Esistono dei luoghi che stimolano la nostra fantasia, luoghi che sembrano fatti per essere riemipiti di storie magiche e personaggi delle favole: castelli in attesa di eroi leggendari e boschi pronti ad accogliere fate ed incantesimi.
Ogni giorno, da un po' di tempo, ho la fortuna di rifugiarmi in un luogo del genere... certo non è un castello tantomeno una foresta, ma funziona!
Si tratta del bus che prendo ogni giorno per andare a lavoro, piccolo, arancione parte dal centro per andare fuori città, risalendo la corrente del traffico un po' come un salmone.
Le persone che ci salgono la mattina sono sempre le stesse, ci entriamo precisi-precisi ognuno al proprio posto in un ordine spontaneo e assonnato che ogni giorno si ripete.
La prima volta che sono salita su', sono stata assalita dagli sguardi di tutti i membri del clan, tutti si domandavano se ero un utente occasionale o se sarei diventata una dei loro, ho capito subito che non era una corsa come tutte le altre, di solito basta avere il biglietto per non sentirsi fuori regola.
Poco dopo aver trovato per la prima volta un mio posto a sedere l'ho visto... non ci potevo credere era lui Don chisciotte, come melo sono sempre immaginato, baffetti bianchi ed una faccia aperta ed allegra nonostante le rughe...
da lì il mio bus ha cominciato a popolarsi: presto è arrivata una Dulcinea, una Maga magò con gli occhiali da sole, un Laurece D'Arabia, bello dall' sgurado altero (sonno?), D'Artagnan, La fatina di Cenerentola, Peter Pan (che scende alla mia fermata e si dilegua in un attimo: chissà dove tiene la poverina per volare...), le sorellastre di Cenerentola, perfette in tutti i dettagli tranne che per i piedoni, il grillo parlante e lucignolo (che scendono alla stesssa fermata)...
...così da quel giorno inizio la giornata con un cornetto di fantasia insuppato nel cappuccino della mobilità urbana, e non posso dire di essere ancora felice e contenta... ma chissà!
Nessun commento:
Posta un commento