simon's Cat!

(di un realismo impressionante,come al solito)

e poi una serie di perle di infinita saggezza e profondo esistenzialismo, di cui, lo so, mi sarete grati:

(parlando appunto di lavoro...)

giovedì, novembre 17, 2011

Skyrim, ovvero sul sacro diritto di fare quel che voglio

Ebbene, lo confesso pubblicamente.
E' il momento di fare outing.

Niente piu' scuse "beh,sai, e' allo Stregone che piace molto e io mi adeguo".
Basta con le patetiche giustificazioni "si' e' una giornata bellissima per una passeggiata sulla spiaggia, ma c'e' troppo vento e poi mi viene il mal di gola..."
E bandiamo pure la mistificazione "non gioco online perche' ho una vita, io..."

Balle.

Ho quasi 33 anni, sono una donna e...ebbene si', gioco con i videogames. Per ore.
Ed il solo ed unico motivo che non lo faccio pure online e' che odio l'idea di farmi fare il culo da brufolosi ragazzini giapponesi di 12 anni.

E  lo ammetto, la passeggiata non la faccio non a causa del vento, ma perche' cavolo sto giocando e non ci ho voglia di uscire, anche se c'e' un sole che spacca le pietre.

Quindi voglio lanciare una campagna da queste pagine: amiche ed amici dagli interessi non conformi allo stereotipo sociale, fatevi avanti!
Basta coltivare le vostre passioni di nascosto, nell'ombra, con quel fastidioso senso che state in effetti solo perdendo tempo e potreste impiegarlo in qualcos'altro di piu' utile.
Balle pure queste: fra tutti i modi di perdere tempo al mondo, quello di spenderlo nel fare cio' che vi piace e' il migliore possibile, credete a zia.

Dico a te, professoressa di italiano che adora Ken Follet e finisce i suoi libri in una notte.
O a te, giovane quindicenne intellettuale di sinistra che non si perde un cartone animato Disney e piange ogni volta che rivede Red e Toby.
Perche' e' accettato da tutti che la casalinga di Voghera abbia una sconfinata fattoria in Farmville, mentre il professore d'ingegneria no? Eppure io ce lo vedo li' ad innaffiarsi orgoglioso i suo broccoletti fra una lezione e l'altra...ovviamente con un account anonimo e senza la minima possibilita' di mostrare i suoi progressi agli amici, pover'uomo.

Quindi io dico basta a questi pregiudizi di bassa leva!
Insomma, non siamo tossicodipendenti, non siamo molestatori del prossimo, ne' tantomeno degli asociali. Abbiamo solamente degli interessi diversi da quello che gli altri si potrebbero aspettare da noi. Embe'?
Difendiamo il sacrosanto diritto delle persone a fare quel che cavolo gli pare ed in particolare della Zittella di passare un weekend di primavera chiusa in casa con lo Stregone a pilotare il loro Elfo Scuro (Mago Distruttore Apprendista, Livello 8) nello sconfinato mondo di Skyrim!

Dite che ci sarebbero modi migliori di impiegare questo tempo con lo Stregone? Profani!

martedì, novembre 08, 2011

Non essere egoista..adotta una parola anche tu!

Io personalmente non ho saputo resistere...spulciare ben quattro dizionari e diventare il tutore ufficiale di una parola italiana per un anno. Tutore unico. Cioe' adesso quella parola dipende un po' anche da me, piccina.

E non sto parlando di una parola qualsiasi come "chiaro", "vero", "sonno" e compagnia bella, figuriamoci! Loro sono conosciute, utili e molto ben diffuse, non hanno certo bisogno del nostro modesto aiuto per non estinguersi. Un po' come le formiche, o le sardine.
Io parlo di quegli stupendi rinoceronti bianchi che sono zuzzurellone, pedissequo, palangaro, grandiloquenza, smargiasso, ghiribizzo e tutte le centinaia di altre parole che rischiano quotidianamente l'estinzione sotto i ferali colpi di "ke std a fa" "xche 6 1/2 scemo" "tvb tt <3<3<3"...come si puo' rimanere indifferenti di fronte a tale sterminio?
Su, dai, amichetti ed amichette mie che incautamente ponete i vostri occhi su questo blog: e' ora di darsi da fare, di scendere in campo (mmmh...questo c'e' chi l'ha gia' fatto con dubbi risultati...), insomma, di diventare anche voi tutori ufficiali di una parola...basta cliccare qui!

Ah, chi ho adottato io?
Tutti dicono che dopo aver toccato il fondo si possa solo risalire, ma come tutrice di questa parola posso assicurarvi che qualcuno, sul fondo, ci vive alla grande!

ah, fatemi sapere chi avete adottato voi, mi raccomando!

venerdì, novembre 04, 2011

Ricorda

Chiudi gli occhi.
Lascia fluire via tutti gli altri pensieri. Concentrati. Ricorda.
Tu ed io, in una piccola macchina a noleggio.
Fuori e' caldo, i finestrini sono tutti giu', e' buio e non sappiamo bene dove stiamo andando, in fondo siamo scesi dall'aereo solo due ore fa.
C'e' il mare alla nostra destra, e' calmo e scuro sotto un cielo stellato a tratti. C'e' un temporale sullo sfondo, cosi' anomalo per Creta in Settembre, ma si vedono lampi sfuggenti che si rincorrono fra le montagne, proprio dove siamo diretti.
Passiamo paesini e stazioni balneari colorate e piene di gente, c'e' luce, rumore, profumo e poi di nuovo buio in questa isola sconosciuta. E noi che non sappiamo bene quando arriveremo, ma non ci importa. Chiacchieriamo,  osserviamo, scherziamo e pensiamo, la stanchezza solo un insignificante fastidio alla base del collo.
Chiedo informazioni in un greco ridicolo, mentre tu sorridi in macchina. La strada e' bagnata qui, ma lassu' ci sono di nuovo le stelle e la luna adesso fa luccicare l'onnipresente mare.
E c'e' quell'odore nell'aria, l'odore che nella mia mente da lungo tempo significa Grecia.
Siamo arrivati, luci soffuse nel giardino dell'albelgo ed una busta con la nostra chiave ad aspettarci fuori dalla reception. Abbiamo fame e ci ricordiamo insieme di quella piccola trattoria sul mare in fondo alla strada.
E' tardi per noi, ma non per loro e quando saliamo dal porticciolo verso la veranda ci accolgono luci, aromi, gatti e le chiacchere degli altri clienti.
Sediamo fuori, al tavolino con la tovaglia a quadretti.
E mentre la padrona ci porta quei semplici e buonissimi piatti che abbiamo ordinato, mentre il mare li' accanto sciaborda contro la roccia, mentre il vento soffia leggero e caldo e i gatti si strusciano alle gambe, ci riempiamo i bicchieri del fresco vino bianco della casa e brindiamo a noi.

Ed io che ti guardo negli occhi e ti dico:"Ricordati di questa sera, di questo momento, perche' proprio qui e adesso, la vita, noi, il mondo, tutto e' perfetto."

Piu' tardi ci incammineremo verso la macchina mano nella mano, inebriati di sapori, odori, suoni e colori, sempre felici e desiderosi di scoprire cose nuove ed ancora, dopo tutto questo tempo, un po' sopresi di quanto siamo fortunati a poterlo fare insieme.
Ecco, per me questo significa essere noi.

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