martedì, settembre 17, 2013

La prima volta

E no, non sto parlando di sesso, debosciati che non siete altro.
Anche se poi una prima volta anche di quello, nella storia dell'uomo, dev'esserci stata per forza. Un po' come l'uovo e la gallina, ma cosi' si rischia di sfondare nel metafisico pesante.

Invece vorrei far soffermare la vostra effimera attenzione su quello sconfinato esercito di eroi senza nome che si sono sacrificati affinche' oggi noi non dico si navighi su internet, ma addirittura si possa bere vino e cucinare ogni sorta di cibo.

Si perche' noi la facciamo facile adesso...vuoi fare il pane in casa? cerchi su google e ti vengono fuori milioni di siti - gruppi - forum etc che ti illustrano centinaia di procedure diverse con ingredienti analizzati scrupolosamente fino al loro dna (cioe' ma davvero devo sapere le percentuali degli elementi contenuti nell'acqua che uso per la pizza? ma per chi mi avete preso, il piccolo fottuto chimico?); pero' nessuno si sofferma mai a pensare a come sia stata scoperta la farina...a quei primi pionieri delle guide michelin che un giorno s'imbatterono in un campo di grano selvatico e decisero che aveva un bel colore e che magari chesso' schiacciando quei semini e amalgamando la pasta con dell'acqua ne sarebbe venuto fuori qualcosa di commestibile.



Insomma, ad un certo punto della storia ci dev'essere stata la prima volta in cui e' stata cucinata una focaccia. E se ci pensate bene non e' un processo cosi' scontato quello descritto sopra. In quanti hanno sacrificato la loro vita assaggiando per la prima volta quei simpatici funghi rossi e bianchi cosi' profumati? E quanti altri hanno provato la prima volta a mischiare all'acqua quei semi colorati dal bel sapore di mandorla? E vogliamo parlare di quei poveretti che per scaldarsi nella caverna hanno bruciato per la prima volta un bel fascio di cannabis?
(Uh, vabbe', mica ho detto che la storia di questi pionieri e' fatta tutta di soli disastri, eh) 
Ma che si era fumato quello che ha capito che poteva usare il lievito per fare il pane...e sopratutto, dove cavolo l'e' andato a pescare il lievito? Altro che ricercatori che corrono dietro ai condensati di Bose-Einstein su nanosatelliti, questa e' la vera sperimentazione scientifica: rischiare di rimetterci le penne ad ogni boccone ma andare avanti coraggiosamente fino ad inventare il tiramisu.

E potrei continuare cosi', folle di ammirazione per il genio umano ai suoi albori e per tutti questi giovani esseri umani che si sono sacrificati, spesso morendo in preda ad indicibili spasimi, perche' io ieri sera mi potessi gustare la pizza fatta in casa dallo Stregone.

Ma invece mi fermo qui, consigliando a tutti quelli che, probabilmente sotto l'effetto di sostanze non legali in molti paesi, si sentono adesso affascinati dall'argomento di questo primo manipolo di paladini dimenticati della razza umana, di andare a leggersi il libro definitivo sull'argomento.




2 commenti:

Letizia in Cucina ha detto...

Hai ragione, pure io ci penso ogni tanto e mi chiedo come caspiterina abbiano fatto ad inventare certe cose!!! Questo libro me lo segno!

Unknown ha detto...

Eli, che sacrosanta verità! Ma sai quante volte sono stata lì a pensare a chi possa essere venuto in mente per primo di macinare il grano per farlo diventare farina? E chi poi ha pensato di mescolarlo con acqua, uova o burro? Com'è nato il formaggio? E la birra?
Comunque ci saranno migliaia di ricette e consigli su internet eppure io ho sempre problemi quando faccio la pasta frolla. Mah.

Mi sono messa il libro in wish-list!

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