Cara amica da tempo perduta, ti scrivo forte perche' sei molto lontana, ma ti scrivo senza un perche'.
Forse e' tutta colpa di questo giorno strano, che capita ogni quattro anni e non ha memoria di cio' che avviene nel frattempo.
Da quando non ci sentiamo piu' sono successe diverse cose, il lavoro mi ha permesso di conoscere una nuova citta' che ti piacerebbe molto, ho imparato a fare i tortellini e mi sono pure sposata.
Ci crederesti? Una zittella fino al midollo che attraversa una navata tutta in bianco.
Praticamente un bersaglio mobile.
E' stata una giornata incredibile e c'erano tanti amici intorno, tanto affetto e tanti ricordi che quasi si riusciva a dimenticare quel posto vuoto che sarebbe stato il tuo.
La nostra amicizia e' stata lunga e molto bella, ed e' finita come solo le cose importanti possono finire: con rabbia, cattiveria e quel dolore che e' proprio di chi si conosce cosi' bene da poter ferire senza doverci star troppo a pensare.
E la mia lettera non vuole arrivare a te, a cui forse non arrivera' mai, portando con se' l'inutile speranza dell'infame Pandora a noi cosi' cara. Non vuole, non puo', dimenticare la tristezza infinita provata nel vedere andare in frantumi qualcosa che aveva dato per stabile e solido ed invece era solo un'effimera creatura di cristallo, le cui scheggie ancora non sono state tutte rimosse.
Vuole e puo', pero', rubare una pagina di questo spazio virtuale che creammo insieme per ricordare proprio quella amicizia di cristallo, le cui sfaccettature proiettavano gli arcobaleni di pazzia e giocosita', disincanto ed autoironia, profondita' e voglia di non prendere niente e nessuno mai troppo sul serio che eravamo noi.
Delle noi piu' giovani, piu' spensierate, senza quei chilometri che ci hanno portate cosi' lontane.
Non so se eravamo felici, ma so che sapevamo divertirci, e divertire.
E adesso che il tempo ha fatto sedimentare i sentimenti piu' pesanti, ricoprendoli con quello strato leggero di rassegnazione che rende tutto piu' liscio e sfuocato, ecco che come piccole bolle colorate ritornano a galla le miriadi di ricordi, colori e parole legate a noi.
Affiorano come surreali racconti dalle pagine di questo blog, con nomi tanto scientifici quanto assurdi come il Ramingus Olezzosus o il Fizwilliamii Domesticus.
Cadono da vecchi diari sottoforma di bigliettini per ricordare l'ultimo dell'anno dei Trilobiti il 31 Dicembre del Permiano o quel maledetto esame di Botanica Sistematica con tanto di cartolina a frutta e verdura.
Hanno il volto del camaleontico Ulisse Dini, il suono delle fusa di un gatto, il profumo di polpette fatte in casa e la forma di un bicchiere pieno di Vitamina R.
Portano con se' l'orgoglio di una mela morsicata a cui affibbiare un nome, il genio di teorie entropiche e dissertazioni sui gas nobili e il mistero di domande esistenziali che non troveranno mai risposta.
Ma perche' le Zittelle non si estinguono?
Soprattutto, pero', hanno la forte familiarita' di ore ed ore passate a chiacchierare e vaneggiare, passeggiando per Pisa o davanti ad un piatto sempre offerto con gioia, degustando un pampero invecchiato o in macchina nella piazzetta di Santa Caterina, con i parcheggiatori abusivi che ci squadravano straniti.
Certe cose probabilmente si consumano e finiscono senza che si possa far nulla per evitarlo ed io sto imparando questa lezione, o almeno ci provo...e' bello pero' sapere che non sono accadute invano, che tutti questi ricordi preziosi hanno arricchito la mia vita e saranno li' per me, loro si', si spera per sempre.
O quantomeno finche' i miei gia' provati neuroni riusciranno a ricordare.
Che e' gia' qualcosa.
E a te, amica perduta, auguro col cuore di conoscere nuove persone interessanti, di leggere tanti libri stupendi e di trovare sempre i biglietti per il concerto del Boss.
Ma ti auguro soprattutto la forza di non lasciarti prendere dal fascino nero della tristezza e di inseguire sempre i tuoi sogni, anche quelli piu' folli, perche' noi siamo parte del ristretto gruppo di esseri umani privilegiati che possono davvero farlo e non vale la pena sprecare questa grande occasione che e' la nostra vita.
Sarebbe da perdenti evoluzionistici, e lo zio Darwin non ce lo perdonerebbe mai.
Grazie per tutto quello che mi hai dato per dieci anni, e' stata una bella avventura la nostra.
