Sara' che vengo da una cittadina di provincia con una lunghissima tradizione di persone che o non possono vivere senza vedere le sue Mura o non possono vivere se le vedono.
Sara' che conosco gente come la L. che non riusciva neanche ad andare in bagno durante la settimana quando studiava in un'altra citta'. O gente come T. che pur di andar via e' riuscito a fare due Erasmus (quasi) consecutivi.
Sara' che spesso da quando sono partita, la gente mi parla del problema di noi giovani che dobbiamo andarcene per trovare lavoro o uno stile di vita decente.
Sara' che ho riposto troppe volte alle mail di persone che mi chiedevano informazioni per andare via, perche' non ce la facevano piu', perche' avevano bisogno di nuove speranze, obbiettivi, aspettative.
Oppure sara' semplicemente una mia idea, ma tutti questi fattori hanno fatto sembrare la mia scelta di venire a vivere in Nuova Zelanda come una costrizione, una fuga obbligata dall'unica ed indiscutibile madre patria (e mi riferisco quasi piu' a Lucca che non all'Italia intera,qui).
Come se fosse inconcepibile che qualcuno voglia andarsene solo per il gusto di farlo.
E si', ovvio che Lucca rimane la mia citta' natale, dove torno sempre volentieri e dove ho lasciato famiglia ed amici, loro si' importanti, mica quattro sassi vecchi e lichenosi (anche se sempre molto belli, va detto). Ma non avevo le catene alle caviglie quando sono montata su quell'aereo.
Io sono una di quelle rarissime persone che hanno vinto la lotteria quando sono nate: ho avuto una grande famiglia e mezzi ed intelligenza sufficienti per farmi un'istruzione da poter rivendere in quasi ogni parte del mondo. E questo mondo, credetemi, e' vasto e pieno di luoghi, persone ed occasioni incredibili, per quelli che ne hanno voglia e possibilita'. C'e' cosi' tanto da vedere! E c'e' un numero illimitato di cose da imparare qua fuori, basta solo guardarsi in giro.
Nessuno mi ha obbligata ad andarmene dall'Italia e non sarebbe certo un ipotetico piano per il rientro dei cervelli in fuga a farmi decidere di ritornare (che poi considerare cervello da far rientrare il mio...beh,e' francamente discutibile). Potra' sembrare una frase trita, ma ci sono davvero persone che si sentono cittadini del mondo: il che non vuole dire non avere radici, ma semplicemente aver voglia di partire all'avventura, convinti che ci si puo' sentire a casa anche in piu' di un paio di valori di Latitudine e Longitudine.
Con affetto, La Ragazza col Mac:
Long/Lat di nascita = 10°30'6.61"E / 43°50'45.98"N
Long/Lat attuali = 174°54'33.80"E / 41°16'15.42"S
Long/Lat future = ?
2 commenti:
Come ti invidio... vorrei essere anche io una cittadina del mondo. Carino il blog, passerò ancora.Ciao!
Grande Eli!
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