Vi siete mai chiesti come la razza umana possa essere sopravvissuta per migliaia di anni agli albori della sua storia, quando vagava per boschi e savane piene di predatori senza artigli né denti né altre utili armi di difesa?
Credetemi, non fu certo un presunto cervello più sviluppato a salvarci.
Non sono stati i sillogismi della logica a farci fuggire al rumore di un ramo spezzato vicino a noi o le operazioni matematiche a non farci entrare in una grotta abitata da tigri con i denti a sciabola…se siamo ancora qui infatti il merito è tutto suo, della vocina, ovvero di quell’istinto atavico che stava sempre all’erta per captare ogni possibile pericolo a cui ci fossimo avvicinati troppo e avvertirci precipitosamente con un sonoro “SCAPPA!” interiore.
La vocina è ancora dentro di noi, troppo preziosa per essere stata eliminata dall’evoluzione, ma troppo scomoda per essere ascoltata dai nostri “moderni” neuroni e da quella gentaglia che sono da sempre gli ormoni…costantemente in ansia, stressata, diffidente e spesso non considerata, nonostante abbia sempre ragione: è dura la vita della nostra vocina!
Volete un esempio?
Poniamo che una certa ragazza col mac sia invitata a cena da un amico. Poniamo anche che questo amico sia particolarmente ben visto dalla suddetta ragazza e che, per uno strano caso, la cosa sia reciproca. Poniamo pure che la situazione non sia così semplice come sembra da queste righe. La vocina se ne sta buona buona durante tutte le varie fasi di invito, decisione di andare, preparativi ecc…quelli non sono affari suoi, ci deve pensare il presunto cervello sviluppato e la sua degna compare coscienza…però ad un certo punto, mentre la ragazza col mac è a questa cena, la vocina viene bruscamente svegliata dall’equivalente interno dell’allarme rosso dell’Enterprise e si rende conto di botto che la sua padrona, quella scema, si è andata a infilare volutamente nella tana del leone. Non le rimane nient’altro da fare che cominciare ad urlare a squarciagola:
“SCAPPA!!!SCAPPA!!!VIA DI QUI!SUBITO!!!!”
La ragazza col mac sembra sentirla, si irrigidisce e forse decide di assecondarla…ma ecco che proprio nel momento critico quegli sciagurati debosciati degli ormoni iniziano la loro scatenata festa per tutto il sistema circolatorio: arrivano ad ondate, sono una vera e propria moltitudine festante che si agita al ritmo scatenato della samba e sovrasta la nostra vocina, le cui grida si perdono inevitabilmente fra stupidi ritornelli:
“OH, CARO AMICO CHARLIE BROWN!!!” – “scappa!” – “BRAZIL, PARARARARARA” – “vattene…” – “BRAZIL, BRAZIIIIIL” – “…via” – “BRIGITTE BARDOT BARDOT, LALALALALA LALA, LALALALALA LALAAAAAAAA’”
La vocina è travolta dalla folla ormonale, ma cerca ugualmente di farsi largo fra coriandoli, bottiglie di rum, trenini, caroselli e ormoni che giacciono riversi a terra…perché la vocina è stoica e fa di tutto per la sopravvivenza della specie…e finalmente, complice anche una poco tempistica telefonata esterna, riesce a raggiungere la consolle dei comandi e stacca tutte le spine. Gli ormoni si fermano di botto, sorpresi e frastornati dall’improvviso silenzio interno e la vocina può con tutta calma spiegare quel che la ragazza col mac deve fare:
“VIA DA QUI,BELLA, E SUBITO, SE CI TIENI ALLE PENNE!”
Ho già detto che la vocina non ha vita facile, vero? È un po’ la Cassandra de’ noartri…
Comunque sia, nonostante come al solito non sia stata ascoltata in tutto e da tutti, in quella cena è riuscita a raggiungere in parte il suo scopo, finendo tutte le proprie energie ma riportando a casa la sua padrona ancora tutta intera, o quantomeno senza grosse perdite visibili…
Certo, se una fa finta di non vedere quella disgustosa scena da film romantico in cui il leone bacia con passione la sua preda, attirandola a sé sulla porta di casa proprio in quell’ultimo attimo struggente prima della partenza…ma in fondo la vocina è, per definizione, solo una voce, senza orecchie per sentire né occhi per vedere…no?
3 commenti:
Quando vieni a Pisa e mi racconti tutto, ma assolutamente tutto???
Ma ogni tanto la vocina va spenta, ricordatelo! Non è mai divertente essere troppo saggi!
Cosa c'entrano le vocine con la fila alla posta nell'immagine?
Promemoria: non invitare elisa a cena...
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