Con affetto e senza piu' rancore,
una vecchia zittella.
mercoledì, febbraio 29, 2012
giovedì, febbraio 23, 2012
3.3...33 L'anteprima
So che voi 4 o 5 gatti assidui lettori di questo brillante ed intellingentissimo blog morite dalla voglia di dimostrarmi tutto il vostro enorme affetto, e chi sono io per rifiutarvi l'opportunita' di farlo?
Cosi', dal basso della mia infina modestia ed umilta', ho pensato che questa immagine fosse un modo gentile per ricordare a tutti che fra una settimana e' il mio compleanno...
Cosi', dal basso della mia infina modestia ed umilta', ho pensato che questa immagine fosse un modo gentile per ricordare a tutti che fra una settimana e' il mio compleanno...
si accettano contanti, assegni, vaglia postali, bonifici, soldi del monopoli, dracme (che tanto fra un po' riserviranno) e pure fiorini!
Grazie, sapete che vi amo tutti intensamente.
lunedì, febbraio 20, 2012
Pasta farro e fagioli che piu' lucchese non si puo'!
Visto che voi amichetti dall'altra parte del mondo al momento vi ghiacciate il fondoschiena ogni volta che lo allontanate dal radiatore, e considerato che comunque un bel piatto di pasta farro e fagioli fa bene al cuore in qualsiasi stagione, ma funziona meglio piu' si va sottozero, ecco la mia personalissima - e quindi lucchesissima - ricetta di farro e fagioli.
martedì, febbraio 14, 2012
30 anni di San Valentini insieme!
che poi e' proprio un bel record, considerando che di anni, noi, ne abbiamo giusto giusto 3 in piu'...
(il che, secondo le mie elaboratissime formule algebriche, vuol dire che compi per la quinta volta 28 anni, giusto?)
Auguri Ste!
(il che, secondo le mie elaboratissime formule algebriche, vuol dire che compi per la quinta volta 28 anni, giusto?)
Auguri Ste!
sabato, febbraio 11, 2012
Ti ricordi?
"Ma ti ricordi di quando, quella volta al Liceo, andammo a vedere la Manon Lescaut e alla fine le urlavamo contro perché doveva in teoria star morendo di stenti ed invece era una rubiconda matrona di mezz'età?"
"Mmm, no. E te ti ricordi di quando, appena finiti gli orali di maturità, scrissi una lettera al prof di Filosofia dicendogli in sostanza che era uno stronzo fallito e gliela misi nell'armadietto?E poi lui mi venne a ricercare e glielo ribadii faccia a faccia?"
"Mmmm, no. E quando andammo a vedere Forrest Gump e si rise dall'inizio alla fine per via della piuma?"
"Eh, no. Ma ti ricordi di sicuro di quella sera di Agosto a casa di Tommy che ci ubriacammo di Negroni e poi giocavamo a frisbee con le tovagliette di vimini ed una finì fuori dalla finestra?e poi rotolammo sull'attico dove Tommy ti consegnò il mio regalo di natale per te dell'anno prima?"
"Vagamente...mmmhm, no via mi sa che avevo bevuto troppo quella sera..."
"Ehi voi due, ma siete proprio sicuri di conoscervi,eh?"
"Mmmm. SÌ. Anche perche' lui mi aveva promesso che se fossimo stati ancora single mi avrebbe sposata a 40 anni!"
"Beh, ma io ti HO sposata! Ero o non ero il sacerdote celebrante?"
Evviva! DonF. l'elusivo....è QUI!!!!
Come ai vecchi tempi, che ricordiamo così bene |
martedì, febbraio 07, 2012
Lustri e Lustrini
Cinque anni fa quegli ormoni che ballavano la samba in quella famosa serata non avrebbero mai creduto di essere ancora qui a ballare oggi.
E quella ragazza che aveva di nuovo voglia di andarsene lontana avrebbe riso di gusto, le avessero detto che sarebbe andata a vivere in Nuova Zelanda ed avrebbe fatto il giro del mondo in areo almeno 6 volte.
(Ma la voglia di viaggiare non le e' ancora passata)
E sinceramente neanche sotto i piu' potenti fumi di Vitamina R opportunamente invecchiata avrebbe la nostra cara vecchia Zittella col Mac immaginato di ritrovarsi uno scintillante anellino al dito.
Eppure tutto questo e' successo, ed e' solo grazie a te.
A te che mi sopporti nelle ore ed ore in cui chiacchiero di tutto e di nulla.
A te che mi rialzi quando cado, mi abbracci quando sto male e mi spingi quando sono riluttante.
A te che ti tappi le orecchie quando canto e sei sempre al mio fianco quando combatto.
A te che mi guardi come se io davvero fossi la cosa piu' bella.
Brindiamo a questo lustro passato divertendosi insieme come Bogart e la Bacall, camminando insieme come Frodo e Sam ed insieme guardando sempre il lato piu' brillante della vita, come ci hanno insegnato i Monty Phyton...
So long and thanks for all the fish!
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