lunedì, novembre 19, 2007

La Perfetta Sangria

E' quando si è a cena con amici o colleghi simpatici, magari davanti a milioni di buonissime tigelle fatte in casa, che di solito si viene a conoscenza di quei piccoli episodi che accadono più spesso di quanto non si creda nelle nostre vite normali, ma che per il loro comico surrealismo entrano di diritto nella leggenda degli Aneddoti e quindi, di conseguenza, nel nostro blog...
Questa, per esempio, è la storia della Perfetta Sangria.
Per chi non lo sapesse, e temo siano in molti, la Perfetta Sangria è stata creata, e debitamente bevuta, durante un ritrovo famigliare in quel di Caserta un paio di anni fa. Alla festa, organizzata dal babbo della mia collega Lilia, partecipava la solita marea di parenti che era arrivata lì da posti più o meno lontani e con tanto di vari doni mangerecci od alcolici per l'ospite.
Per l'occasione la mia collega aveva deciso di fare come cocktail di aperitivo una bella Sangria rinfrescante e quindi, al momento di prepararla, scese in cantina per recuperare un vino qualsiasi da mischiare al succo d'arancia ed alla frutta. Dopo un po' di meditazione perplessa davanti alle bottiglie allineate sulla mensola, decise infine di prelevare l'unica che proprio non conosceva, pensando che fosse un recente acquisto del babbo al supermercato.
E così, bella spensierata, svuotò la bottiglia dal nome strano nel mescolone di frutta e succo.
Adesso, o voi lettori svegli (ma anche voi addormentati!), potrete facilmente immaginare cosa sia successo poi:
il cugino enologo, snob, ricco ed appassionato di vini rarissimi, dopo aver assaporato quella che poteva con una certa sorpresa definire la Sangria più buona che avesse mai bevuto, decise di fare sfoggio a tavola del dono che aveva portato, una bottiglia di vino tanto introvabile quanto pregiato, e andò a cercarla in cucina...dove infatti infine la trovò, accanto al cartone del succo d'arancia ed alle bucce di pesca, ed inesorabilmente...vuota!
E fu così che, fra la costernazione del cugino enologo, l'imbarazzo della collega e il divertimento di tutti i presenti, la Sangria Perfetta venne bevuta fino all'ultima goccia, alla faccia del vino introvabile e di tutti noi che sfortunatamente non eravamo presenti alla festa!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Bene, ora almeno si saprà quale è il vino migliore (anche se introvabile) per preparare la sangria (che, tra l'altro, a me non piace! Buona serata ragassuole!
P.S. Eli non partire!

Anonimo ha detto...

Istruttiva storiella, da cui si evince che le cose migliori vanno usate quando se ne offre l'opportunita', e non tenute li' da parte per La Grande Occasione, gioia e felicita' per ragni e ragnatele.
sandro
P.S. Eli (appunto..) parti!

Anonimo ha detto...

Giusto le cose belle vanno godute appieno e non lesinate o ancor peggio, vivere nella speranza che qualcosa un giorno cambierà e stringere i denti accettando situazioni esasperanti.
Emilia.

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