lunedì, novembre 14, 2005

domenica pomeriggio

solita domenica pomeriggio invernale:
pranzo veloce,trucco,capelli,uniforme,viaggio verso lo stadio.E la solita sensazione di disagio nell'impersonare per 30euro un ruolo in cui proprio non mi sento.
Ma poi basta salire quei pochi gradini che tutto il disagio svanisce in un baleno, mentre gli occhi si riempiono di uno scenario così familiare da essere considerato ormai un vecchio amico. Conosco forse da troppo tempo tutti i suoi minimi particolari:l'erba verde ed il cemento grigio, dipinto di giallo suoi gradini, i cartelloni pubblicitari, Bei&Nannini, Olio Rocchi, Ortopedica Michelotti e pure Rapetti Rubinetterie, e le bandiere oggi afflosciate, gli striscioni,il fosso e perfino gli alberi e le case dello sfondo.E mentre una piccola folla rossonera inizia a prendere posto,il solito posto, sugli spalti, dal passato riemergono milioni di ricordi,alcuni solo poco più di fotogrammi...
io che trotterello per il campo,ignara mascotte di tre anni, con la manina in quella di un calciatore...
una 500 giardiniera completamente tappezzata di bandiere rossonere che faceva il giro della pista per la promozione in C1...
io che sventolo la mia bandiera all'interno di un grande corteo fatto di mille altre bandiere,per urlare al cielo la gioia di aver conquistato la B...
le canzoni cantate a squarciagola in curva e ripetute ovunque centinaia di volte, a casa, a scuola ed agli amici perplessi...
l'amore adolescenziale per il magico Di Francesco (ho sempre precorso i tempi,io!), non per la bellezza ma perché nessuno volava come lui su quella fascia destra, e le lacrime versate per la morte di Sandro Vignini,che aveva mostrato simpatia e considerazione verso una bambina insistente...
la terribile giornata in cui retrocedemmo e quella ancora più terribile,veramente a prova d'infarto, di Lucchese-Triestina...
e così ancora fino ad intasare questo blog, perché all'interno di queste mura ho provato,e provo ancora frustazione, gioia, follia, sofferenza, noia, rabbia, speranza, stupore, felicità intensa e soprattutto la solita immutabile ed inesprimibile esaltazione del gol...
é bello essere tifosi di calcio ed avere tutto uno stadio per seconda casa,
benvenuti al Porta Elisa,benvenuti a casa mia!

1 commento:

Anonimo ha detto...

oh ammore, I find U!
mariannab.

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